Due eccellenze che si incontrano: Richard Mille e la UAE Team Emirates. La prima è il celebre marchio di orologeria alto di gamma, fondato nel 1999 e caratterizzato da un mix di materiali innovativi e tecnologie avanzate, diventato in pochi anni sinonimo di esclusività. La seconda è la squadra di ciclismo nata nel 2005 dalla fusione di due team italiani, Saeco e Lampre.
Le origini italiane (a dispetto del nome)
Curiosa vicenda di acquisizione e cambiamenti di sponsor, quella della UAE: italiana fino al 2016, ha mantenuto per anni i colori ereditati dalla Lampre, il blu e il fucsia. Fu con questi colori che il rimpianto Michele Scarponi – il ciclista marchigiano scomparso nel 2017 dopo essere stato investito da un furgone durante un allenamento – vinse il Giro d’Italia del 2011.
Titolo che per anni ha rappresentato il punto più alto raggiunto dal team emiratino, che nel frattempo (2016) ha visto sfilarsi Lampre per fare spazio alle sponsorizzazioni arabe. Ed assumere ufficialmente la denominazione di UAE Team Emirates, appunto, dal nome della compagnia aerea di Stato che dal 2017 sponsorizza la squadra. Con l’organico rafforzato nel tempo da corridori di talento, durante la stagione di gare lo scorso anno ha ottenuto qualcosa come 33 vittorie.
Risultati giunti al culmine in settembre con l’affermazione al Tour de France: l’edizione 2020 della più prestigiosa tra le corse su strada è andata infatti al giovane sloveno Tadej Pogačar. Capace pochi giorni fa (27 febbraio) di ripetersi: in occasione del Giro degli Emirati Arabi, primo appuntamento stagionale del calendario ciclistico e perfetta vetrina per i padroni di casa della UAE Team Emirates.
La collaborazione con UAE Team Emirates
Per Richard Mille, come spiega l’Ad Richard Mille Emea Peter Harrison, l’accordo con il team emiratino «segna una nuova tappa di avvicinamento alla comunità sportiva nella regione del Medio Oriente. Siamo molto orgogliosi di diventare il partner orologiero ufficiale dell’UAE Team Emirates. E non vediamo l’ora di supportare i ciclisti e lo staff mentre si impegnano a raggiungere ulteriori obiettivi».
La partnership, siglata per i prossimi quattro anni, prevede non solo la presenza del marchio sull’equipaggiamento del team, che quindi avrà visibilità in tutte le gare; ma anche la dotazione dell’RM 67-02, le cui performance potranno essere così testate dai ciclisti. Un orologio leggerissimo: grazie alla cassa in Carbonio Tpt e il movimento automatico scheletrato, pesa solo 32 grammi.
L’RM 67-02
Lanciato nel 2015 in titanio, e poi nel 2017 in Carbonio, appunto, l’RM 67-02 è stato declinato in alcune edizioni speciali in diverse varianti di colore, dedicate ai membri della famiglia di ambasciatori Richard Mille. Dal velocista Wayde Van Niekerk all’altista Mutaz Essa Barshim, dal tennista Alexander Zverev allo sciatore Alexis Pinturault, fino ai piloti Sébastien Ogier e Fernando Alonso.
Del resto i tecnici di Richard Mille hanno concepito fin dall’inizio questo modello per poterlo adattare alla pratica di differenti discipline. Perché è proprio questo il bello delle collaborazioni sportive del Marchio: il coinvolgimento di atleti e campioni nello sviluppo di nuovi prodotti, che porta a migliorarne le prestazioni in un ventaglio di attività. L’obiettivo è ottenere il massimo in funzione della vita di tutti i giorni. Siamo tutti curiosi di vedere cosa verrà fuori dalla partnership con Ferrari…