Gli studi sono diversi. C’è chi parla di una fornitura di 2000 esemplari realizzati nel 1880 da Girard-Perregaux per il Kaiser Guglielmo I, destinati agli ufficiali della Marina tedesca. Chi cita invece i Campaign di Omega venduti ai graduati dell’Esercito inglese durante la II Guerra dei Boeri (1899/1902). Chi, ancora – come il nostro Ministero della Difesa – si riferisce alla Prima Guerra Mondiale come momento chiave per la diffusione, con l’uso quotidiano fra le truppe. Tutti concordano però sul fatto che gli orologi militari siano stati i primi modelli da polso prodotti in serie nella storia dell’orologeria.
Non i primi in assoluto, certo. In precedenza ce n’erano stati sicuramente altri, testimoniati da documentazione d’epoca. Si ricordano per esempio alcuni esemplari gioiello destinati alle signore, o singoli adattamenti di modelli da tasca, riconvertiti su richiesta. Ma si trattava sempre di casi sporadici, che non avevano avuto alcun seguito – né successo commerciale, né influenza sulla mentalità. Tant’è che solo negli anni ’30 del Novecento le vendite degli orologi da polso superano quelle dei tasca.
Gli orologi militari tuttavia hanno in qualche modo dato una svolta all’evoluzione degli strumenti per la misura del tempo. Sono stati infatti i primi a essere commissionati su larga scala, con caratteristiche stabilite e precise finalità pratiche. Lo raccontano chiaramente Paolo De Vecchi e Alberto Uglietti nel libro “Orologi da polso” (De Agostini, Novara, 2000): “Con l’avvento del XX secolo, le strategie di combattimento e lo stesso equipaggiamento si stavano rapidamente modificando, in direzione di movimenti individuali e di gruppo sempre più veloci e coordinati”.
“In questo contesto, radicalmente modificato rispetto agli scenari ‘teatrali’ delle battaglie delle epoche precedenti, l’orologio non solo si dimostrerà uno strumento indispensabile per le manovre di uomini e mezzi”, continuano i due autori. “Ma dovrà a sua volta corrispondere agli stessi requisiti di funzionalità richiesti dall’equipaggiamento. Le divise si fanno sempre più mimetiche, la tecnologia sempre più avanzata e l’orologio deve essere consultato rapidamente, con un semplice colpo d’occhio. E non più con il gesto (aristocratico, ma ormai non più efficace) di estrarlo da sotto la giubba, lasciandolo magari appeso alla catenella”.
Una volta affermatisi come strumenti strategici, funzionali alle operazioni belliche reali o simulate, gli orologi militari nel secolo scorso conoscono quindi una specializzazione sempre più definita. Le unità di artiglieria, per esempio, si servono soprattutto dei cronografi, in grado di scandire il tempo in intervalli e di memorizzarne il frazionamento; non solo, anche di misurare le distanze con apposte scale, telemetriche o tachimetriche. Un discorso ampio e complesso, quest’ultimo, che merita un futuro approfondimento.
I reparti speciali della Marina – sommozzatori, incursori, uomini-rana & Co. – hanno bisogno invece di esemplari rigorosamente a tenuta stagna; mentre gli aviatori utilizzano modelli di grandi dimensioni, con caratteristiche studiate per l’impiego in volo. Ma, al di là delle singole destinazioni d’uso, gli orologi militari presentano in genere una serie di specifiche prerogative che li riconducono a una stessa categoria, omogenea e facile da individuare. Molto apprezzata oggi dai collezionisti.
Tra le peculiarità comuni, ci sono una robusta cassa in acciaio in grado resistere agli urti. La precisione del movimento, necessaria per poter coordinare le azioni. Il quadrante scuro, con le indicazioni ben leggibili per grafica, dimensioni e uso di materiale luminescente. E il cinturino fatto con un materiale poco costoso, ma tenace e duraturo, come il cuoio o la tela grezza. A un certo punto si afferma anche l’uso dell’ora militare, ovvero la scala delle 24 ore riportata sul quadrante. Con il conto delle ore che inizia a mezzanotte (zero-zero-zero-zero) e termina alle 23 e 59.
Impossibile in questa occasione elencare i rapporti che nel tempo si creano fra le aziende dell’orologeria e le forze armate delle diverse nazioni. Qui ci limitiamo solo a presentare alcuni esemplari prodotti da marche che hanno una lunga tradizione nel settore. Un elenco che, come sempre, non vuole avere alcuna pretesa di completezza, ma solo proporre qualche novità a tema; in modo trasversale, non per fare impossibili paragoni ma proprio per dare l’idea di quanto il genere abbia lasciato un segno indelebile sul mercato, a tutti i livelli.
