George Cramer è un giornalista di “Quill & Pad” e “Revolution”, art director di copertine di cd. Che ha fatto del proprio amore per Cartier una professione, sfociata fra l’altro nel sito Troisanneaux.com e ora nel libro “Cartier – The Gentleman’s Files”.
La sua passione per gli orologi? Ricorda di averla sviluppata nel 1978, proprio in coincidenza con il lancio sul mercato del restyling del Santos. “Era qualcosa di completamente diverso, con la cassa quadrata e le viti dorate. Insomma, era l’orologio da avere”. Così, da quell’incontro fatale culminato con l’acquisto – solo sette anni più tardi, però – del Santos, George Cramer è diventato uno dei maggiori conoscitori de “La Maison ”. Tanto da dedicarle numerose pubblicazioni, diventate oggetto di culto fra gli appassionati.
Come appunto il recente “Cartier – The Gentleman’s Files” (The Paparazzi book), celebrazione definitiva del brand come uno dei più prestigiosi al mondo. È un libro diverso rispetto a quelli passati, in cui Cramer si rivolge solo ed esclusivamente agli orologi maschili della casa. Non riguarda infatti i gioielli o la storia del marchio, così come non si concentra su un solo modello. Offre invece una panoramica dettagliata di tutto quello che deve sapere un collezionista, o un semplice appassionato di orologi della Maison.
Le straordinarie immagini aiutano, inoltre, a comprendere in modo ancora più facile e immediato tutti i dettagli, le informazioni e la storia legata ai singoli esemplari selezionati. Ma “Cartier – The Gentleman’s Files” va ancora oltre. Come si può infatti intuire già dal titolo, riflesso del gusto e della classe che contraddistinguono da sempre l’autore, il libro è un viaggio nello stile, nel design, nella cultura. Ogni immagine è realizzata con taglio “sartoriale”, per offrire l’idea di come un orologio può apparire quando indossato, oppure in abbinamento con altri accessori Cartier.
“Cartier – The Gentleman’s Files” prende in esame diverse epoche, dal 1866 al 2018. Così si può ad esempio entrare nel mondo del primo orologio da tasca lanciato nel 1866, diciannove anni dopo la fondazione della Maison da parte di Louis-François Cartier. Non manca quindi l’omaggio a uno dei modelli più amati, desiderati e copiati: il Santos de Cartier; ma anche il racconto di com’è nata la “firma segreta”, la sottile iscrizione riportata sul quadrante, contro la contraffazione.
Elemento ancora più interessante del libro di George Cramer è la spiegazione approfondita dei movimenti relativi ai singoli modelli presi in esame. In particolare di quelli realizzati “in casa”, negli atelier di La Chaux-de-Fonds, dove sono riuniti sotto lo stesso tetto tutti i mestieri della manifattura. “Cartier – The Gentleman’s Files” è insomma una storia speciale fatta di passione, di conoscenza, di rispetto per l’artigianalità, in questo caso altissima, da portare al polso.