Attualità

Richard Mille e Ferrari, storie di passione meccanica

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La fine del Campionato mondiale di Formula 1 crea l’occasione per parlare del legame fra Richard Mille e Ferrari. Un rapporto multiforme, non limitato alla semplice sponsorizzazione ma fatto anche di collaborazioni effettive. Che culminerà nei prossimi mesi con la realizzazione di un orologio dedicato. E intanto si manifesta nell’organizzazione di uno speciale “corso da pilota”

Domenica bestiale

Finale al cardiopalma domenica 12 dicembre per il Campionato mondiale di Formula 1. Che sul circuito di Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, ha visto vincere la combattutissima stagione 2021 da Max Verstappen (su Red Bull Racing Honda e con sponsor Tag Heuer), che ha superato per un soffio Lewis Hamilton (su Mercedes Amg Petronas e con sponsor Iwc).

Già si annunciava battaglia, visto che – in maniera davvero inedita per la Formula 1 – si sarebbe deciso tutto nell’ultima gara, con i due piloti che partivano appaiati in pista e in classifica. Ma è altrettanto irrituale che in questo sport si decida tutto nell’ultimo giro e in un fantasmagorico gioco combinato di pit-stop scelti o scartati, entrate e uscite di safety-car, sorpassi veri e sui doppiati. Certo, succedono risultati all’ultimo respiro nel basket, nel football americano e nel calcio europeo… Ma sicuramente (almeno fino ad oggi) non in Formula 1, che anzi a volte ha annoiato per esiti dati per scontati fin dal primo giro.

Si aggiunge dunque un’altra epica pagina di storia a questo sport motoristico ritornato improvvisamente competitivo come ai vecchi tempi. E anche una bella soddisfazione in casa Ferrari, per aver avuto uno dei propri piloti su quel podio mondiale: la rivelazione Carlos Sainz e non il predestinato Charles Leclerc. Anche questo un gran colpo di scena.

Richard Mille e Ferrari… e le auto d’epoca

Si è accennato agli sponsor orologieri in Formula 1. Per quanto riguarda le scelte del Cavallino Rampante, dopo il passato sodalizio con Hublot, dalla fine dello scorso anno si è notata l’entrata in scena di Richard Mille. Anche se storicamente dobbiamo ricordare Heuer negli anni ’60, poi più di recente Girard-Perregaux e quindi Panerai.

Per chi sia anche solo tiepidamente appassionato d’orologeria, questa felice accoppiata risulterà essere, almeno dal punto di vista della comunicazione, una soluzione vincente. Molto naturale e di certo non forzata da logiche di mercato, che pure hanno la loro importanza in questi casi; ma che in quello specifico tra Richard Mille e Ferrari parla la stessa lingua ancora prima del matrimonio.

È infatti risaputo quanto l’ormai affermatissimo – nonostante l’esordio risalga a 20 anni fa – costruttore francese d’orologeria sia da sempre vicino al mondo dei motori. Basta guardare i suoi orologi: molta tecnica e alte prestazioni, sia dal punto di vista dei materiali che delle meccaniche. Ma lo è anche lo stesso Richard Mille: professionalmente, per l’esperienza giovanile in Matra, ed emotivamente, in quanto noto collezionista nonché pilota d’auto storiche da competizione. E non poteva essere diversamente per il marchio, sponsor di manifestazioni e gare dedicate alle “vecchie signore”. Due nomi per tutti: il “Concours d’Elegance de Chantilly” e la “Le Mans Classic”.

Creazioni d’avanguardia

A questo affascinante mondo d’epoca, la collaborazione con la Scuderia di Maranello – dichiarata lunga nel tempo – apre su quello non meno avvincente della più contemporanea competitività. Assicurata appunto dalla Formula 1 e, in generale, dalle corse con auto all’avanguardia per quanto riguarda motoristica e design. Valori cui peraltro Richard Mille da sempre s’ispira per le proprie collezioni di strumenti del tempo, volutamente molto lontane dall’ispirazione “vintage” oggi molto in voga.

Un bell’esempio di questa produzione è il nuovo RM 72-01. Un cronografo caratterizzato dalla cassa in titanio, ma disponibile anche in oro rosso e in ceramica, nera o bianca; e animato dal movimento meccanico a carica automatica con funzione flyback e 3 contatori. È il primo modello di questo genere sviluppato internamente alla manifattura di Les Breuleux e presentato in un contesto “lifestyle”.

E se la sponsorizzazione di auto e piloti Ferrari si è concretizzata durante tutta la stagione di Formula 1 appena conclusa, per il prossimo anno Richard Mille ha già annunciato espressamente la realizzazione di un orologio creato con Ferrari. Ispirato nei ben più minimi dettagli – è facile immaginarlo – al design e alle prestazioni delle vetture di Maranello.

Un’indimenticabile 3 giorni, ospiti di Richard Mille e Ferrari

Nel frattempo, Richard Mille ha voluto offrire una “prova su strada”, in senso vero e proprio, di cosa significhi questa straordinaria collaborazione. E ha invitato un ristretto numero di giornalisti della stampa di settore internazionale nel mondo Ferrari. E chi scrive ha avuto la bella opportunità di farne parte… Dal 25 al 27 dello scorso ottobre, una 3 giorni ci ha permesso di visitare i vari siti di Maranello, produttivi e non. Lasciandoci letteralmente sbalorditi.

Dalle catene di montaggio dove, in un immenso ovale a isole che avanzano automaticamente, si vedono entrare le carrozzerie e uscire le vetture finite e marcianti. Al salone-garage per le auto da competizione dei clienti, veri pezzi unici che (per contratto) dopo le gare vanno riportati in sede per essere accuditi e custoditi. Fino al padiglione della Formula 1, dove dopo ogni gran premio le monoposto di Sainz e Leclerc vengono smontate e rimontate, con pulizia e revisione, fino all’ultimo bullone.

L’ospitalità di Richard Mille e Ferrari si è estesa anche al Museo e alle prelibatezze della cucina locale, cui anche il grande Enzo Ferrari era sensibile. “Ciliegina sulla torta” (ovviamente bella rossa), una giornata sul mitico Circuito di Fiorano. Ovvero la pista di prova di proprietà del Cavallino Rampante, sorta intorno alla casa natale del fondatore (all’ingresso e gelosamente conservata).

Lì i giovani piloti professionisti ci hanno prima spiegato teoricamente e poi fatto vedere praticamente le tecniche di guida. Lasciando infine volante e acceleratore a chi, tra gli ospiti, se la sentiva di provare emozioni forti a bordo di fiammeggianti Ferrari F8 Tributo. Che, con i loro 800 cavalli e i 340 chilometri orari come velocità di punta, hanno dato un’idea di quello che quotidianamente vivono i tre ragazzi del podio mondiale di Abu Dhabi. Un’esperienza indimenticabile.