Nuovo progetto collaborativo di Alessandro Michele. Pensato per i social media, coinvolge giovani artisti visivi internazionali. Con personalissimi risultati
Alessandro Michele, Direttore creativo di Gucci, ama fare le cose a modo suo. Anche in un settore in cui non ha competenza specifica come quello degli orologi. La sua attenzione ha ora per epicentro il G-Timeless, modello automatico con quadrante in pietre dure e pattern iconico-decorativo dell’ape dorata, sul quale il brand sta puntando molto. L’abilissimo, a tratti funambolico, uso dei social media da parte di Michele ha ampliato notevolmente la visibilità del brand, oltre che del designer stesso; non solo tra i nativi digitali under-twenty, che lo seguono su Instagram e Pinterest, ma anche tra i web-utenti di tutte le età. Una platea evidentemente funzionale anche al mercato dei beni per la persona, tra i quali appunto gli orologi.
Va detto che ultimamente il talento comunicativo del designer sta diventando una forma di mecenatismo per giovani artisti di molteplici discipline e linguaggi. Musicisti, attori, illustratori, fotografi, videomaker che hanno solo da guadagnare dall’endorsement di un marchio così famoso. Come strategia non sarebbe di per sé nulla di nuovo: la moda infatti già sperimenta da anni con successo queste forme di collaborazione. Ma ciò che risulta nuovo e alternativo è l’applicazione del modello moda+artisti (spesso sconosciuti ai più) anche a un settore tradizionalista come quello degli orologi. Una strada battuta finora da pochi nel mondo delle lancette.
Il progetto G-Timeless infatti ha lanciato a una serie di artisti visivi internazionali una sfida eterodossa al settore orologiero, che è molto concentrato sulle specificità tecniche dei prodotti, ma omogenea allo stile eclettico di Gucci. La sfida era interpretare l’orologio da un punto di vista esclusivamente creativo, mettendo in evidenza in particolare l’elemento che contraddistingue il G-Timeless: il motivo dell’ape. Un motivo utilizzato per la prima volta da Gucci negli anni Settanta come indice delle ore.
Ecco allora che Tishk Arzanji, di base londinese, immagina il volo delle api fuori dall’area del quadrante, anche se sempre sulla circonferenza di un circolo orario. L’inglese Kieron Livingstone integra invece l’orologio in un fumetto, decontestualizzandolo completamente; mentre il californiano Balfua lo immagina all’interno di uno scenario sottomarino. E così gli altri artisti che vedono il G-Timeless in modo surreale e magico, con risultati particolarmente originali nel caso del russo Andrey Kasay. Tutti i partecipanti, comunque, contribuiscono al progetto con un caleidoscopio di visioni creative che proiettano l’orologio fuori del mondo prettamente tecnico, per fargli incontrare il linguaggio della fantasia.
Fantasia che del resto alberga già nell’orologio di Gucci, che propone otto varianti di G-Timeless, tutte di fabbricazione svizzera, con cassa di 38 mm o di 42 mm. Tre modelli combinano la cassa in oro giallo con il quadrante in onice nero, occhio di tigre marrone e malachite verde. Cinque ulteriori varianti accostano invece alla cassa in acciaio il quadrante in lapislazzuli blu o in onice nero.