Approfondimenti

Une Folle Journée di Trilobe, il signore degli anelli

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Albert Einstein diceva che «è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio». Vale anche per l’orologeria, della quale siamo soliti dire che propone troppo spesso pezzi uguali a se stessi. Novità vere? Poche. «Che noia che barba, che barba che noia», avrebbe detto Sandra Mondaini. Ebbene, date un’occhiata agli orologi di Trilobe e scoprirete un marchio che ha spezzato come un grissino i pregiudizi dei soloni delle lancette. Anche e soprattutto con l’ultimo nato, Une Folle Journée.

Nominato all’ultimo GPHG nella sezione Orologi da uomo, a Une Folle Journée non è andata bene. Ma il Ceo di Trilobe, Volcy Bloch, e il direttore creativo e fondatore, Gautier Massonneau, hanno comunque festeggiato: l’orologio Nuit Fantastique Dune Edition si è aggiudicato il premio Petite Aiguille. Niente male per un indipendente che interpreta l’orologeria in modo visionario.

Due parole su Trilobe

Vale la pena spendere due parole sul brand, magari non familiare a tutti, prima di entrare nel dettaglio di Une Folle Journée. Trilobe è un marchio giovane, immaginato per la prima volta nel 2013 e che ha lanciato il suo primo orologio cinque anni dopo. Il concetto alla base dell’azienda, creata da Massonneau, punta su un’indicazione del tempo altamente concettuale e decostruita. E non potrebbe essere diversamente.

Gautier Massonneau è francese, figlio di un architetto e interior designer, e l’obiettivo della sua visione creativa è stato subito quello di liberarsi dalle tradizioni per trovare un modo nuovo di indicare l’ora, che andasse al di là delle classiche lancette. Scartate soluzioni come quelle delle ore vagabonde, delle indicazioni tramite cilindri, dei display simil-digitali, si è focalizzato su dischi o anelli rotanti e decostruiti, tradotti per in orologi stupefacenti come Nuit Fantastique e Les Matinaux.

Quest’ultimo, nel complesso ancora piuttosto classico, spicca per il quadrante composto da tre dischi eccentrici che, ruotando, visualizzano ore, minuti e secondi. Il tempo è segnalato da tre indicatori fissi a forma di logo del brand, ognuno dei quali fornisce una lettura precisa dell’ora. Une Folle Journée è la nuova tappa di Trilobe sulla strada dello stupore ed è stato presentato all’ultimo Watches and Wonders Geneva.

Une Folle Journée: che ore sono?

Fedele al Dna di Trilobe, che è tanto tecnico quanto artistico, Une Folle Journée mantiene la visualizzazione dell’ora caratteristica del marchio, con gli anelli eccentrici rotanti – quello più grande, esterno, per le ore, il mediano per i minuti, il più piccolo e interno per i secondi -, ma la porta a un livello ulteriore di semplificazione. Se per indicare l’ora Les Matinaux aveva bisogno di tre indicatori e Nuit Fantastique di due, per Une Folle Journée ne basta uno solo.

Un triangolino rosso, fisso in quella che in un orologio classico sarebbe la posizione a ore 6, consente di leggere l’ora precisa quando le cifre riportate sui tre anelli intrinseci al movimento si allineano al triangolo stesso. Gli anelli scorrono sfiorandosi senza mai toccarsi, in un calibro che, come dicono poeticamente in Trilobe, “da solo permette di liberare il tempo”.

Ingegneria meccanica al cubo

E vediamolo questo movimento, che Trilobe ha battezzato X-Centric­3. Al cubo perché è l’evoluzione del calibro X-Centric­ che muove Les Matinaux e Nuit Fantastique. È un movimento automatico con micro-rotore, progettato e sviluppato esclusivamente per Trilobe dalla manifattura partner le Cercle des Horlogers di La Chaux-de-Fonds. L’obiettivo è quello di combinare la sfida tecnica con un approccio artisticamente insolito, grazie al know-how dei maestri orologiai svizzeri che si esprime nei dettagli nascosti del calibro.

