Attualità

Mr Jones Watches, quadranti che raccontano storie

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È stupefacente vedere ciò che alcuni marchi riescono a produrre per meno di 1.000 euro. Il londinese Mr Jones Watches rientra in questa categoria. Al quindicesimo anno di attività, si è fatto un nome e una nicchia di follower appassionati con le sue collezioni di orologi “artistici”. Mr Jones Watches si avvale infatti di una comunità di 50 artisti nel mondo, capaci di realizzare orologi che sono piccoli pezzi d’arte da portare al polso. E che si distinguono per il carattere e lo stile, ironico e giocoso.

Fondato nel 2007 da Crispin Jones, il marchio si è sempre concentrato su modi insoliti di visualizzare l’orario con un’enfasi sull’arte e l’espressione. Basta dare un’occhiata ad alcuni dei suoi esemplari più rappresentativi – come quelli della serie The Last Laugh, variazioni sul tema comprese -, per apprezzarne il valore. Il Giornale degli Orologi ha dunque incontrato (virtualmente) Mr. Crispin, fondatore e direttore di Mr Jones Watches, per conoscere meglio la sua storia.

La sua esperienza prima di creare Mr Jones Watches?
«Inizio la mia carriera come artista. Ho una laurea in Belle arti, con specializzazione in scultura, e un master in Design interattivo incentrato sull’uso creativo della tecnologia, conseguito al Royal College of Art. Dopo la laurea, ho trascorso diversi anni a realizzare pezzi unici per mostre di media art. È stato in questo periodo che ho sviluppato la passione per il design applicato agli oggetti di uso quotidiano. In particolare, quando l’uso dei telefoni cellulari era ancora agli albori, avevo realizzato una serie di telefonini concettuali, chiamati Social Mobiles – esposti anche ad Ars Electronica e al Media Art Festival di Tokyo. Erano stati progettati in modo da indurre il chiamante ad adottare un comportamento rispettoso verso le persone circostanti, controllando il tono della voce».

Come si è appassionato al mondo degli orologi?
«Tutto è iniziato nel 2005, con la creazione di una serie di sette pezzi unici progettati sull’esempio dei Social Mobiles: esploravano cioè i diversi modi con cui un orologio si relaziona con chi lo indossa. Ho così capito l’unicità degli orologi, tutti diversi nonostante abbiano più di 100 anni di storia».

Da questi presupposti, dunque, nasce il progetto Mr Jones Watches?
«La mia prima avventura nell’orologeria risale all’estate del 2006. Collaboravo con una fabbrica per produrre e progettare la mia collezione di orologi. L’ordine minimo era di 500 pezzi ma all’interno di questo ordine potevo fare tutte le variazioni che volevo. Così ho progettato una serie di cinque esemplari, ciascuno in edizione numerata di 100. Questo, tra l’altro, è stato l’inizio della creazione di un modello di business che usiamo ancora oggi in Mr Jones Watches. Il design creato per questi pezzi unici era The Accurate, basato sulla tradizione dei memento mori, che ha ispirato una serie di nostri design. E si lega alla filosofia del nostro marchio di guardare il tempo in modo diverso».

Qual è lo spirito che anima Mr Jones Watches?
«Oggi il tempo si può leggere ovunque, e la maggior parte delle persone ha un telefono in tasca… Questo mi ha liberato un po’ dal progettare pezzi puramente funzionali, e mi ha permesso di dare più spazio alla creatività e all’arte. Cioè di realizzare orologi stravaganti che raccontino una storia, o che servano da promemoria per godersi il momento. Ciascuno dei nostri orologi ha il proprio messaggio unico e un modo particolare di visualizzare l’ora.

Due in particolare sono gli orologi fondamentali per noi. Il primo è The Last Laugh, che mostra l’ora sui denti di un teschio. Uscito nel 2010, è stato il primo progetto in cui abbiamo integrato la funzione di indicazione dell’ora all’interno di un’immagine. Da allora lo abbiamo sviluppato in due varianti, entrate nella nostra collezione permanente: Last Laugh Tattoo e The Gilded Skull.

