Fin dal primo lancio, nel 2018, il Clifton Baumatic di Baume&Mercier ha suscitato un certo interesse non solo da parte dei appassionati della marca, ma anche dell’intero settore. Merito del nuovo calibro Baumatic appunto, sviluppato “in casa” in collaborazione con la Manufacture Horlogère ValFleurier – che produce movimenti e componenti per tutte le marche del gruppo Richemont. Quindi anche per Baume & Mercier.
Si tratta di un calibro dalle buone prestazioni cronometriche, che sin dal principio ha ricevuto la certificazione Cosc (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres), almeno per alcune referenze. E con caratteristiche tecniche di rilievo, tra cui il prezzo “democratico”, cioè accessibile a gran parte del pubblico. Proprio la costruzione ValFleurier ha permesso infatti di ottimizzare il processo produttivo e contenere i costi di quelle che sono vere e proprie innovazioni.
Meccanico a carica automatica, il Baumatic è un movimento fornito di un’autonomia di 120 ore. Cioè 5 giorni, superiore quindi a una riserva di carica standard, che in genere si attesta attorno alle 42/56 ore e nella migliore delle ipotesi raggiunge le 72. L’efficienza superiore è dovuta a vari elementi, come il bariletto studiato nelle dimensioni e nel volume, o la lunghezza e il materiale della molla. Più lungo del solito pure l’intervallo previsto per la manutenzione: ogni 7 anni.
Il che è possibile grazie alle tecnologie montate all’interno: dallo scappamento Powerscape alla spirale Twinspir, di cui ci siamo già occupati altrove. Qui basti sottolineare che l’utilizzo del silicio e di componenti non ferromagnetici rende il Clifton Baumatic meno sensibile ai campi elettromagnetici. E con la diffusione così pervasiva di strumenti tecnologici quali smartphone, tablet, computer, questa peculiarità è di certo ben accetta.
Rispetto a quanto già scritto allora, è quindi opportuno aggiornarci sui modelli usciti lo scorso anno, in attesa delle novità 2020. Tre le referenze che prendiamo in considerazione, accomunate dal quadrante essenziale e dall’estetica pulita, in linea con lo chic contemporaneo della collezione. Disponibile in un elegante blu o in un bianco “caldo”, riporta un datario a finestrella di grandi dimensioni a ore 3.
Lo ricopre un vetro zaffiro bombato con trattamento antiriflesso per una migliore leggibilità. Il fondello mostra le ricercate finiture del calibro: i ponti decorati a perlage, la platina sabbiata e rifinita con un motivo a spirale; la massa oscillante traforata, lavorata a Côtes de Genève e colimaçonnée. In tutti e tre i casi, il movimento è il Baumatic BM13 nella versione certificata Cosc.
Diverse le possibilità per l’acquirente, anche in base alla capacità di spesa. C’è il Clifton Baumatic con la cassa da 39 mm di diametro in oro rosa (referenza 10469, 6.700 euro) che si sposa con eleganza al quadrante effetto porcellana. A una fascia di prezzo inferiore troviamo i Clifton Baumatic con cassa in acciaio da 40 mm (referenza 10467 con cinturino e 10468 con bracciale: rispettivamente 2.800 e 2.950 euro) e quadrante sfumato, dal blu centrale al nero.
A onor di cronaca, va detto però che è già stata preannunciata l’uscita del Clifton Baumatic Day-date Moon Phase. Cassa in oro rosa da 42 mm e quadrante laccato grigio, monta il nuovo calibro Baumatic BM14, che fornisce anche le indicazioni del giorno della settimana, della data e delle fasi lunari. Una complicazione permessa proprio dalla lunga autonomia del movimento di base, in grado di alimentare informazioni supplementari senza inficiare la regolarità di marcia.
Per questo stesso motivo, del resto, lo scorso anno è stato presentato anche il Clifton Baumatic Calendario Perpetuo, sempre con la cassa in oro rosa (22.000 euro). E proprio per la “naturale” predisposizione del Baumatic ad accogliere moduli aggiuntivi, è probabile che la collezione si amplierà in futuro di altri esemplari complicati. Ma ne riparleremo a tempo debito. Quel che è certo intanto è l’arrivo nei negozi del Clifton Baumatic Day-date Moon Phase, previsto per ottobre (a un prezzo di 14.500 euro). Poi si vedrà.