Poiché un orologio deve essere bello sia davanti sia dietro, Trilobe gioca con i contrasti: una visione eccentrica sul quadrante, una firma concentrica e simmetrica sul retro, basata su una prospettiva grafica e architettonica centrata, uno dei pilastri del brand. Traendo ispirazione dai codici estetici dell’architettura, il movimento offre un contrasto visivo attraverso una platina bicolore: ricerca di luminosità davanti, sensualità del grigio profondo dietro.

Tecnicamente, il calibro X-Centric­3 è caratterizzato da una struttura a più livelli, un design tridimensionale giocato anche sull’alternanza delle lavorazioni delle varie superfici. Ruotismi satinati, anelli di ore, minuti e secondi lucidi, ponti e platine rifinite grené color antracite danno ulteriore dinamismo al calibro. Che può contare su una frequenza di 28.800 alternanze/ora e su 48 ore di riserva di carica.

Gli anelli nella bolla

L’eccezionalità tecnica del movimento è bilanciata dall’altrettanto eccellente complesso formato da cassa, anelli e vetro zaffiro. Quest’ultimo è impressionante di suo, una colossale bolla di 10,2 mm di altezza, che ricorda un po’ certe creazioni di MB&F, per non scomodare il più abusato Bubble di Corum. Prodotta in Giappone utilizzando la fusione a fiamma, questa cupola è poi levigata e lucidata in Svizzera, trattata antiriflesso all’esterno e all’interno.

Le sue dimensioni portano lo spessore dell’orologio a quasi 18 mm, ma sono indispensabili per far danzare liberi gli anelli del tempo, che sembrano fluttuare nell’aria nonostante siano sostenuti da nove piccoli pilastri. Ciascun anello è in titanio, colorato attraverso una finitura Dlc nera o blu (le due cromie in cui è disponibile Une Folle Journée), con i numeri realizzati utilizzando un processo di stampa a tampone. Una soluzione intelligente, perché consente di riprodurre in modo semplice e con elevata fedeltà e risoluzione, disegni, scritte e decori sia su superfici piane sia su superfici concave o convesse, come nel caso degli anelli.

La leggerezza di una folle giornata

Ovviamente l’orologio non ha la lunetta, ma una cornice in titanio scavata e levigata sostiene un anello interno curvo e satinato, anch’esso in titanio. Scelta per la sua leggerezza, la lega di titanio-alluminio-vanadio è una delle più dense e complesse con cui operare. Come ho già scritto altre volte, ha l’irritante tendenza a prendere fuoco durante il processo di lavorazione ed è per questo molto difficile da lucidare, specialmente su scala così piccola.

La sua leggerezza è in un certo senso il contraltare fisico della leggerezza dell’intera struttura, la quale spinge verso l’alto i tre anelli eccentrici che fluttuano sotto la cupola. Anche la cassa da 40,5 mm è in titanio, grado 5, con carrure satinata e anse lucide, piuttosto corte, che provano a compensare con una buona vestibilità lo spessore complessivo dell’orologio.

Un dettaglio simpatico è legato all’impermeabilità della cassa. Sul fondello, fissato con sei viti, i 50 metri (meglio sarebbe stato scrivere 5 bar) di resistenza all’acqua non sono affiancati dal classico simbolo del pesciolino ma da una paperella. In Trilobe fanno le cose maledettamente sul serio, ma sono capaci anche di prendersi alla leggera.

È invece per portafogli meno leggeri il prezzo di Une Folle Journée, anche se dal mio punto di vista monsieur Massonneau è stato più che onesto: 21.500 euro, sia per la versione blu sia per quella nera. Confesso che, una volta letto il prezzo, mi sarei aspettato di più. Evidentemente, rompere un pregiudizio è difficile, ma può anche non essere così costoso.