Mentre A perfectly Useless Afternoon (Un pomeriggio perfettamente inutile, ndr), disegnato da Kristof Devos, continua a essere uno dei nostri bestseller. Questo orologio è stato ispirato da una citazione del filosofo cinese Lin Yutang: “Se riesci a trascorrere un pomeriggio perfettamente inutile in un modo perfettamente inutile, hai imparato a vivere”».

La sua relazione con il tempo?
«Sono sempre stato affascinato dalla tradizione del memento mori in gioielleria, in particolare nel periodo vittoriano. Ciò ha contribuito a plasmare l’etica del nostro marchio di guardare al tempo in modo diverso, utilizzando gli orologi come un modo per ricordare a chi li indossa di vivere appieno la propria vita».

Qual è il metodo di produzione di Mr Jones Watches? Avete dei fornitori da cui comprate i componenti e poi assemblate internamente?
«All’inizio lavoravamo con fabbriche estere, poi nel 2011 abbiamo preso la decisione di portare la maggior parte della produzione nel Regno Unito. Ma abbiamo faticato a trovare imprese locali che ci sostenessero, motivo per cui abbiamo cercato di fare il più possibile da soli. Dapprima ci siamo concentrati sulla campionatura e sugli orologi in edizione limitata di piccola tiratura. Quindi, man mano che il nostro team sviluppava le proprie competenze, siamo stati in grado di portare sempre più produzione e assemblaggio internamente. Dal 2017 tutti i nostri orologi sono stampati e assemblati a Londra: il che non ha precedenti per un marchio britannico nella nostra fascia prezzo».

Un esempio…
«La stampa dei quadranti dell’orologio coinvolge una macchina specializzata chiamata pad-printer. La tampografia si concentra sull’utilizzo di tamponi in silicone modellato per trasferire i colori di un disegno a strati. Questo metodo di stampa ha una precisione fotografica. Fortunatamente, la tampografia è ampiamente utilizzata in altre applicazioni di stampa tecnica, quindi siamo riusciti ad acquistare con relativa facilità una di queste macchine, insieme a una buona catena di attrezzature, inchiostri e produzione di lastre. Ora possiamo produrre comodamente centinaia di orologi all’anno che possono essere acquistati in tutto il mondo tramite il nostro sito Web o presso il nostro nuovo negozio inaugurato nel Seven Dials di Londra».

A parte Mr Jones Watches, c’è una marca di orologi cui è particolarmente affezionato?
«Sebbene non sia ampiamente conosciuto tra i collezionisti, ho un grande affetto per Smiths, un marchio britannico prodotto in Inghilterra dal 1945 al 1971. Era stato sovvenzionato dal governo per sviluppare un settore dell’orologeria locale all’indomani della Seconda guerra mondiale. Smiths produceva una vasta gamma di dress watches e strumenti professionali, e aveva due contratti per fornire all’esercito britannico robusti orologi meccanici.

Oltre agli Smith, studio e colleziono anche orologi da polso di fabbricazione inglese precedenti al 1945. L’orologio da polso è stato un’innovazione svizzera nei primi anni del XX secolo, ma a quel tempo in Inghilterra esisteva un’industria locale ben consolidata e di alta qualità. Gli orologiai inglesi producevano principalmente orologi da tasca, ma alcuni produttori – in particolare Rotherham & Sons e Williamson – adattarono la loro produzione anche per realizzare orologi da polso. Sono capsule del tempo davvero squisite che incarnano il meglio della lunga tradizione degli orologi di fabbricazione inglese, quella che si è estinta negli anni ’30, è stata ripresa da Smiths nel Dopoguerra e ora, nel 21° secolo, sta facendo ancora una volta ritorno».