Con i suoi oltre 200mila metri quadrati suddivisi tra acqua e terra, è un importante appuntamento per pubblico e addetti ai lavori, oltre che una piattaforma internazionale di confronto istituzionale, tecnico e di mercato. E ora che la 62a edizione del Salone Nautico di Genova si è conclusa, è tempo di bilanci. Che non è certo mio compito affrontare: li lascio volentieri agli esperti e conoscitori del settore. Dico solo che le voci diffuse tra i padiglioni – e le imbarcazioni ancorate ai moli attrezzati, a ridosso del porto cittadino – parlavano di una netta crescita, sia dell’affluenza sia del business. In un clima quasi euforico. Mi limito quindi a riportare, dopo essere stato a Genova per la prima volta, in un’occasione del genere, ospite di Eberhard & Co., solo ciò che mi ha più colpito. E che può interessare maggiormente i lettori del Giornale degli Orologi.
Il legame con il mare di Eberhard & Co.
A questo proposito, devo appunto sottolineare la presenza di Eberhard & Co. tra gli sponsor principali della manifestazione. Un esordio onorato con l’allestimento di un grande e luminoso stand sotto la tensostruttura centrale: di fronte, uno spazio con posti a sedere e un palco, su cui si sono susseguiti ospiti e interventi sui temi della nautica e non solo. Una vera e propria agorà, che ha creato un flusso di pubblico favorevole anche a indugiare tra le vetrine di prodotto della maison elvetica.
L’ambiente era ricco di elementi visivi a tema, a testimoniare quanto certi momenti della storia di Eberhard & Co. siano strettamente legati al mare. Per esempio i cronografi per la Regia Marina Italiana, nei primi decenni del 1900. Oppure la sponsorizzazione di Off-Shore 558, il motoscafo del campione del mondo Renato Della Valle durante gli anni ‘80. E ancora la collaborazione con Azzurra, la vela italiana sfidante nella Coppa America del 1983… Senza dimenticare la produzione negli anni ‘90 di un modello con indicazione delle maree.
Gli Scafograf 2022 al Salone Nautico
L’orologio scelto per rappresentare al meglio la presenza di Eberhard & Co. al Salone Nautico di Genova è invece il nuovo Scafograf. Realizzato in due versioni: una “di serie”, l’altra in edizione limitata per il 135° anniversario dalla fondazione della Maison. Si tratta delle ultime evoluzioni di un modello da immersione messo a punto durante gli anni ’60. Scafograf 300 infatti ha tenuta stagna fino a 30 atmosfere, Scafograf 200 fino a 20. Ma vi elenco in breve anche le altre caratteristiche dei due modelli.
Entrambi montano un movimento automatico e hanno cassa in acciaio, di 43 millimetri di diametro, con fondello avvitato e personalizzato da una stella marina. E sono provvisti di ghiera girevole graduata con i tempi d’immersione e valvola di decompressione, come si conviene agli esemplari professionali. Oltre all’impermeabilità, però, la differenza sostanziale tra i due riguarda le cromie: quadrante e lunetta verde per un modello, livrea interamente nei toni del nero – grazie al trattamento Dlc – per quello in tiratura limitata.
Le iniziative del “padrone di casa”
In qualità di official timekeeper, però, Eberhard & Co. ha contribuito anche all’offerta d’intrattenimento del Salone Nautico. E ha organizzato una tavola rotonda sul tema del tempo, intitolata Centesimi, secondi… comunque primi, con l’intervento di due grandi figure dello sport acquatico di ieri e di oggi. Per il presente, Nicolò Martinenghi, campione del mondo dei 100 metri rana. E per il passato Novella Calligaris, ex campionessa del mondo degli 800 metri stile libero e ora giornalista di Rai News.
Sempre grazie a Eberhard & Co., noi ospiti abbiamo poi avuto la possibilità di compiere un paio di visite guidate. Una tra le imbarcazioni ancorate presso il Salone e l’altra – del tutto eccezionale – all’esterno, nel porto di Genova. Dov’era ormeggiata la nave ammiraglia della Guardia di Finanza, proveniente da una serie di missioni operative e d’addestramento. Battezzata Osum, è un nuovo offshore patrol vessel, costruito dal Cantiere Navale Vittoria in collaborazione con Damen Shipyards Group.
Lungo oltre 60 metri, raggiunge una velocità superiore a 26 nodi, anche grazie alla “prua ad ascia”, in grado di garantire un’ottima tenuta al mare perfino nelle condizioni più difficili, senza dover limitare la velocità. La nave imbarca fino a 30 persone d’equipaggio, cui potranno aggiungersi 8 ufficiali del personale Frontex. È il primo mezzo della nuova classe “Bandiera” che si caratterizza per dotazioni tecnologiche innovative e sistemi di propulsione green.
High-tech da navigazione
Tornando all’interno Salone Nautico, abbiamo potuto visitare Grande 26M, la novità di Azimut. Il cantiere – fondato da Paolo Vitelli nel 1969 ad Avigliana, attualmente con siti produttivi anche a Fano, Viareggio, Savona e Varazze – è specializzato in yacht dai 13 ai 38 metri dallo spiccato spirito innovativo, rivelato da importanti soluzioni tecnologiche. Grande 26M si distingue, tra l’altro, per le grandi superfici vetrate lungo tutto lo scafo – cabine comprese – e per l’estensione dello specchio di poppa, che può essere sollevato per trasformarsi in una grande terrazza sospesa tra cielo e mare.
Siamo poi anche saliti a bordo di un’imbarcazione Sanlorenzo, cantiere fondato nel 1958 da Gianfranco Cecchi e Giuliano Pecchia a Firenze, e oggi con siti produttivi a La Spezia, Ameglia, Viareggio e Massa. Specializzato in superyacht, presta particolare attenzione al design grazie alla collaborazione con autorevoli firme del settore. Come dimostrato dalla novità SP110, primo “open coupé” del marchio: un progetto nato dall’esperienza di Tilli Antonelli, con disegno di Bernardo Zuccon per gli esterni e di Piero Lissoni per gli interni, dai volumi articolati su due – inaspettati – piani comunicanti.
In definitiva, il Salone Nautico è stato…
Un contesto straordinario nel suo genere, favorevole anche all’industria del tempo. Per Eberhard & Co., infatti, questa prima esperienza al Salone Nautico di Genova è stata «molto interessante e positiva, anche per la forte presenza del Made in Italy e del design, oltre che per la richiesta di alte prestazioni, tutte prerogative anche dell’orologeria». Così ha commentato Mario Peserico, Amministratore delegato di Eberhard Italia, come sempre aperto alla socialità e disponibile a conversare con la stampa. Il quale ha sottolineato quanto l’impegno del marchio – oltre a replicarsi per contratto il prossimo anno – è inteso come un «progetto a lungo termine». Avremo quindi occasione di riparlarne.