Lo scorso 13 giugno, con una serata-evento, A. Lange & Söhne ha ufficialmente piantato una nuova bandierina sulla mappa dedicata alla sua personale distribuzione sul suolo italiano. A Parma, presso la Gioielleria Cinzia Landi
Per un marchio orologiero dalla produzione limitata, un’attenta ed equilibrata distribuzione può rappresentare una delle chiavi del successo sul territorio. Perché se la manifattura, scrupolosamente attenta alla tradizione e alle lavorazioni manuali, più di tanto non assembla, se in virtù di questo la disponibilità numerica di orologi per Paese è costantemente contingentata, e se infine la clientela-tipo è composta principalmente da collezionisti e connoisseur (molti di questi, va detto, locali, come nel caso dell’Italia), allora lo sviluppo di una rete estremamente capillare rappresenterebbe un controsenso in grado di mandare al vento ogni buona strategia aziendale. Meglio pochi punti vendita, allora, ma buoni. E localizzati laddove servono.
A tal proposito, per esempio, A. Lange & Söhne lo scorso 13 giugno ha aggiunto il diciottesimo presidio (un numero molto ridotto) sul suolo italiano grazie all’inizio della collaborazione con la Gioielleria Cinzia Landi, storica “porta” del lusso nel centro di Parma. Una scelta mirata, attenta, e per questo perfettamente coerente con i principi di una marca da sempre fedele alla politica dei piccoli passi. Sensata, come detto. Prima di tutto dal punto di vista geografico, perché va a riempire un vuoto importante nel cuore della Pianura Padana. Sopra, in un’ideale linea retta da occidente e oriente, i punti vendita di Torino, Milano, Bergamo, Verona, Padova, Venezia e Trieste. Sotto, quelli di Forte dei Marmi, Firenze, Milano Marittima. In mezzo, nulla. Almeno fino a pochi giorni fa.