Una delle definizioni di “sfida” che è possibile trovare su qualsiasi dizionario recita: “Invito provocatorio a misurarsi in un duello, in una gara, in una competizione”. Richard Mille sa bene a cosa ci si riferisca. L’ennesima sfida viene colta (e vinta) con l’RM 61-01 Ultimate Edition, nuova versione del “solo tempo” prodotto dal 2014 in cui i contenuti tecnologici sono portati ad altissimi livelli.
Eccezionali come le prestazioni dello sprinter cui l’esemplare è dedicato: il giamaicano Yohan Blake, atleta di spicco e secondo uomo più veloce del pianeta. Le collaborazioni della Maison di Les Breuleux con personalità del mondo sportivo sono numerose; alcune, come in questo caso, di lunga data. Blake è infatti testimonial dal 2012 e per lui era stata già progettata la referenza RM 59-01 Tourbillon.
Per Richard Mille il gesto sportivo è sempre e comunque un mezzo per cogliere la sfida o, per meglio dire, le sfide che si celano dietro ad attività a dir poco stressanti per un orologio meccanico. La ricerca del limite, l’inseguimento della perfezione nelle prestazioni accomunano i campioni dello sport e la filosofia produttiva della maison svizzera – sulla quale, da quasi due decenni, si basano le sue prolifiche e innovative creazioni.
Materiali all’avanguardia, peso irrisorio, resistenza alle sollecitazioni: queste in estrema sintesi le caratteristiche di un orologio pensato per essere al polso di un atleta, sempre. Nelle competizioni in cui l’avversario è il centesimo di secondo, anche aerodinamica ed ergonomia sono fondamentali. E la cassa dell’RM 61-01 Ultimate Edition è stata disegnata proprio per dare il massimo sotto questi aspetti.
La forma è quella di un tonneau rastremato per minimizzare la resistenza all’aria e lo sfregamento della corona (opportunamente protetta contro gli urti) sul polso. Le striature nere, che sembrano dipinte sul fondo bianco, sono frutto di complicati processi di lavorazione. La cassa infatti è composta da filamenti di silice (Quartz Tpt®) e fibre di carbonio (Carbon Tpt®), impregnati con matrici bianche e nere, a formare strati orientati con varie angolazioni, sovrapposti (a fine processo se ne conteranno ben 600) e in seguito scaldati in autoclave.
Le successive operazioni di fresatura con macchine a controllo numerico permettono di arrivare alla forma definitiva; e insieme lasciano emergere il particolare disegno casuale che rende, di fatto, ogni esemplare un pezzo unico. Inutile dire che le caratteristiche di leggerezza e resistenza ad urti, graffi e qualsiasi altra sollecitazione vi possa venire in mente sono ai massimi livelli.
L’assemblaggio, come da tradizione Richard Mille, è ottenuto tramite viti a vista; per la precisione si tratta di 20 viti a testa scanalata in titanio grado 5 (ovvero la più duttile e robusta lega di titanio esistente). La particolare forma della testa consente di avere un maggior controllo della coppia di serraggio. Fattore che potrebbe sembrare secondario, ma contribuisce in realtà in modo importante a garantire la robustezza dell’insieme.
Custodito da questo prezioso scrigno, il cuore di RM 61-01 Ultimate Edition è il calibro di manifattura RMUL02. Scheletrato, bello da vedere ed estremo, incarna perfettamente il motto della Maison: “Una macchina da corsa al polso”. Ogni componente è studiato nei minimi dettagli per ottenere il massimo rendimento e ottimizzare le prestazioni. Materiali, lavorazioni, accorgimenti sono quanto di meglio l’oggi propone e qualcosa è di certo preso a prestito anche dal domani.
I due ponti che attraversano il quadrante sono in titanio grado 5 satinato, con rivestimento superficiale Pvd; e lo stesso dicasi per la platina. Questi componenti uniscono leggerezza a rigidità e subiscono severissimi controlli per ottenere una perfetta planarità. Il che significa far lavorare al meglio anche tutti gli elementi supportati, dal treno del tempo all’organo regolatore, ed avere quindi migliore regolarità di marcia e maggiore precisione.
RMUL02 è meccanico a carica manuale, con un’autonomia di 55 ore garantita da due bariletti. Una soluzione che a sua volta contribuisce a migliorare la precisione del movimento e a diminuire l’usura dello stesso. Immaginate infatti di dover spingere un peso piuttosto consistente ad una velocità costante: dopo un po’ è molto probabile che non riusciate più a farlo. O comunque che la fatica si faccia sentire. Meglio allora provarci in due: meno sforzo, velocità più costante e mantenuta più a lungo, meno possibilità di “acciacchi”. E proprio questo è lo scopo di avere due bariletti. Ovviamente gli acciacchi si traducono in minor usura dei componenti, in seguito allo sforzo inferiore sui denti degli ingranaggi.
La ricerca della prestazione non si ferma qui e riguarda anche l’organo regolatore. Il bilanciere in Glucydur® è a inerzia variabile. Non troviamo quindi la racchetta di regolazione sulla spirale ma quattro piccole masse eccentriche che consentono, appunto, di variare l’inerzia. Spostando le masse verso la periferia, la frequenza di oscillazione diminuirà – e viceversa. Il sistema permette una regolazione molto fine e, come conseguenza, la possibilità di raggiungere un livello di precisione decisamente elevato.
Questa eccezionale “squadra” di componenti pesa, nel complesso, solamente 4,3 grammi, giocandosela con la proverbiale piuma. Ciò potrebbe far pensare a qualcosa di delicato – dato che il concetto di robustezza è spesso associato al peso -, ma mai come in questo caso il pensiero risulta sbagliato. L’organo regolatore (la parte più delicata) del calibro RMUL02 garantisce infatti una resistenza agli impatti (testata) di oltre 5000g. Giusto per comprendere, si tratta di oltre 1000 volte quello che un uomo può sopportare senza svenire.
RM 61-01 Ultimate Edition viene proposto in serie limitata di 150 esemplari. Anche il prezzo, come si può immaginare per quanto detto sin qui, non è per tutti. Per mettersi al polso questo concentrato di tecnologia occorrono infatti 155.310 euro.