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Laureato 42 mm, la riscoperta di un “classico” di Girard-Perregaux

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Svelare qualche segreto del Laureato da 42 mm è praticamente impossibile. Questo orologio iconico di Girard-Perregaux ha attraversato, pressoché immutato nel design, quasi cinque decenni senza mai stancare, sempre in perfetto equilibrio tra passato e futuro. Perché il Laureato è stato in grado di passare attraverso le epoche – è nato nel 1975 dal progetto di un architetto milanese – e di declinarsi in diversi modelli. Rinnovando il proprio cuore meccanico, ma conservando lo stile.

Architettura italiana
Però forse qualche curiosità poco nota è ancora possibile scovarla. Proprio a partire da quella lunetta ottagonale delimitata da un cerchio che, nel tempo, è diventata il segno distintivo della collezione. Quella forma si ispira a uno dei capolavori architettonici italiani: la cupola ottagonale di Santa Maria del Fiore di Firenze, progettata da Filippo Brunelleschi (1377/1446). Una forma senza tempo. Elegante e sportiva insieme. Come ci riesce? Grazie alla cura minuziosa dei dettagli: le linee che delimitano la lunetta sono leggermente smussate, le superfici concave si alternano ad altre convesse, quelle spazzolate si “avvicendano” con quelle lucidate – creando un gioco di luci e ombre, di riflessi quasi ipnotico. Ma le tracce del suo “codice genetico” anni ’70 si svelano anche in altri dettagli: come la sovrapposizione della lunetta ottagonale a una cassa integrata.

Laureato, film americano, battesimo italiano
Italiano anche il nome di battesimo, Laureato. Che trae origine dal film americano “The Graduate” (“Il Laureato”, appunto, in italiano) con Anne Bancroft, Katharine Ross e Dustin Hofmann, uscito nel 1967. E che fu scelto dall’importatore nella Penisola per facilitarne l’ingresso e la riconoscibilità sul mercato. Un’intuizione che si è confermata nel tempo. Immutato fin dal primo modello è il quadrante guilloché, con pattern a Clou de Paris che, in nero, bianco e blu, offre giochi di luci e di sfumature. Classici ed essenziali gli elementi segnatempo: le lancette a bastone, così come gli indici delle ore, sono trattati con materiale luminescente. Questa “pulizia e ordine” lo rendono intuitivo e immediatamente leggibile.

Un cuore… automatico
Basta voltare il Laureato per spiarne l’interno: nel fondello – su cui sono incisi il marchio, il numero di riferimento, il materiale e l’impermeabilità fino a 10 atm -, è inserito infatti un vetro zaffiro che consente di vedere il movimento. Il Laureato da 42 mm è alimentato dal calibro GP01800,  interamente progettato, fabbricato e assemblato in-house. Anche il calibro è decorato: a perlage sulla platina, mentre i ponti hanno una rabescatura a Côtes de Genève e una bisellatura lucida.