Come di consueto, in questo periodo della primavera, si tengono le principali aste di orologi. Con Ginevra come fulcro delle contrattazioni, che vedono (e hanno visto) disperdere raccolte notevoli da parte delle principali case d’aste. Ora però non intendiamo entrare nel merito delle consuete polemiche a tema; piuttosto, puntare i riflettori sul fenomeno del secondo polso, che trova in questo campo una fonte inesauribile di approvvigionamento. Con risultati a volte inaspettati, che lasciano senza parole persino i più sgamati fra gli addetti ai lavori. Rinviamo ad altra data una riflessione più profonda sull’argomento. Qui ci limitamo a segnalarvi la diretta streaming – accessibile a tutti, anche ai semplici curiosi – che permette di partecipare all’emozione delle “puntate”, in certi casi sempre più frenetiche e impressionanti. Da vedere, a tempo perso. O anche solo per farvi venire l’acquolina in bocca…
Cifre a sei zeri
Sabato 7 e domenica 8, all’Hôtel La Réserve di Ginevra, Phillips ha ottenuto quotazioni stratosferiche con l’attesa The Geneva Watch Auction: XV. Al top: un Patek Philippe Ref. 1518 “Pink on Pink” , una Grande Complicazione del 1947 aggiudicato per 3 milioni 297mila franchi svizzeri. Quindi il Rolex “Crazy Doc” anni ’90 appartenuto a Eric Clapton, battuto per un milione 724mila franchi svizzeri. Ma va menzionato anche un altro Patek, la Ref. 1503 del 1941 – detta “The Wiesenthal” dal nome dello storico proprietario – venduto per un milione 361mila franchi svizzeri.
Il fenomeno del momento
Sempre Phillips, il 6 maggio, ha organizzato anche The Royal Oak 50th, dedicata al 50° anniversario dell’icona di Audemars Piguet. Già anticipata qui, merita ora qualche attenzione per i risultati. Come l’esemplare della serie A2, datato 1972, aggiudicato per un milione e 58.500 franchi svizzeri, seguito a ruota da un calendario perpetuo, con il suo milione 22.200 franchi svizzeri; mentre l’All black di Karl Lagerfeld è stato battuto per 937.500, un altro esemplare in platino, con quadrante “Tuscan blu” dell’anno 2000, ha raggiunto gli 804.400 franchi svizzeri.
Più unico che raro
Sempre a proposito di Royal Oak, domani mattina finirà sotto il martelletto di Sotheby’s l’esemplare appartenuto allo stesso Gérald Genta. Venduto al Maestro il 15 maggio 1978, secondo gli archivi Audemars Piguet, il Jumbo 5402 in acciaio è stato poi da lui personalizzato con un’esclusiva lunetta in oro. Il pezzo unico, indossato per anni dal suo creatore, ha una stima di 300/500mila franchi svizzeri, e si trova al centro della vendita (lotto 72) Important Watches. E sarà accompagnato da altri highlight cui vale la pena dare un’occhiata…
Private practices
Invece Christie’s ha in programma per oggi Rare Watches: featuring The Kairos Collection – part I. Che disperde appunto un’importante raccolta di Patek Philippe contemporanei riunita da un collezionista privato. La prima parte (lotti 60/89) sarà battuta nel pomeriggio, il seguito in altre due occasioni: il 24 maggio e l’8/9 giugno. Accanto, si troveranno in vendita altri pezzi notevoli: oltre ai tanti Rolex e Audemars Piguet, attuali e del passato, da segnalare un London Crash de Cartier del 1990 dalle grandi aspettative…
Da Londra con furore
Del resto proprio un London Crash de Cartier, datato però 1967, è salito alla ribalta qualche giorno fa per la cifra raggiunta da Loupe This: 1 milione 503mila 880 dollari. Un risultato sorprendente, che non solo lascia a bocca aperta di per sé, ma focalizza l’attenzione sulla casa d’aste online – fondata l’estate scorsa da due esperti del settore: Eric Ku e Justin Gruenberg. Noti collezionisti e rivenditori, si distinguono non solo per l’esperienza, ma anche per i servizi offerti e le commissioni ridotte. Una nuova era delle aste di orologi online?