Attualità

Hublot ha scelto Capri per la sua ultima edizione boutique

{"autoplay":"false","autoplay_speed":"3000","speed":"300","arrows":"true","dots":"true","loop":"true","nav_slide_column":5}
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image

30 esemplari. In vendita solo sull’isola campana nel piccolo monomarca di via Vittorio Emanuele. Per il brand di Nyon, una “boutique edition”: l’ultima frontiera del marketing

Il concetto è semplice, eppure a metterlo in pratica con successo nel settore dei beni di lusso non sono certo in tanti. Anzi. Questa l’idea: legare ad ogni boutique monomarca sparsa nel mondo un prodotto “proprietario”, un oggetto in tiratura ridotta, cioè, acquistabile solo lì. Roba da far uscire pazzi i più irriducibili tra i collezionisti o, perché no, da generare un vero e proprio micro-turismo da edizione limitata. Un’operazione seriale già da tempo messa in atto da Hublot. Particolarmente sensata per un marchio già di suo ben predisposto nei confronti delle personalizzazioni, ma anche estremamente coerente con quanto detto. Considerato che, guarda caso, la Casa di Nyon è una delle poche a non disporre ancora di una forma di e-commerce.

Da un lato forse un limite, dall’altro sicuramente un’opportunità. Quanto meno per chi è ben propenso a “itinerare” tra i monomarca alla ricerca del pezzo raro. Ultimo della serie, il Classic Fusion Aerofusion Chronograph Capri. Referenza realizzata in soli 30 esemplari e presentata in questa fine luglio in occasione del primo anniversario dell’apertura del piccolo negozio caprese. Una micro boutique ad apertura stagionale (ma sarebbe meglio definirla a chiusura invernale, vista l’ampia finestra operativa che si estende dalla primavera alla fine dell’autunno), che da oggi ha il “suo” orologio. Il quale, al di là dei Faraglioni stampati a colori sul fondello (forse una semplice silhouette serigrafata sul cristallo sarebbe stata più azzeccata), si distingue per la tonalità.

Il che potrà sembrare banale, ma non lo è. Specie quando si ha a che fare con la ceramica. E cioè con un materiale scorbutico da cuocere alla giusta temperatura e alla corretta pressione. Due parametri che spesso sballano i colori dei pigmenti usati per darle un tono. Hublot ammaestra la ceramica ormai già da tempo. E, per questa occasione, è riuscito a produrla in un bel turchese (lucido e satinato) che vuole ricordare le acque antistanti l’isola. Un modello dal carattere marino insomma, nonostante un’impermeabilità fissata a sole 5 atmosfere, limitata anche in virtù dell’essere cronografo. Ricoloscibile anche per via del movimento parzialmente messo a nudo e con componenti anneriti, visibile sullo sfondo del quadrante in vetro zaffiro.