Oggi e domani Phillips New York mette all’asta una notevole raccolta di orologi, estremamente varia. Tra gli highlights, un esemplare da tenere d’occhio sarà quello battuto come lotto numero 138: un Omega Speedmaster ST145.012 del 1968. Interessante per i collezionisti già di per sé, considerato che è l’ultima referenza alimentata dal celebre calibro 321 di Omega; la stessa, per intenderci, che fu indossata dagli astronauti nelle missioni Apollo, insieme all’omologa ST105.012. Ma ancora più pregevole per gli amanti della letteratura americana (e non solo) in quanto si tratta dello Speedmaster di Ralph Ellison. Il romanziere americano (1913/1994) famoso per aver scritto Uomo invisibile.
Due parole sullo scrittore
Un autore forse oggi non molto noto, almeno qui in Italia, e che quindi merita qualche riga. Nato in Oklahoma, cresciuto negli anni della Grande Depressione, era appassionato di letteratura, accanito lettore di Mark Twain e Herman Melville, William Faulkner e T.S. Eliot. Nel 1933 si trasferì in Alabama e iniziò a suonare la tromba nell’orchestra del rinomato Tuskegee Institute. Tre anni dopo andò a New York per completare gli studi, ed ebbe modo di immergersi nella cultura della Harlem degli anni ’30. Ed è lì che trovò l’ispirazione per il suo capolavoro.
Uomo invisibile fu l’unico libro che diede alle stampe, nel 1952. Ma gli valse il premio Pulitzer e il National Book Award, massimi riconoscimenti letterari americani. Oltre alla fama planetaria. Tuttora è considerato infatti come uno dei più grandi romanzi del XX secolo, impareggiabile testimonianza sulla condizione degli afroamericani prima della fine della segregazione razziale. Il protagonista è un uomo (senza nome) che dal Sud contadino arriva al Nord, nella Grande Mela, dove si trova a vivere una condizione di “invisibilità” in quanto nero.
L’edizione italiana dell’Uomo invisibile è stata pubblicata da Einaudi con la traduzione di Carlo Fruttero e un’introduzione di Saul Bellow. Leggetela, se non l’avete ancora fatto. Oltretutto, nelle pagine del romanzo, troverete tutta la conoscenza e la passione di Ralph Ellison per degli orologi, spesso usati come oggetti di scena a sottolineare i momenti chiave della narrazione.
La storia dello Speedmaster di Ralph Ellison
Come racconta la stessa casa d’aste, non si sa come lo scrittore entrò in possesso del suo Omega: se gli fu regalato da qualcuno o se invece fu lui stesso ad acquistarlo. Dagli archivi della casa di Biel però si ricava che lo Speedmaster di Ralph Ellison venne prodotto il 15 marzo 1968, consegnato negli Stati Uniti il 30 aprile dello stesso anno, e venduto tramite l’agente newyorkese dell’epoca, Norman M. Morris Corp. Ed è certo che, dopo averlo indossato, Ralph Ellison non se ne separò più – nemmeno quando il cronografo perse il pulsante di avvio/arresto. Non c’è un suo ritratto che lo immortala senza l’orologio al polso.
Dopo la sua scomparsa, e quella della moglie nel 2005, lo Speedmaster di Ralph Ellison fu alienato insieme alle altre proprietà dello scrittore. Il nuovo proprietario lo fece restaurare: il movimento fu pulito e revisionato, il pulsante ripristinato con un pezzo coevo, il vetro e la guarnizione sostituiti per garantire l’impermeabilità. Ma null’altro è stato cambiato. La cassa e il bracciale sono quelli originali, segnati dall’uso nel tempo, e il quadrante conserva ancora i dettagli luminescenti in trizio.
Nel catalogo di Phillips, lo Speedmaster di Ralph Ellison ha una valutazione stimata fra i 10 e i 20mila dollari (8900/17.700 euro). Ma è estremamente probabile che il martelletto lo batterà a una cifra di molto superiore. Chissà se sarà la stessa Omega ad aggiudicarselo… Domani seguiremo l’asta e vi terremo aggiornati. Tornate a leggere queste righe, se la cosa vi interessa.
Aggiornamento del 13/12/2021. In effetti, lo Speedmaster di Ralph Ellison è stato acquistato dall’Omega Museum per 667.800 dollari – ovvero 591.600 con il cambio di oggi. Fate voi i conti sull’incremento in percentuale rispetto alla quotazione iniziale. Anche se questa sessione d’asta passerà alla storia per altri motivi, di certo si tratta della cifra più alta raggiunta da un Omega Speedmaster in una vendita all’incanto. Almeno per ora. Ed è un’ottima cosa che sia finito all’Omega Museum: sarà esposto in vetrina, a beneficio di tutti i visitatori.