Approfondimenti

Torna il Memovox, lo svegliarino di Jaeger-LeCoultre

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La Grande Maison riedita una delle sue specialità. Una complicazione utile, reinterpretata dai “tecnici felici” nella storica collezione Polaris. Ricca di novità

Una seconda caratteristica problematica è la notevole richiesta di energia: il martelletto deve avere una discreta massa, per produrre un buon suono, e muoverlo richiede una quantità d’energia legata alla massa stessa e alla durata del suono. Nel caso del Memovox Polaris, i tecnici della Casa hanno parzialmente risolto questo problema separando il bariletto “motore” dell’orologio da quello “motore” della sveglia. Ciò avveniva già nel movimento originale degli anni Sessanta, il Calibro 825, e a maggior ragione l’impostazione è presente nella sua evoluzione, l’attuale Calibro 956. Le tre corone servono quindi a impostare e ricaricare la sveglia (al 2), a gestire la lunetta girevole interna (al 3) e alla ricarica e impostazione del movimento (al 4). La separazione dei bariletti consente di non introdurre perturbazioni nella costanza di marcia quando viene attivata la sveglia e a garantire una buona autonomia complessiva (44 ore).

I “tecnici felici” di Jaeger-LeCoultre – felici perché quasi nessun altro tecnico di alcuna altra marca gode di altrettanta libertà creativa – hanno già fatto riferimento, nel passato, al Memovox, ma questa volta hanno superato se stessi creando un’intera collezione di orologi che discende direttamente dal Memovox Polaris del 1968. Al centro abbiamo appunto il Memovox Polaris (13.100 euro), prodotto in 1.000 esemplari. Al Memovox si aggiungono un “semplice” automatico, un automatico con datario, due cronografi – uno dei quali con “ore del mondo” – e, di recente, un altro ore universali. Più variazioni nel colore del quadrante e nel metallo della cassa, che spazia dall’acciaio al titanio, all’oro rosa. Variano anche i diametri, compresi fra i 41 millimetri dell’automatico e i 44 del crono World Time; e varia, infine, l’impermeabilità, che però non scende mai sotto le 10 atmosfere. Perché tutti i modelli della collezione Polaris sono a proprio agio anche in acqua, come del resto viene sottolineato dalla scelta di un cinturino in caucciù. Nel caso del Polaris Memovox la tenuta stagna sale a ben 20 atmosfere: vale a dire che l’orologio può essere usato così com’è anche per immersioni impegnative, mentre per i mesi invernali basta sostituire il cinturino (magari con uno in colori vivaci oppure nero, a seconda dei gusti) per avere al polso un orologio classico e sportivo al tempo stesso.

Alcuni indirizzi utili: Boutique Jaeger-LeCoultre
Astrua 1860 – Torino e Alessandria
Pisa Orologeria – Milano