Attualità

Berios, il ritorno in chiave NOS. Almeno per ora

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Lo ammetto: fino a qualche anno fa, non conoscevo il marchio Berios. L’ho scoperto dopo la morte di mia madre, quando ho trovato alcuni orologi di mio padre dimenticati nel cassetto di un vecchio comò, nella casa di campagna. Una piccola raccolta di pezzi vintage che comprendeva fra l’altro un paio di Berios in acciaio, tipici degli anni Settanta: cassa tonneau, quadrante argenté, indici sfaccettati, vetro bombato in plexi, bracciale a chicchi di riso. Due esemplari abbastanza simili, uno dei quali mi colpisce perché ha la funzione day-date “splittata” in due finestrelle separate e opposte: la data a ore 3 e il giorno della settimana (in italiano) a ore 9. Curioso. Lo rimetto all’ora, provo a caricarlo e… funziona! Incredibilmente, perché saranno quasi cinquant’anni che nessuno lo usa. Decido che merita una revisione e me lo porto via.

Quattro decadi di storia

Nei giorni successivi mi metto a indagare sul Marchio, ma in Rete trovo ben poco. Non che mi aspettassi granché: Internet, si sa, ha la memoria corta, non conosce la storia recente ed è spesso inattendibile. I forum di orologeria riportano qualche informazione contraddittoria. C’è chi sostiene che il nome derivi da quello di un orologiaio bresciano, Bertoli José. Chi invece ne fa risalire le origini alla Thuya, azienda fondata nel 1924 da A.&.A. Gilomen a Lengnau (vicino a Grenchen, cantone di Berna), che produceva orologi con diversi marchi – fra cui Berios, appunto, e la più famosa Delma, lanciata nel ’52.

Mi è sembrato quindi un segno del destino quando sono stata contattata, qualche mese fa, dall’attuale proprietà di Berios. Che mi ha svelato l’arcano: il Marchio era stato effettivamente brevettato a Milano, e la domanda depositata il 4 giugno 1960 da José Bertoli. La signora José Bertoli – e sottolineo il genere –, titolare dell’omonima orologeria/gioielleria di Brescia. Sicuramente una donna speciale, ho subito pensato, per riuscire a imporsi con un proprio Brand nell’industria delle lancette di oltre 60 anni fa. Ma non divaghiamo. Secondo i certificati di garanzia dell’epoca, la produzione era invece dislocata a La Chaux-de-Fonds – che in quanto patria dell’orologeria di tradizione non ha certo bisogno di presentazioni…

Sta di fatto che per una quarantina d’anni Berios funziona, con una produzione limitata fatta di piccole serie. Ha una buona rete di distribuzione, rappresentanti in tutte le regioni italiane, un catalogo vasto – si parla di una media di 45 referenze all’anno, da uomo e da donna –, un buon rapporto qualità/prezzo. E si guadagna un’ottima reputazione fra gli appassionati. Negli anni Ottanta, poi, la società passa in mano agli eredi. Sono loro a stringere una collaborazione con Squale, da cui scaturiscono esemplari subacquei che aumentano la notorietà del Brand. E sono sempre loro a chiudere l’attività, all’inizio degli anni Duemila – anche se i motivi non sono noti. Nel 2010 decade quindi la registrazione del Marchio.

La rinascita: Berios Vintage Watch

E arriviamo ai nostri giorni. Nel 2018, Fabrizio Vallesi, proprietario di un negozio di orologi e gioielli nelle Marche, in passato rivenditore di Berios, lo registra di nuovo per trasformarlo in un marchio di strumenti per le immersioni. Ma l’idea non va in porto (per la cronaca, Vallesi oggi è l’anima del microbrand Officina Subacquea). Nel 2023, quindi, il Marchio passa nelle mani della famiglia Cioli, già attiva nel settore dei cronometri elettronici professionali, e va a costituire il nucleo del Gruppo Berios. Inatteso il passaggio successivo. L’acquisizione porta in corredo parte della produzione d’epoca, rimasta invenduta in magazzino. Un piccolo tesoretto trasformato in una fornitura di NOS. L’acronimo (è mio dovere spiegarlo per i pochi che non lo conoscono) sta per New Old Stock, ovvero orologi nuovi di fabbrica, mai venduti e mai indossati, anche se ormai fuori produzione.

Nasce così Berios Vintage Watch, un progetto cui Marcello e Franca Cioli si dedicano con trasporto e attenzione, curando ogni aspetto: dal packaging al profilo Instagram, ma soprattutto dalla revisione alla garanzia di ciascun esemplare. Testimoni del gusto e della tecnica d’antan, gli orologi di Berios Vintage Watch saranno ufficialmente presentati al pubblico dei collezioni nella prossima edizione di Chrono Follia, organizzata domenica 15 giugno allo Sheraton di Padova. Poi, chissà… Qui in redazione facciamo il tifo per vedere le prossime evoluzioni del Marchio. Accanto a Berios Vintage Watch, quindi, auspichiamo lo sviluppo di una nuova produzione attuale, che faccia onore alla storia di Berios e lo trasporti nel Nuovo Millennio. Teniamo le dita incrociate. Nel caso, vi terremo aggiornati…