Dopo Dubai, Monaco di Baviera, Londra e New York, tocca al pubblico orientale scoprire il mondo della maison svizzera. Raccontato attraverso le sue creazioni di ieri e di oggi, fra innovazione e savoir-faire
Patek Philippe scrive un nuovo capitolo della mostra itinerante “Watch Art Grand Exhibition“. Appena inaugurata a Singapore, resta aperta al pubblico fino al 13 ottobre, negli spazi del Marina Bay Sands Theater.
Tra le maison del lusso è ormai consuetudine far viaggiare per il mondo delle retrospettive: il cui compito non è tanto celebrare la marca in sé, quanto piuttosto prendere per mano il pubblico e accompagnarlo in un viaggio fantastico alla scoperta delle creazioni più emozionanti e pregevoli. La mostra di Patek Philippe ha debuttato nel 2012 a Dubai, per poi spostarsi a Monaco di Baviera l’anno successivo, da lì proseguire per Londra nel 2015 e sbarcare a New York nel 2017. Ora però è giunto il momento di incontrare appassionati e semplici curiosi di una città simbolo dell’Estremo Oriente, che proprio quest’anno festeggia i duecento anni di vita e a cui la Casa rende omaggio.
L’allestimento è di forte impatto, e accoglie i visitatori guidandoli in un percorso studiato ad arte per trasportarli con l’immaginazione in Svizzera, nei luoghi più rappresentativi di Patek Philippe. E per raccontare la storia di quella che a oggi è una delle poche manifatture orologiere indipendenti ancora a conduzione familiare. Sono dieci le sale tematiche, studiate per creare un coinvolgente rimpallo tra passato e presente. C’è la Grand Complications Room, una strabiliante raccolta delle creazioni Patek Philippe più complicate e innovative, che nel tempo hanno reso grande la maison. Oppure la Rare Handcrafts Room, con gli artigiani pronti a dimostrare dal vivo come riescano a preservare l’antico savoir-faire, in particolare le tecniche di smaltatura.
A fare da controcanto contemporaneo c’è la Napoleon Room, che riunisce i modelli in edizione limitata realizzati appositamente per il mercato del Sud-est asiatico. Tra cui spiccano una variante in acciaio dell’Aquanaut 5167A, con la lancetta dei secondi e gli indici in rosso, come il cinturino, realizzata in 500 esemplari; e la versione al femminile Aquanaut Luce ref. 5067A, prodotta in 300 pezzi. Ma soprattutto il Minute Repeater World Time ref. 5531R, ovvero cinque orologi in tutto con un quadrante smaltato che riproduce la mappa del centro di Singapore. E ancora la nuova referenza 5303R Minute Repeater Tourbillon, con quadrante aperto per svelare il nuovo calibro R 27 TOPs. Mentre la Current Collection Room è riservata alla collezione attuale della Manifattura.
Il consiglio per chi nei prossimi giorni si trova a Singapore, quindi, è di pianificare la visita alla “Watch Art Grand Exhibition” con la dovuta calma. Per godersi la Cinema Room, con la proiezione di un film dedicato alla storia di Patek Philippe, e soffermarsi nella Interactive Room. Lì si può vivere un’esperienza immersiva a 360° che porta nel cuore nella Manifattura: un ottimo modo per approfondire le conoscenze tecniche dei calibri, divertendosi. Altra accortezza, prenotare in anticipo i biglietti, oppure munirsi di un po’ di pazienza all’arrivo. L’ingresso è gratuito e sono previste lunghe code, come era già accaduto nelle altre città.