Attualità

Ladylike. Con preziosi bracciali in “tessuto” d’oro

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Ladylike. Un aggettivo diffuso nella moda, ma quanto meno vago in orologeria – in cui potrebbe voler dire tutto e niente. Eppure, per me, gli esemplari “da signora” sono una categoria definita, ben più di un generico “cronografi” e “complicati”. Gli orologi ladylike, nella mia mente, rispondono a caratteristiche precise, almeno dal punto di vista estetico. Si tratta di modelli solo tempo, rigorosamente nei toni più caldi dell’oro e con bracciale in maglia metallica. Questione di ricordi personali.

Quando ero bambina, venivano a trascorrere il Natale da noi la madre e la sorella di mio padre. Arrivavano la vigilia, le mani ingombre di borse e pacchetti con le specialità tipiche sassoni. La zia in pelliccia e basco di visone, avvolta da un profumo cipré (di quelli che usavano allora le signore); più semplice la nonna (la mia nonna adorata), in cappotto, stola e turbante, con una leggera fragranza alla lavanda. Al polso di entrambe, un femminilissimo orologio d’oro, che ogni mattina maneggiavano con gesti per me misteriosi.

Col senno di poi, erano esemplari a carica manuale… Non ho memoria della marca (i nomi a quel tempo non mi dicevano niente), ma ricordo bene come erano fatti. L’orologio della zia doveva essere degli anni Sessanta, fantasioso e originale come molti modelli dell’epoca: lucidissimo, aveva la cassa di forma e uno strano bracciale rigido che assomigliava alle manette usate nei film polizieschi. L’orologio della nonna era più classico, datato, con il vetro a box e il bracciale in maglia milanese, flessibile come un nastro di tessuto. Da allora, per me, è quello l’archetipo dell’esemplare da signora.

A distanza di tanti anni, mi stupisce vedere che molti orologi ladylike sono ancora così. Certo, oggi hanno un design diverso, più attuale, finiture e movimenti probabilmente migliori; e di sicuro sono più preziosi (i diamanti sono una presenza costante nell’orologeria femminile delle ultime decadi). Ma il genere non è cambiato granché. Come in passato sono realizzati nel metallo nobile per eccellenza, la taglia adatta anche ai polsi più esili; e soprattutto hanno il bracciale in maglia metallica (milanese o d’altro tipo: polacca, mesh, milles mailles… Va bene comunque, non starei troppo a sottilizzare).

Anche se ai nostri giorni la maggior parte dei tessuti di maglia metallica sono fabbricati a macchina, alcune case di orologeria – quelle che posseggono un savoir-faire orafo – sono ancora in grado di realizzarli a mano. Per esempio il Piaget Limelight Gala, un orologio ladylike di moderna concezione ma fatto ancora come una volta. In cui il bracciale in maglia milanese è lo stesso degli anni Cinquanta, interamente realizzato “in casa” da maestri artigiani. A partire dal lingotto d’oro, lavorato con numerosi passaggi fino a formare fili sottili, che poi vengono avvolti e intrecciati a mano uno per uno. Tant’è che ogni bracciale è il risultato di oltre 35 ore di lavorazione.

Ed è realizzato rigorosamente a mano anche il bracciale del Blancpain Villeret Extraplate, altro esemplare ladylike presentato quest’anno. Un bracciale mille mailles composto da 531 piccoli componenti, assemblati con pazienza da esperti maîtres chaîniste. Il tessuto di metallo mille mailles si distingue facilmente per la disposizione della trama dei fili d’oro, paralleli e posti in verticale, abbastanza distanziati l’uno dall’altro; mentre nella classica maglia milanese hanno una composizione diagonale e una trama più fitta. A onor di cronaca, devo dire che Blancpain monta il bracciale mille mailles in diversi esemplari della collezione Villeret. Ma a mio parere questa versione lo valorizza più di altre.

Tra gli orologi ladylike più recenti, infine, non va dimenticato l’Omega De Ville Trésor con bracciale mesh. Che si distingue per una particolarità costruttiva: il bracciale sembra montato al contrario. Nel senso che, invece di mostrare l’intreccio dei fili in successione (il “recto”), ne rivela il lato opposto (il “verso”), dalla texture più irregolare (per vedere la struttura del tessuto a maglia, quindi, bisogna guardare l’interno del bracciale). Al polso, la sensazione di flessibilità dev’essere la stessa, ma l’effetto estetico cambia radicalmente. Un segno, forse, dell’evoluzione degli orologi ladylike, capaci di reinventarsi pur attraverso gli elementi di sempre.