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“Time Design”, cent’anni di orologeria in mostra. Con uno sguardo al futuro

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Bellezza. Inventiva. Pubblicità. Gérald Genta. Innovazioni. Futuro. Realtà aumentata. Attraverso questi sette concetti gli studenti dell’Ecal, Università delle Arti e del Design di Losanna, hanno raccontato la mostra Time Design. Che, dopo la preview di qualche giorno fa a Watches and Wonders, viene inaugurata oggi al Pont de la Machine di Ginevra. Un trasloco a breve raggio di distanza, per un’esposizione che resterà nella città svizzera fino all’8 maggio.

Time Design: la cultura dell’orologeria


Watches and Culture, divisione culturale della Fondation de la Haute Horlogerie, la stessa che organizza la fiera ginevrina, propone con questa mostra un viaggio nel tempo. Time Design esplora l’evoluzione degli orologi da polso dai primi anni del XX secolo fino a oggi. Con un centinaio di esemplari che testimoniano inventiva, creatività e savoir-faire delle case produttrici.


Il percorso espositivo parte da lontano, con un breve excursus sugli orologi da tasca, veri e propri gioielli in cui trovarono grande espressione le arti decorative. A partire dai primi decenni del Novecento, invenzioni creative – sempre più al passo con la moda dei tempi – e innovazioni tecnologiche iniziarono a incontrarsi negli orologi da polso. Che si differenziavano sempre di più per materiali, forme, dimensioni e caratteristiche tecniche.

Testimonianza chiave di questa evoluzione, nonché ulteriore espressione creativa del settore orologiero, sono le pubblicità che dagli anni ’40 del Novecento agli anni Duemila hanno lanciato i nuovi esemplari. E sono a loro volta innovative le cento campagne selezionate dagli studenti dell’Ecal negli archivi della rivista Europastar.

Il design da Gérald Genta al futuro


A proposito di innovatori, la Fondation de la Haute Horlogerie ha scelto di dedicare un’intera sezione tematica di Time Design a Gérald Genta. Il designer che, in una vita spesa a ideare modelli di ogni foggia, ha dimostrato quanto gli orologi siano oggetti degni di studio. Lo hanno confermato, senza ombra di dubbio, molte sue creazioni: dal Royal Oak al Nautilus, dall’Ingenieur al Bulgari-Bulgari. Progetti, e relativi successi, che la mostra richiama attraverso schizzi, dipinti ed esemplari di Genta.


E poi? L’esposizione di Ginevra testimonia il doppio binario percorso dall’orologeria negli ultimi due decenni: quello delle sperimentazioni futuristiche e quello di un ritorno alle arti decorative del passato.
Intanto, anche la percezione del tempo che passa è cambiata. Gli studenti dell’Ecal hanno immaginato come saranno gli oggetti con cui misureremo il tempo tra cento anni, nel 2122. E hanno portato in esposizione cinque modelli. Non solo. Sei orologi iconici, dalle forme particolarmente impattanti, sono invece presentati attraverso la realtà aumentata.
La visita di Time Design, insomma, sarà un’esperienza multisensoriale. A ingresso libero, dal martedì alla domenica, da mezzogiorno fino alle 19 (il venerdì chiusura posticipata alle 20).