A voi invece lasciamo il compito di andare a studiare sui siti delle case la storia dei loro legami con le forze armate di terra, di cielo e di mare. Per capire perché, ad esempio, Blancpain si è specializzato in modelli subacquei, mentre IWC o Breitling in pilot’s watch. Ma anche di raccontarci, attraverso i nostri social, quali sono i vostri orologi militari preferiti. Quelli che vorreste avere o quelli che sono già in vostro possesso. A voi la parola.
BELL & ROSS BR V2-92 Military Green Cassa (41 mm) in acciaio, impermeabile fino a 10 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro BR-CAL.302, secondi centrali e datario. Quadrante opaco, lancette e indici luminescenti, ghiera girevole in acciaio con anello in alluminio anodizzato, vetro zaffiro anche su fondello, cinturino in tessuto elastico. 2.700 euro
BLANCPAIN Fifty Fathoms Automatique Cassa (45 mm) in titanio satinato, impermeabile fino a 30 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro 1315 di manifattura, con spirale in silicio, 5 giorni di autonomia, secondi centrali e datario. Quadrante spazzolato soleil, lancette e indici luminescenti, ghiera girevole unidirezionale con anello in vetro zaffiro, vetro zaffiro anche sul fondello, cinturino Nato in tessuto. 14.920 euro
BREITLING Superocean Automatic 44 Outerknown
Cassa (44 mm) in acciaio, impermeabile fino a 100 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro Breitling 17 di manifattura, con secondi centrali, datario e certificato ufficiale di cronometro (Cosc). Quadrante opaco, lancette ed indici luminescenti, ghiera girevole unidirezionale, vetro zaffiro su quadrante, cinturino NATO in filo Econyl ®, realizzato con materiale di recupero. 3.900 euro
HAMILTON Khaki Field Mechanical Cassa (38 mm) in acciaio PVD nero, impermeabile fino a 5 atm. Movimento meccanico a carica manuale, calibro H-50 di manifattura, con 80 ore di autonomia, secondi centrali e datario. Quadrante con indicazione dell’ora militare, lancette e indici luminescenti, vetro zaffiro, cinturino Nato in tessuto. 495 euro
IWC Pilot’s Watch Automatic Top Gun Cassa (41 mm) in ceramica, impermeabile fino a 6 atm e con cassa interna in ferro dolce per la protezione dai campi magnetici. Movimento meccanico a carica automatica, calibro IWC 32110, con 3 giorni di autonomia, secondi centrali con dispositivo di arresto e datario. Quadrante opaco, lancette, numeri e indici luminescenti, vetro zaffiro, fondello inciso, cinturino Nato in tessuto. 6.250 euro
LONGINES Heritage Military 1938 Cassa (43 mm) in acciaio. Movimento meccanico a carica manuale, calibro L507.2, con piccoli secondi. Quadrante opaco, lancette e indici luminescenti, vetro zaffiro, cinturino Nato in pelle e tipo NATO. Riedizione di un esemplare del 1938, tiratura limitata di 1938 esemplari. 2.360 euro
PANERAI Submersible Marina MilitareTM 47 MM Cassa (47 mm) in CarbotechTM, impermeabile fino a 30 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro P.9010 di manifattura, con 3 giorni di autonomia, piccoli secondi e datario. Quadrante in carbonio, lancette e indici luminescenti, ghiera girevole unidirezionale in Carbotech, vetro zaffiro, fondello inciso, cinturino in caucciù. 18.900 euro
TIMEX Navi XL Automatic 41 mm Cassa (41 mm) in acciaio Ip nero, impermeabile fino a 10 atm. Movimento meccanico a carica automatica, di fabbricazione giapponese, con datario. Quadrante con indicazione dell’ora militare, lancette e indici luminescenti, ghiera girevole unidirezionale, fondello trasparente, cinturino in pelle. 259 euro
TUDOR Black Bay P01
Cassa (42 mm) in acciaio, impermeabile fino a 20 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro MT5612 di manifattura, con 70 ore di autonomia, secondi centrali, datario e certificato ufficiale di cronometro (Cosc). Quadrante opaco, lancette e indici luminescenti, ghiera girevole bidirezionale in acciaio, vetro zaffiro, cinturino ibrido in pelle e caucciù. 3.810 euro
ZENITH Pilot Type 20 Rescue
Cassa (45 mm) in acciaio, impermeabile fino a 10 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro Elite 679 di manifattura, con secondi centrali. Quadrante opaco soleil, lancette e indici luminescenti, vetro zaffiro, fondello con incisione, cinturino in pelle di vitello. 7.300 euro