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Longines Mini DolceVita, per moderne amazzoni

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Oggi, 25 aprile, esce il nuovo Longines Mini DolceVita. Un orologio che ho provato personalmente lo scorso 18 marzo, quando la Casa di St. Imier ha organizzato in grande stile una presentazione per la stampa italiana (e non solo), con il Ceo Matthias Breschan a far da anfitrione. In quell’evento milanese, oltre a visionare in anteprima gran parte delle novità dell’anno, noi giornalisti abbiamo potuto anche assistere a un’interessante lezione di Daniel Hug, responsabile del Museo e degli Archivi Longines, sul secolare rapporto fra la Maison e il nostro Paese. Ma non divaghiamo.

Come si intuisce dal nome, il Longines Mini DolceVita è un’estensione di linea dell’esemplare femminile uscito nell’autunno 2023, che ora cambia completamente look grazie a un cinturino a triplo giro. Un cinturino dalla costruzione particolare, come racconterò poi, ispirata a quello spirito sellier che rimanda ai finimenti e agli accessori per montare a cavallo. Realizzato in sei colori e in diverse misure per adattarsi alle differenti misure del polso, è indubbiamente espressione del legame che da sempre esiste fra Longines e il mondo dell’equitazione.

La passione per i cavalli

Torniamo allora agli esordi della Casa della Clessidra Alata: nel 1869, appena due anni dopo la fondazione, la neonata fabbrica dei “prati lunghi” realizzò un orologio dal motivo equestre. Del resto St. Imier è la patria di una particolare razza equina tipica del Giura, l’unica autoctona della Svizzera a essere sopravvissuta: il cavallo Franches-Montagnes, anche noto come Freiberger. Un animale dal mantello rosso-bruno, rustico e docile, apprezzato tanto per il carattere dolce e paziente quanto per l’affidabilità e l’efficienza. E per questo utilizzato sia per il lavoro in agricoltura, sia in un reparto speciale dell’Esercito della Confederazione elvetica.

Anche il primo cronografo della Manifattura, datato 1879, era decorato con l’incisione di un fantino che teneva le redini di un purosangue. Proprio quel cronografo da tasca, calibro L20H, già nel 1880/’81 si ritrova sulle piste americane, particolarmente apprezzato dagli appassionati delle corse di cavalli e adottato proprio dai cavallerizzi. A proposito, risale al 1912 la prima gara di salto a ostacoli sponsorizzata da Longines, a Lisbona, che inaugurò la serie di innumerevoli competizioni equestri cronometrate dalla Maison.

Una tradizione viva e vivace ancora oggi. Partner di diverse federazioni internazionali di equitazione, prima fra tutte la Fei (Fédération équestre International), Longines collabora con i maggiori ippodromi, accademie o istituzioni varie, e partecipa ai principali campionati di corse di piano, salto a ostacoli, dressage, guida… Dal Royal Ascot al Prix de Diane, dalla Saudi Cup alla Dubai World Cup fino alla Breeder’s Cup – tanto per citare alcune celebri manifestazioni –, la Maison interpreta e promuove i valori legati all’ippica, dall’eleganza al savoir-faire.

Il nuovo cinturino del Mini DolceVita

Ma chiudo questa lunga premessa, indispensabile per collocare il nuovo Mini DolceVita nel giusto contesto, e arrivo finalmente all’orologio. La cassa di forma, in acciaio, con i lunghi brancard lucidi o incastonati di diamanti, è rimasta la stessa dei precedenti, così come il movimento al quarzo, rigorosamente Swiss made. La novità sta proprio nel cinturino, che Longines definisce a doppio giro, ma che in effetti – una volta avvolto attorno al polso – risulta a triplo tour.

Si tratta di una lunga striscia di morbida nappa dallo strano design (mai visto niente del genere, finora), sagomata al centro con una forma speculare a doppia U, in grado di creare un gioco di incastri fra la cassa e i listelli che la compongono. Più difficile da spiegare che da indossare: vi sarà d’aiuto la foto nella gallery qui sopra. Oltretutto la fibbia ad ardiglione si aggancia a fori numerati, dall’1 al 6, proprio come le cinghie che uniscono le staffe alla sella. Per questo, come scrivevo prima, il cinturino evoca le creazioni fatte dai sellai per chi va a cavallo.

Non solo. Si ricollega idealmente anche al Longines DolceVita x Yvy, di cui Il Giornale degli Orologi si è già occupato e che potete ritrovare qui. Nel caso del nuovo Longines Mini DolceVita, la Maison non dichiara alcuna collaborazione con la fashion designer svizzera. Ma se non c’è il suo zampino, c’è di certo la sua influenza. Chi ha ideato quell’inedito cinturino – che sia un singolo designer o l’intero team – ha fatto propria la lezione di stile di Yvy e ha realizzato un autentico pezzo artigianale di pelletteria.   

Le varianti del Mini DolceVita

Come accennavo sopra, la nuova versione del Mini DolceVita è declinata in sei referenze. Le si può distinguere fra loro per il colore del cinturino, la presenza o meno dei diamanti, la grafica del quadrante. Partiamo da quest’ultimo, solo per comodità nella logica dell’esposizione. Come nel caso dei precedenti già in catalogo, esistono due tipi di quadrante, entrambi con i piccoli secondi a ore 6, le lancette a gladio in acciaio azzurrato e la minuteria a chemin-de-fer.

Il primo, chiamato Romain, ha lo sfondo flinqué su cui spiccano i numeri romani dipinti. Dà vita a tre esemplari, associati a un cinturino a triplo giro nero, color cuoio o rosa fucsia. Gli ultimi due modelli sono impreziositi da una fila di diamanti sui brancard, per un totale di quasi mezzo carato (0.465 punti per l’esattezza). L’incastonatura delle gemme ovviamente incide sul prezzo dell’orologio: che raggiunge 4.050 euro nelle versioni più preziose, mentre scende a 1.800 euro per quelle prive di pietre.

Il secondo quadrante, detto Cosmo, è invece sabbiato, e riporta i numeri romani inscritti in una doppia circonferenza e alternati agli indici. Anch’esso s’indossa al polso con tre diversi cinturini a triplo giro declinati nelle cromie del rosso, dell’arancione e del verde ottanio. Devo aggiungere comunque che il cinturino a triplo giro è intercambiabile, grazie a un pratico sistema a pulsantino. Quindi si può sostituire facilmente sia con un altro di diverso colore, sia con un classico cinturino “singolo”, in pelle di alligatore, disponibile in numerose tonalità.

Un’ultima cosa: lanciato ufficialmente proprio oggi, il Longines Mini DolceVita è già in vendita, anche sull’e-commerce ufficiale. Andate a vederlo: meglio di persona da un rivenditore, ma nel frattempo almeno online. Il colpo d’occhio delle sei referenze serve per farsi un’idea…