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ReLuxury, la seconda vita del lusso

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Un orologio con movimento di manifattura, un pezzo di alta gioielleria, una borsa firmata in pellami pregiati. Certi oggetti sono quasi immortali: passano di mano in mano e possono vivere diverse esistenze. È dedicata proprio alle seconde vite degli oggetti de luxe – orologi, gioielli, ma anche outfit e accessori di moda – il nuovo salone appena inaugurato all’Hôtel President Wilson di Ginevra: ReLuxury.

Qualche dato

Aperto fino al 7 novembre sul lungolago Lemano, a pochi passi dalle principali case d’asta e dalla via dello shopping, la centralissima rue du Rhone, ReLuxury – come si evince dal nome – mette l’accento proprio sul re-commerce dei beni di lusso. Che per noi appassionati vogliono sostanzialmente dire: orologi di secondo polso e gioielli vintage. Ma che nel complesso è un mercato in crescita esponenziale. La società di consulenza Bain & Company, in uno studio commissionato da Comité Colbert, ne ha stimato un valore di circa 33 miliardi di euro nel 2021, in aumento del 65% rispetto al 2017 (mentre le vendite di preziosi nuovi salivano del 12%). E ha previsto che dovrebbe superare i 50 miliardi di euro nel 2025.

Secondo il report Luxury Outlook 2022, sei consumatori su dieci affermano che il contributo dato allo sviluppo sostenibile ha un ruolo fondamentale nella scelta di acquistare beni usati. E l’80% degli intervistati ritiene che le case di moda dell’alto di gamma dovrebbero impegnarsi a gestire il ciclo di vita dei prodotti oltre la produzione e la vendita. L’economia circolare è anche questo.

Il salone ReLuxury

«Il lusso che vive una seconda volta corrisponde perfettamente alla nostra esigenza di consumare in modo più sostenibile, per il bene del Pianeta e per far fronte all’emergenza climatica», conferma Fabienne Lupo, fondatrice e Amministratore delegato di ReLuxury. «Acquistando prodotti usati, i consumatori possono permettersi di acquistare oggetti di ottima qualità, spesso a prezzi inferiori rispetto a quelli del mercato di prima mano, combattendo allo stesso tempo contro il consumo eccessivo. Il risultato è un positivo impatto sull’ambiente. A questo “ri-lusso” è dedicata la nostra fiera, completamente innovativa».

ReLuxury non nasce per caso. Da un lato cavalca l’onda del mercato dell’usato, cresciuto negli ultimi tempi due volte più velocemente del nuovo. Dall’altra coglie la sfida di accelerarne la crescita in Europa (dove il settore conosce un lento decollo, mentre in America è già ben radicato). Più sostenibile per la Terra e per i portafogli, il segmento del vintage è trainato soprattutto dai consumatori più giovani (quelli della cosiddetta Generazione Z), contenti di potersi permettere un oggetto unico e raro a un prezzo generalmente conveniente, che al tempo stesso non spreca risorse di alcun tipo.

Le risposte non possono quindi farsi attendere. Oltre ai player indipendenti, che hanno aperto boutique, spazi e siti dedicati al vintage, le stesse aziende produttrici hanno colto l’importanza del mercato dell’usato sviluppando al proprio interno piattaforme apposite o alleandosi con partner selezionati. E ne hanno garantito la tracciabilità con certificati di garanzia. Basta citare eBay, che è tra i “soci” fondatori di ReLuxury.

«Il lusso Certified Pre-Owned (CPO) è cresciuto negli ultimi anni», conferma Patrik Hoffmann, Executive Vice Presidente di WatchBox. La piattaforma di secondo polso, infatti, è uno dei partner accreditati di ReLuxury, accanto a Richard Mille (che da tempo cura i propri orologi vintage, cui ha dedicato perfino una boutique) e Origyn (che emette certificati d’autenticità basati sulla tecnologia biometrica).

Cosa fare e cosa vedere

Ma ReLuxury è più di una semplice fiera. Attraverso diverse aree, offre una visione a 360 gradi del mercato dell’usato. A cominciare dallo showroom, con più di 30 espositori che oltre a vendere vogliono anche acquistare questi beni di lusso. I visitatori dunque possono anche portare i loro oggetti, farli valutare e rivenderli (in caso di riscontri positivi e di mutuo interesse). E poi naturalmente hanno l’opportunità di acquistare orologi rari. Per esempio, una serie di orologi di F.P.Journe – la cui produzione millesimata si aggira attorno ai 900 esemplari all’anno – presentati da WatchBox. Oppure il set di Icone di Zenith, altra grande maison che espone in questa sede alcuni pezzi storicamente significativi. Provenienti, restaurati e certificati dalla Manifattura stessa.

Ma non è finita qui. All’interno si trova anche La Clinica, una sezione dedicata alla riparazione e al restauro degli oggetti, dove operano i migliori artigiani di una dozzina di atelier specializzati, selezionati dalla Fondazione Michelangelo in collaborazione con ReLuxury. E ancora lo spazio Lab, dove una dozzina di startup presentano nuove iniziative e reinventano il modo in cui si può usufruire del lusso. Infine, i Talks. Ovvero incontri, presentazioni e approfondimenti sui concetti di Re-Commerce, Up-cycling, Re-cycling, Blockchain…. Dedicati non solo ai collezionisti e agli esperti, ma anche agli amatori e ai semplici curiosi.