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Longines Spirit Zulu Time, la passione del viaggio attraverso i fusi orari

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Un nome evocativo e vagamente misterioso fa parte dell’appellativo riferito alla collezione Swiss Made Longines Spirit Zulu Time. Presentata in anteprima alla stampa lo scorso mercoledì 16 marzo, è lanciata oggi sul mercato a livello globale.

Di primo acchito, Zulu Time potrebbe far venire in mente la popolazione di nativi sudafricani impegnati sul finire dell’800 a difesa della propria terra dall’invasione coloniale britannica. Gesta immortalate – dalla parte però dell’esercito di Sua Maestà e con Richard Burton come voce narrante – nel film intitolato appunto Zulu. Un colossal girato nel 1964 da Cyril Enfield, con protagonista un giovane Michael Caine nei panni di un eroico sottotenente in giacca rossa e casco bianco. La pellicola riprende un episodio effettivamente avvenuto, una sorta di “massacro di Fort Apache” che vide battersi inglesi e africani anziché pellerossa e giacche azzurre, ma con il consueto “lieto fine”. Il contesto esotico è però fuorviante e infatti la designazione Zulu Time ci riporta subito alla realtà.

Lo Zulu Time e l’ascendenza aeronautica

Il Longines Spirit Zulu Time è un orologio con funzione Gmt. Il noto acronimo sta per Greenwich Mean Time (ecco ancora una volta l’Inghilterra, con i suoi inevitabili rimandi a viaggi ed esplorazioni); ovvero il Tempo medio di Greenwich, che in orologeria è alla base del sistema di misurazione del secondo fuso orario, con lancetta sussidiaria delle ore regolabile indipendentemente da quella principale. E nel caso di Longines, il nome Zulu si riferisce alla lettera “zeta” dell’alfabeto, che in ambito aeronautico e tra i radioamatori nell’epoca pionieristica del volo e delle trasmissioni – in caso di sillabazione di una parola per evitare malintesi – era appunto pronunciata “zulu”.

Del resto, è risaputo, la maison elvetica ha specifica e lunga pertinenza nel campo del volo e dell’esplorazione. Ha iniziato già nei primi anni del ‘900 ad accompagnare i protagonisti d’imprese avventurose di vario genere. Tre nomi fra tutti: i pionieri dell’aviazione americana Amelia Earhart e Charles Lindbergh, e l’esploratore artico italiano Luigi Amedeo di Savoia, tutti equipaggiati da Longines.

La collezione Longines Spirit Zulu Time in particolare è dedicata all’aviatrice britannica Amy Johnson, prima donna a effettuare in solitaria nel 1930 la rotta Croydon-Darwin, dall’Inghilterra all’Australia. E al duo maschile americano Clyde Pangborn e Hugh Herndon, che nel 1931 volarono senza scali dal Giappone agli Stati Uniti, all’epoca il tragitto più lungo mai effettuato sui mari.

I precedenti di Longines

La novità del momento prende origine da un modello del 1925, squadrato, di gusto Art Déco, con un originale scudetto colorato sul quadrante a stilizzare la lettera “zeta”. Ma numerosi altri esemplari testimoniano la credibilità della Casa della clessidra alata nel campo degli strumenti del tempo con doppio fuso orario.

Come nel caso di un tasca del 1908, con doppia lancetta di ore/minuti (brevettata) per l’indicazione oraria in Turchia e Occidente (era l’epoca dell’Impero Ottomano). Oppure di uno strumento da cruscotto aeronautico del 1932, con quadrante 24 ore (fornito ai già citati Clyde Pangborn e Hugh Herndon). O ancora il celebre Weems con angolo orario (utile per il calcolo della posizione in volo), prodotto dal 1931, successivamente e variamente replicato.

Per arrivare ai nostri giorni, la collezione di orologi da aviatore Longines Spirit nasce due anni fa. Ma è inutile ribadirne le vicende: Il Giornale degli Orologi se n’è già più volte occupato e l’ha via via approfondita nei tanti aggiornamenti. Come i suoi omonimi predecessori, comunque, il nuovo Longines Spirit Zulu Time celebra le gesta dei pionieri del volo e si rivolge a quanti prendono tuttora ispirazione dal loro spirito d’avventura. Ma entra ancor più nello specifico con la funzione Gmt, appunto, sempre indispensabile per i grandi viaggiatori che attraversano il globo.

I nuovi Longines Spirit Zulu Time

Dal punto di vista estetico il Longines Spirit Zulu Time rimane coerente con quei precedenti, per quanto l’introduzione della ghiera girevole bidirezionale in ceramica con scala delle 24 ore per il fuso orario supplementare lo renda inevitabilmente più “tecnico”. La cassa in acciaio mantiene un diametro di 42 millimetri, funzionale a un uso professionale e non solo ludico. Il quadrante come sempre è improntato alla leggibilità e alla chiarezza delle informazioni; le anse brevi permettono un’ottimale vestibilità a tutti i polsi. Notevole l’alternanza delle finiture, che rivela la cura della realizzazione.

Autentico punto di forza della collezione Longines Spirit Zulu Time è il nuovo movimento: il Calibro L844.4, progettato in-house e realizzato in esclusiva da Eta. Meccanico a carica automatica, vanta un’autonomia di 3 giorni e la spirale in silicio, che ne garantisce l’insensibilità ai campi magnetici. Ma entrambe le caratteristiche contribuiscono alla regolarità di marcia, comprovata in effetti dal certificato ufficiale di cronometria, rilasciato dal Cosc. Ça va sans dire, il movimento permette di regolare la lancetta centrale delle ore in modo indipendente dall’indicazione Gmt.

Tre le referenze disponibili, in vendita da oggi a partire da 2.820 euro, anche sull’ecommerce del marchio. Le quali si distinguono per la scelta cromatica dei quadranti – dal nero opaco al blu brillante passando per un suggestivo antracite microbillé -, coordinati alla tonalità della lunetta (ad eccezione del verde). Ciascun esemplare è infine corredato da un cinturino in pelle facilmente intercambiabile con un bracciale in acciaio. Elementi che rivelano il lavoro dei progettisti, mirato a realizzare una collezione originale d’impronta contemporanea, e non la semplice riproposta di stilemi del passato.