Attualità

Formula 1 e orologeria: al GP di Monza, con Richard Mille in casa Ferrari

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Adrenalina, velocità, tecnologie avanzate, materiali all’avanguardia, prestazioni estreme. Prendete questi ingredienti, amalgamateli e ciò che otterrete vi porterà in due mondi che spesso si trovano a condividere le proprie strade, le proprie idee. L’incontro tra Formula 1 e orologeria è avvenuto decenni addietro, basato sull’ossessione condivisa per il tempo… Ostico avversario da un lato e variabile da misurare con la maggior precisione possibile dall’altro. Richard Mille di certo non è nuovo nel mondo delle auto e vanta numerose collaborazioni susseguitesi nel corso degli anni. Ma oggi – non ce ne vogliano gli altri – il nome di cui si parla è quello a cui ognuno di noi pensa quando si tratta di Formula 1. Esatto, proprio quello che avete in mente: Ferrari!

D’altra parte, se vogliamo parlare di creazioni orologiere che portino le prestazioni al limite così come fanno i bolidi della “rossa”, beh, non si può non pensare a Richard Mille. La Maison svizzera da qualche mese ha annunciato una nuova collaborazione con la casa del Cavallino. Collaborazione che porterà anche alla realizzazione di una serie di orologi dedicati, per i quali, ahinoi, dovremo ancora aspettare, dato che il primo vedrà presumibilmente la luce all’inizio del 2022. Trattandosi di Richard Mille siamo certi che questa attesa non sarà vana: quegli esemplari sapranno stupirci con “effetti speciali” – come spesso, spessissimo càpita.

Una giornata a tutta velocità

Questa è la cronistoria di una giornata trascorsa tra Formula 1 e orologeria. Vissuta, grazie a Richard Mille, proprio in casa Ferrari e durante una delle gare più affascinanti del campionato: il Gran Premio di Monza. Un concentrato di emozioni ad altissima velocità, emozioni che cercheremo di trasferirvi al meglio in queste righe. Il programma è denso: partenza la mattina da Milano, ci si ritrova nella lobby dell’Hotel Four Seasons; presentazioni e subito il trasferimento in navetta che ci porterà diritti all’autodromo. Durante il tragitto incrociamo auto sportive di tutti i tipi e già l’atmosfera del Gran Premio si respira a pieni polmoni.

Beatrice, gentile e preparata “padrona di casa”, ci consegna i pass e, dopo i controlli di rito, siamo dentro all’esclusivo paddock club. La situazione attuale costringe l’organizzazione a dividere l’area in cui le scuderie hanno le lussuose motorhome dalla zona cui abbiamo accesso, ma sin dall’inizio la sensazione di essere “coccolati” è evidente. Ci accoglie la Ferrari di Carlos Sainz, che diventa subito protagonista della maggior parte dei selfie all’ingresso.

Il nostro tavolo è al secondo piano della struttura costruita sopra i box, dalla quale si gode un’ottima vista sia sui paddock che sul rettilineo, uno dei tratti più veloci dell’intero mondiale, dove si sfiorano i 350 km/h. Mentre saliamo le scale, già si sentono i primi rombi. Stanno per iniziare le prove libere in cui si cercheranno gli assetti ideali per le prove ufficiali del pomeriggio. Inseriamo i provvidenziali tappi nelle orecchie e via, a osservare questi fulmini colorati che ci sfrecciano davanti a oltre 300 all’ora. Nulla è lasciato al caso e chi vuole sentirsi parte del team Ferrari, può anche utilizzare le cuffie, sintonizzate sulla frequenza dei box… Ma attenzione: Leclerc sta rientrando, qualche foto dall’alto all’operazione di cambio gomme è d’obbligo.

Tra Formula 1 e orologeria, il Richard Mille-Ferrari

Terminate le prove e fatta decantare questa prima dose di adrenalina, l’occhio comincia a cercare soddisfazione nell’altra passione che ci ha portati qui: gli orologi… Inutile dirlo, Richard Mille è protagonista indiscusso tra i numerosi astanti. A tavola si inizia a parlare di auto, di regole della Formula 1, ma poi gli orologi prendono inevitabilmente il sopravvento e ci si rende conto che, per fortuna, la passione è diffusa anche nei giovani. Le aspettative per il “Richard Mille-Ferrari” sono tante, ma nulla si può ancora sapere di ciò che è in cantiere a Les Breuleux. Si discute di quanto la Maison ha portato nel mondo dell’orologeria: della ricerca del limite meccanico, dell’eccellenza nelle prestazioni, che accomunano la filosofia produttiva a quella della Formula 1.

Mentre degustiamo ottimo cibo e ottimo vino, sotto di noi si fanno sentire i motori dei prototipi, che lasciano poi il palcoscenico alle auto di Formula 2. Quando siamo al caffè, persi in piacevoli chiacchiere, si avvicina il piatto forte della giornata: le prove ufficiali. Che a Monza avranno la veste di una gara sprint: 18 giri nei quali i piloti daranno tutto per conquistare l’ambitissima pole position. Gli addetti sono già in pista mentre la griglia di partenza prende forma. Per la Ferrari, dicono gli esperti, non sarà facile; ma ovviamente i due piloti ce la metteranno tutta, anche perché bisogna soddisfare il pubblico che è tornato all’autodromo. E, sebbene la capienza sia limitata, il rosso, inutile dirlo, la fa da padrone.

Le prove ufficiali… e il dopo

L’ora della partenza si avvicina: riusciamo ad accaparrarci un posto con una buona visuale e comunque gli schermi giganti sono ovunque, si può osservare ogni minimo dettaglio. In breve la pista si svuota, lasciando solo i piloti sulle loro auto al cospetto del semaforo che in pochi istanti darà lo start. Il rumore è impressionante così come l’accelerazione di questi mostri a quattro ruote, la cui velocità dallo schermo televisivo risulta molto più bassa di quella che si percepisce dal vivo. La gara sprint regala qualche emozione ma le posizioni vengono più o meno mantenute: il leader del mondiale sarà in pole mentre i ferraristi devono accontentarsi del quinto e sesto piazzamento.

La giornata volge al termine. Ma Richard Mille ci fa ancora un regalo: un giro di pista a Monza su un palco d’eccezione, allestito sul rimorchio di un camion. Velocità e accelerazione sono un po’ lontane da quelle dei bolidi che abbiamo visto, ma è comunque emozionante percorrere le curve e i rettilinei che hanno fatto la storia dell’automobilismo. E allora… Grazie ancora Richard Mille, per questa giornata tra Formula 1 e orologeria che ricorderemo a lungo. Ora attendiamo il regalo più bello: un orologio che faccia sognare tutti gli appassionati. E, perché no, anche i tifosi della rossa.