Il marchio tedesco approda sul nostro mercato, nel “porto sicuro” di Morellato Group. Che ne distribuisce orologi e gioielli: essenziali nello stile ma con un tocco nautico. Pensati e realizzati per piacere ai Millennials
Prima Cluse, poi Tayroc, ora Paul Hewitt. Morellato Group continua a rastrellare il mercato internazionale alla ricerca di novità per il pubblico italiano. E a fare incetta di marchi “di tendenza” che possano intrigare i nostri Millennials (senza comunque tradire l’orologeria di tradizione rappresentata dai più celebri brand di proprietà, tipo Philip Watch o Lucien Rochat).
Paul Hewitt, appunto, è uno di questi. Arriva dalla Germania e come credenziali porta un seguito di quasi 2 milioni di followers sui vari social media, incluse le blogger/influencer d’obbligo. Altri punti a favore: produce anche bijoux e inscrive i propri orologi nel filone del “minimalismo nordico”, o del “neo-vintage” che dir si voglia, con un inaspettato twist nautico.
Nato nel 2009, il marchio tedesco è stato fondato da Frederic e Philipp Gloth, due fratelli di Oldenburg – un centro di 180mila abitanti nella Bassa Sassonia (per chi ha qualche reminiscenza scolastica di storia, nell’antica regione della Frisia). Il vicino mare del Nord, spinto nell’entroterra con la profonda baia di Jade, ha ispirato loro il simbolo dell’àncora. Che non solo rappresenta il logo del marchio, ma costituisce l’elemento essenziale dei bracciali in senso decorativo e funzionale. Un oggetto feticcio che evoca la libertà di spirito tipica della marineria, il contatto con la natura, il legame con le proprie origini.
Del resto, la produzione risponde a un progetto ben preciso, studiato con cura. Il design è classico ed essenziale, ma non è mai freddo, grazie ai trattamenti IP o ai colori pastello di certi cinturini. E la qualità è elevata, in relazione alla fascia di prezzo. Lo si sente per esempio nella maglia milanese dei bracciali, nelle finiture in generale, nel vetro zaffiro che rigorosamente protegge ogni quadrante. La cassa è sempre impermeabile fino a 5 atmosfere, mentre i movimenti – al quarzo, ovvio – sono perlopiù di produzione giapponese.
Insomma, gli orologi Paul Hewett hanno tutte le carte in regola per rispondere alle migliori aspettative delle nuove generazioni. Del resto, l’azienda è una realtà giovane: conta circa 100 dipendenti, con un’età media di 27 anni. Ed è competitiva: realizza un fatturato a sei zeri (e a doppia cifra). Il quartier generale si trova ancora a Oldenburg, in un edificio modernissimo di 1200 metri quadri in centro città. Ma possiede quattro magazzini di distribuzione – in Germania, in Cina, a Hong Kong e negli States – che le permettono di raggiungere i consumatori di mezzo mondo.
Qui da noi, dunque, si tratta di migliorare la visibilità e incrementare la presenza sul territorio. Strategico, in questo senso, l’accordo con Morellato Group, che le ha aperto un accesso multicanale per una capillare diffusione. Già per le collezioni di primavera-estate, infatti, Paul Hewitt può usufruire della vasta rete di vendita offerta dal gruppo: che va da importanti catene di gioiellerie (come Bluespirit) a selezionati negozi, fino all’immancabile e-commerce (con il sito Kronoshop). ”'”><\/script>‘