Quasi due secoli di storia: 190 anni per essere precisi. Fondata a Saint-Imier nel 1832, la Casa della Clessidra Alata festeggia la ricorrenza con The Longines Master Collection 190th Anniversary. Una trilogia orologiera che rende omaggio al passato della Maison attraverso la trasmissione dei suoi valori fondanti: il rispetto della tradizione e la capacità di innovare. Capisaldi – o, se preferite un termine caro al marketing, pillar – della stessa Master Collection. Una collezione che fin dagli esordi, nel 2005, è stata capace non solo di coniugare stile sobrio e impeccabile con contenuti tecnici attualissimi. Ma anche di tramandare l’essenza stessa dell’orologeria: un savoir-faire codificato ma continuamente rinnovato dalla ricerca di materiali, componenti, tecnologie. In linea appunto con il lungo retaggio dell’azienda.
Un ricco patrimonio
La fabbrica dei “prati allungati” – il nome deriva dai lotti di terreno lungo il fiume Suze che solca la valle, chiamati appunto Les Longines – nel tempo ha contribuito infatti al processo di modernizzazione dell’intera orologeria. È stata una delle prime a riunire sotto lo stesso tetto le diverse competenze orologiere, prima disperse nelle case degli artigiani secondo i metodi dell’établissage. Una delle prime a servirsi delle macchine, ad automatizzare la produzione dei propri esemplari. A utilizzare le turbine idroelettriche per migliorare la qualità dei componenti, con l’obiettivo di migliorare sempre più la precisione dei propri orologi.
Da questo approccio deriva una serie di traguardi e di riconoscimenti. Per citarli tutti dovremmo scrivere un libro, qui è sufficiente ricordarne solo alcuni. Come il primo cronografo da tasca, quel Calibro 20H del 1878 con cui Longines ha iniziato a dare un significativo contributo all’evoluzione del cronometraggio sportivo; tant’è che via via ha sviluppato dispositivi in grado di misurare il 5°, il 10°, il 100° e perfino il milionesimo di secondo, sempre più specializzati per le varie discipline.
Almeno da ricordare sono poi il Wheems Second Setting e il Lindbergh Hour Angle, due pietre miliari per la navigazione aerea, rispettivamente del 1927 e ’31. Il brevetto della cassa “Compressor“, per garantire la tenuta stagna durante le immersioni subacquee, di fine anni Cinquanta. E ancora i tanti premi ottenuti nelle esposizioni internazionali o universali e nei concorsi di cronometria. Tipo quelli dell’Osservatorio di Neuchâtel, conquistati con il primo cronometro da polso ad alta frequenza (36mila alternanze orarie). Datato 1961.
La rassicurante Longines Master Collection 190th Anniversary
Un eccezionale backround che oggi è celebrato proprio dalla Longines Master Collection 190th Anniversary. Le tre inedite referenze – una in acciaio e due in oro (rosa o giallo), queste ultime in edizione limitata di 190 esemplari – costituiscono appunto un mix riuscito di tradizione e modernità. Basate su forme note e pulite, sono in un certo senso rassicuranti: una certezza destinata a rimanere tale, intangibile dal trascorrere del tempo e dal succedersi delle mode. L’aspetto classico, così come le dimensioni della cassa rotonda (40 mm x 9,35 mm), lo consacra come un elegante dress watch. Unica nota “sportiva”: gli indici sul réhaut, che potrebbero richiamare alla mente più un cronografo che un solo tempo.
Anche i colori del quadrante riflettono un’eleganza immutabile: l’argento sabbiato, il grigio satinato verticale e l’antracite grené, nelle diverse versioni, prendono chiaramente ispirazione da certi modelli del passato. E contribuiscono all’estetica rétro anche gli altri dettagli: le lancette Dauphine (dorate o in acciaio azzurrato), il marchio Longines a ore 12 e la dicitura Automatic a ore 6, in un carattere corsivo e aggraziato che deriva dal restyling del logo effettuato nel 1925. Lo stesso utilizzato anche per i numeri arabi, che però sono stati incisi al laser: tecnica che attribuisce loro una definizione e una nitidezza ineguagliabili, oltre a un “non so che” decisamente contemporaneo.
La modernità meccanica
Per far battere il cuore meccanico della Longines Master Collection 190th Anniversary, la Maison ha scelto la comprovata affidabilità del calibro L888.5. Un movimento sviluppato in esclusiva da Eta, basato sul calibro A31.L11 (a sua volta messo a punto dal 2892-A2). La Eta è un’azienda che, come la stessa Longines, fa parte di Swatch Group: il che comporta per la casa della Clessidra Alata diversi vantaggi, sia per quanto riguarda la condivisione delle nuove tecnologie, sia per le economie di scala che consentono di ottimizzare i costi. Il tutto a beneficio del pubblico finale. Come dimostrano appunto il calibro L888.5 e l’intera Longines Master Collection 190th Anniversary.
A carica automatica, con funzioni di ore, minuti e secondi al centro, questo movimento vanta infatti alcune caratteristiche che meritano di essere menzionate. Per esempio la spirale in silicio, un materiale – come tutti sanno – dalle molteplici proprietà: è antimagnetico, resistente alle escursioni termiche, non ha bisogno di lubrificazione ed è funzionale all’isocronia. Oppure l’autonomia di tre giorni (circa 72 ore), elargita da un singolo bariletto. Particolarità che consentono al movimento di mantenere un’ottimale costanza di marcia e influiscono quindi sulla precisione. L’oblò in vetro zaffiro sul fondello permette di apprezzare la decorazione – industriale ma ben fatta – dei diversi componenti, che rimandano di nuovo all’orologeria di tradizione.
Conclusioni
Infine, tutt’e tre i modelli sono abbinati a un cinturino in pelle di alligatore soft touch, grigio antracite, chiuso da una fibbia déployante nello stesso materiale della cassa. Per valutare nel complesso la fascinosa eleganza amarcord della Longines Master Collection 190th Anniversary però è indispensabile considerare anche quanto costa. Sono necessari 2.310 euro per la versione in acciaio, mentre ne servono 11.630 per le tirature limitate in oro. Certamente le peculiarità tecnico-estetiche di questi tre orologi – unitamente all’ottimo rapporto qualità/prezzo – li fanno spiccare tra le molteplici proposte di dress watch attualmente sul mercato. August Agassiz ed Ernest Francillon, padri fondatori di Longines, ne sarebbero fieri.