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Ebel Sport Classic, un cult con nuovi colori

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Torna l’icona di Ebel in versione femminile, ravvivato nel quadrante da sfumature di tendenza. Ma inconfondibile, come sempre. Grazie al celebre bracciale dal motivo a onda

Non un semplice best-seller: l’Ebel Sport Classic è un pezzo di storia dell’orologeria. Lanciato nel 1977, è la punta di diamante dell’era di Pierre-Alain Blum, l’uomo che più di ogni altro ha segnato le sorti della marca. Pronipote dei fondatori Eugène Blum e Alice Lévy, è alla guida dell’azienda di famiglia dal ’71 al ’94 (quando la venderà alla Investcorp). E la rende famosa a livello internazionale, grazie a una strategia di marketing d’avanguardia, almeno per l’epoca. Sotto di lui, per esempio, Ebel sponsorizza manifestazioni sportive come i Roland Garros, sceglie ambasciatori del calibro di Sharon Stone e Boris Becker, acquista la Villa Turque di Le Corbusier a La Chaux-de-Fonds, fa da mecenate a Leonard Bernstein. E naturalmente crea modelli di successo, come il Beluga (dell’85, tuttora in produzione) o il 1911 (dell’86, realizzato per i 75 anni della maison).

E più ancora l’Ebel Sport Classic, appunto, che diventa un simbolo di quegli anni. La collezione, progettata dal designer Eddy Schöepfer, si distingue per la cassa esagonale, dalla costruzione integrata, ma soprattutto per i link sagomati del bracciale. Proprio il motivo a onda, che dona alla struttura estrema flessibilità ed ergonomia, diventa la cifra stilistica della casa. Messo in evidenza dai profili contrasto, nei colori e nelle finiture, risalta come segno d’identità. Ed è tuttora presente, anche nelle creazioni più recenti (come la collezione Wave, che ne rielabora il tema).

Dopo aver conosciuto diversi passaggi di proprietà, infatti, nel 2004 Ebel entra a far parte del Gruppo Movado. E a poco a poco rinasce. Nel 2015 ha un nuovo management (il Presidente, Flavio Pellegrini, è di origini italiane), un nuovo catalogo e, per il mercato italiano, un nuovo distributore (la Interwatch di Milano). Così, nel 2017, ecco finalmente il rilancio dell’Ebel Sport Classic, il cui re-styling interessa anche il bracciale rastremato e lo valorizza. Ridisegnate nella linea, le maglie a onda acquistano una curvatura più pronunciata, quasi fossero il naturale proseguimento della forma arrotondata della cassa. La cassa stessa del resto è stata ristudiata nelle proporzioni, smussata sui fianchi e declinata in tre misure: 24 mm di diametro per la versione Mini, 29 Lady, 40 Gent.

Da allora, l’orologio ha conosciuto diverse varianti, tutte improntate su un’eleganza formale e senza tempo. In primavera, però, nella collezione irrompe il colore: un’accattivante sfumatura di verde conquista i quadranti degli Ebel Sport Classic Mini e Lady. Tonalità di punta dell’orologeria 2019, in questo caso è un verde oliva che ben si abbina all’oro giallo dei numeri romani, della lunetta e delle onde sul bracciale. Non solo. La versione Lady è da poco uscita anche con il quadrante blu elettrico, ispirato ai modelli vintage degli anni ’70/’80. E, sempre per seguire le tendenze del momento, lo stesso modello è già atteso in versione minimal-chic, interamente in acciaio lucidato a specchio. Con i lunghi indici al posto dei numeri romani o dei diamanti, e i celebri profili a onda del bracciale sottolineati da un effetto satinato.