Attualità

Tazio Nuvolari, il nuovo cronografo anniversario di Eberhard & Co.

{"autoplay":"false","autoplay_speed":"3000","speed":"300","arrows":"true","dots":"true","loop":"true","nav_slide_column":5}
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image
Slider Nav Image

A tre decenni dal lancio, il cronografo Tazio Nuvolari di Eberhard & Co. si presenta in una veste nuova. Ideata per celebrare due ricorrenze importanti: i 130 anni dalla nascita del Mantovano Volante, forse il pilota automobilistico più grande di sempre; e i 90 dalla sua stagione migliore, quel 1932 che lo vide trionfare dovunque alla guida delle 8 cilindri Alfa Romeo, vetture mitiche quanto il loro conduttore.

Collaudati codici di stile

Il nuovo Tazio Nuvolari ha dimensioni inedite (41 millimetri) e il quadrante nero, arricchito da una lavorazione elicoidale, disponibile anche con contatori di colore contrastante. Per il resto, ripropone codici stilistici collaudati e di successo: la lunetta tachimetrica decorata a perlage, che ricorda le “rosette” dei cruscotti e dei motori dei bolidi Anni Venti e Trenta; i grandi numeri arabi luminescenti; i contatori a ore 6 (ore) e 12 (minuti); il simbolo della tartaruga stampato in rilievo a ore 9.

Quest’ultimo, una spilla donata dal poeta Gabriele D’Annunzio, era notoriamente il portafortuna di Nuvolari, che lo indossava sull’inconfondibile maglione giallo. Il nuovo modello riserva uno spazio anche a questo colore emblematico: lo troviamo a ore 12, nella scala tachimetrica del réhaut, sulla punta della lancetta centrale cronografica e nelle impunture del cinturino in pelle grigia effetto vintage.

La meccanica del Tazio Nuvolari

Il movimento, meccanico a carica automatica, si basa sulla rielaborazione di quello che probabilmente è il calibro cronografico più noto a livello industriale: l’Eta Valjoux 7750. Massiccio, robusto e affidabile, qui è nella versione a due contatori senza il datario. Mantiene le consuete caratteristiche costruttive che lo hanno reso famoso, ma è personalizzato in alcuni componenti e nelle finiture.

La massa oscillante ricorda infatti la Gold Car Collection del 1999, con la riproduzione in oro dell’Alfa Romeo Tipo C sopra la superficie decorata a coste. Anche in questo caso, l’iscrizione dorata sotto l’auto riporta i nomi del pilota e della collezione, insieme con gli anni della ricorrenza. Il fondello in acciaio lavorato a rosette ha l’oblò di vetro zaffiro, disponibile in alternativa alla versione “chiusa”, che rende visibili anche la platina e i ponti decorati a perlage.

Una collezione storica

Il cronografo Tazio Nuvolari nacque nel 1992 da un’idea di Palmiro Monti, allora titolare di Eberhard & Co. Grande appassionato di automobilismo, Monti volle tributare un omaggio al pilota e condusse personalmente le trattative con l’Automobile Club di Mantova, che deteneva i diritti sul nome. L’accordo prevedeva che il compenso versato da Eberhard avrebbe contribuito a finanziare il museo dedicato a Nuvolari. Monti si occupò anche dello stile del cronografo, immaginandone e disegnandone le caratteristiche estetiche dopo aver condotto lunghe ricerche iconografiche.

Il risultato fu una collezione inconfondibile, che nel corso degli anni si rinnovò senza perdere di vista i suoi canoni identitari. Oltre alla già citata Gold Car Collection, si possono ricordare la Vanderbilt Cup (2003), con pulsante di ritorno a zero nella corona di carica; la Tazio Nuvolari 336 (2015), con doppio fuso orario, dedicata al record di velocità del 1935 sull’autostrada Firenze Mare; e la Nuvolari Legend (2018), scala tachimetrica a chiocciola dal sapore vintage al centro del quadrante.