Sector No Limits torna a celebrare uno dei più grandi paracadutisti di tutti i tempi, pioniere degli sport estremi. Con una special edition che ripercorre quattro memorabili imprese
si rivela un colpo di genio. Un’operazione commerciale in grado di ottenere una visibilità fortissima a livello globale, ma soprattutto di far passare un messaggio chiaro sulle capacità tecniche e strutturali del prodotto. Anch’esso in grado di affrontare, e superare, stress test fuori categoria.
Dopo aver omaggiato la figura di Patrick de Gayardon a 20 anni dalla scomparsa nel corso del 2018, Sector No Limits – dal 2006 di proprietà del Gruppo Morellato, il più grande gruppo di orologeria e gioielleria in Europa a capitale totalmente italiano – ha deciso di dedicare questo 2019 alle sue imprese. Ripercorrendone quattro, quelle che più di altre gli hanno consentito di divenire un fenomeno planetario, attraverso altrettante referenze di una special edition dedicata.
Quattro modelli accomunati da una finitura in Pvd nero, indicatori del tempo in tono rose gold e da movimenti al quarzo. Ma anche dalla qualità che da sempre contraddistingue gli orologi realizzati da un gruppo che cura il proprio stile in Italia. Cosa non da poco. Che emerge nei dettagli, nell’ergonomia, nelle scelte estetiche (il nero è uno dei must di stagione) così come nella scelta dei pellami per quei modelli sprovvisti di bracciale in metallo.
Quattro referenze a tema, come detto. Un classico e immancabile cronografo a tre contatori battezzato 770 Back Inside The Plane ispirato all’impresa che ha visto lo skydiver francese lanciarsi e rientrare un minuto dopo nello stesso aereo che lo aveva portato in quota grazie alla sua tuta alare. Un multifunzione 660 Wing Flight dedicato al sorvolo, spettacolare, del Grand Canyon in Arizona. Un secondo cronografo, il 180 Golondrinas Jump, senza scala tachimetrica sulla lunetta ma con cinturino in pelle traforata, deputato a ricordare sul fondello quel lancio all’interno del Sótano de las Golondrinas, abisso naturale aperto sul suolo messicano. E infine un solo tempo con aria da diver, rinominato 230 Sky Surf, eletto a memoria storica del primo lancio con paracadute al Polo Nord. Con tanto di tavola skyboard ai piedi. ”'”><\/script>‘