Attualità

Galaxy Watch3 con ghiera rotante. Samsung crea il mouse da polso

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Minimal nel design. Ergonomico nell’uso. Semplice nella scelta delle funzioni. È la sintesi del Galaxy Watch3, l’ultimo “connesso” di Samsung. Parliamo dell’azienda coreana a cui va il merito di avere creduto tra le prime agli smartwatch. Il primo Gear, questo il nome scelto, venne presentato nel settembre 2013 all’Ifa di Berlino. Dopo la Fiera del consumer elettronico tedesca ha venduto 800mila esemplari in soli due mesi. Era nata una stella. O meglio iniziava l’era dei dispositivi da polso always connected. Il soli sette anni sono stati fatti passi da gigante nella progettazione hi-tech. Galaxy Watch3 ne è l’esempio. L’ho messo alla prova per una settimana e queste sono le impressioni “di viaggio”.

I vantaggi della ghiera rotante

La maggiore novità, rispetto ad altri competitor, arriva dal sistema di selezione delle funzioni implementate. Anziché ricorrere ad arzigogolate icone del quadrante, spesso difficili da impostare per chi ha le dita non da chirurgo, i progettisti coreani hanno avuto un’idea che è un uovo di Colombo. Inserire una ghiera rotante in grado di operare nella scelta delle funzioni come un “mouse girevole”. Opzione tanto semplice quanto efficace.

Nell’uso bastava che girassi di un passo la ghiera per passare da un widget al successivo, aprire applicazioni e scorrere notifiche in arrivo dal telefonino. La personalizzazione del Galaxy Watch3 lo pone ai massimi livelli. La scelta spazia tra migliaia di quadranti del Galaxy Store, miscelabili tra loro per scoprire quello su misura. E poi la libreria con 40 diverse opzioni per arricchire il quadrante con informazioni importanti per la propria quotidianità. Come già fatto nei modelli precedenti l’azienda coreana ha posto grande attenzione a fitness e cura della persona.

Il salotto diventa palestra

Ho trovato valida la funzione di misurazione dell’ossigeno nel sangue, per monitorare la saturazione nel tempo. Decisamente utile in periodo Covid per individuare eventuali presenze di criticità della salute. Grazie agli 8 fotodiodi integrati nel fondello sono attive anche le funzioni di cardiofrequenzimetro ed Ecg. Interessanti le proposte della sezione Samsung Health. Così indossando Galaxy Watch3 il salotto si trasforma in palestra grazie alla libreria con 120 diversi video di allenamento. Basta selezionare una sessione di allenamento sul proprio smartphone, lanciarla su Samsung Smart Tv e Galaxy Watch3 si occuperà del resto, tracciando automaticamente l’allenamento. Insomma è come avere un personal trailer al polso.

Ultime note sul Galaxy Watch3

Utile nella configurazione iniziale la voce “trova orologio personale”. Una volta abilitata, le informazioni associate alla posizione geografica vengono inviate al datacenter Samsung. In questo modo viene tracciato ogni spostamento del Galaxy Watch3, da usare in caso si furto o smarrimento. Va da sé che dovete riporre la massima fiducia nella tutela della privacy garantita dall’azienda coreana.

Il mio giudizio complessivo resta buono. E le note dolenti? Direi poche nell’uso quotidiano, fatto salvo il cinturino in pelle. Funzionale ma troppo spartano e senza possibilità di materiali alternativi. Poi, da mettere in conto almeno mezz’ora per l’installazione dell’app Galaxy Wearable. Le operazioni da compiere per le impostazioni non sempre sono intuitive. Così ho dovuto ricorrere alle istruzioni online.

Galaxy Watch3 è disponibile in due versioni, da 41 mm e 45 mm, entrambi nelle varianti Lte e Bluetooth. I modelli più piccoli in colore bronzo e silver, mentre i grandi in argento e black. Prezzi a partire da 429 euro.