Non passa certo inosservato. Il contrasto tra il nero del quadrante e della lunetta e il giallo dei due contatori cattura lo sguardo trasmettendo il carattere sportivo. Il nuovo Eberhard & Co. Contograf Dallara è un cronografo ispirato appunto alla supercar Dallara Stradale e che fa del giallo ufficiale della Casa automobilistica emiliana il proprio tratto cromatico distintivo.
Di orologi pensati per celebrare auto da sogno abbiamo parlato più volte nel nostro Giornale. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il Richard Mille RM 65-01 che omaggia la hypercar McLaren W1. L’Eberhard & Co. Contograf Dallara (ref. 31069 DL) fa altrettanto. Realizzato in un’edizione limitata a soli 50 esemplari, si rivolge a chi ha acquistato o acquisterà la fuoriserie uscita dall’azienda di Varano de’ Melegari e vorrà indossare un esemplare dedicato.
Sessant’anni di storia
L’Eberhard & Co. Contograf, così come lo vediamo oggi, risale al 2014, quando fu presentato al pubblico come rivisitazione del Contograf degli anni ’60. Nonostante la storia di decenni, resta uno dei cronografi più apprezzati della Maison elvetica, fondata a La Chaux-de-Fonds nel 1887. Come il modello originale del secolo scorso e la rivisitazione del 2014, anche il nuovo Contograf Dallara presenta i contatori dei secondi e dei minuti cronografici disposti in orizzontale, a ore 9 e a ore 3, e la stessa finestra trapezoidale della data, a ore 6. Mi piace farvi notare come lo scatto rapido della data, che ancora oggi si regola agendo sulla corona, fu negli anni ’60 una vera e propria innovazione per l’industria orologiera.
Anche il legame fra Eberhard & Co. e Dallara non è una novità. Accomunate dallo stesso spirito di indipendenza e dalla volontà di fare sempre meglio, le due aziende hanno interagito in molteplici occasioni. La più recente collaborazione risale allo scorso giugno, per la 29a edizione de La Leggenda di Bassano – Trofeo Giannino Marzotto, gara di auto storiche che si tiene da 60 anni a Bassano del Grappa. Per l’occasione, l’ex campione del mondo di rally Miki Biasion, Brand Ambassador per Eberhard & Co., ha fatto da apripista guidando proprio una Dallara Stradale. Confermando quella che ormai è diventata una consuetudine.
Un movimento celebre
Il Contograf Dallara monta lo stesso calibro degli altri Contograf a catalogo, ossia l’8147 realizzato su base Eta 7750. Quindi un movimento cronografico di comprovata affidabilità, che non è esagerato definire una pietra miliare dell’orologeria sportiva: forse il più celebre, probabilmente il più diffuso in diversi segmenti dell’orologeria. Un vero e proprio “trattore” – resistente, durevole, versatile, facile da riparare – adottato da numerose marche, anche grazie all’ampia possibilità di personalizzazione offerta dall’allestimento, sia a livello di modifiche sia di finiture.
In questo caso però il fondello in acciaio – a vite, fregiato dalla scritta “Tribute to Contograf – 1960s” – lo nasconde alla vista e non permette di vedere né la massa oscillante né le decorazioni. Ne vediamo comunque le funzioni riportate sul quadrante, con le tre lancette centrali che indicano come al solito l’ora, i minuti e i secondi cronografici. Ai due contatori è invece lasciato il compito di segnare i secondi continui (a sinistra) e i minuti crono (a destra), su una scala da 0 a 30. Il datario, come da tradizione Contograf, riproduce i numeri in rosso.
Contograf Dallara, attraverso le decadi
Osservando con attenzione il Contograf Dallara non posso fare a meno di apprezzarne il potere evocativo. Penso sia uno di quei pochi orologi che non servono solo a leggere l’ora o a effettuare misurazioni, ma riescono anche a farci viaggiare indietro nel tempo. Il quadrante, la scala tachimetrica, i dettagli concepiti decenni fa ci permettono in un istante di tornare con la mente a quell’epoca e di capire come si viveva, quali erano le abitudini di quella società.
Un esempio? Il fatto che il contatore dei minuti cronografici del Contograf Dallara presenti ancora oggi tre lunghe tacche in corrispondenza del 3, del 6 e del 9 – a ricordare l’uso telefonico per cui furono introdotte – ci fa riflettere su quanto le comunicazioni siano cambiate nel corso dei decenni. Se oggi parliamo tranquillamente con l’altro capo del mondo a costi irrisori (non solo per telefono ma anche in video), negli anni ’60 era fondamentale tener d’occhio la durata delle chiamate per contare gli scatti telefonici – che avvenivano appunto ogni 3 minuti -, onde evitare bollette salatissime.
Stesso valore sul filo dei ricordi ha anche l’indicazione “fuoriscala” e in rosso dei 50 chilometri all’ora, evidente sulla scala tachimetrica tra le ore 2 e le ore 3. Erano anni in cui proprio i 50 chilometri orari rappresentavano il limite di velocità nella maggior parte dei Paesi europei. E questa caratteristica oggi acquista ancora più fascino se si pensa che il cronografo rende omaggio a un vero e proprio bolide della strada, la Dallara Stradale. Un’auto che si definisce “aero-car” piuttosto di “hyper-car”…
Conclusioni
Credo proprio che il Contograf Dallara di Eberhard & Co. sia fra gli orologi sportivi più interessanti del momento: sono quindi pronto a scommettere che piacerà agli estimatori dei cronografi. E piacerà tanto. Però… c’è un però. A costo di deludere i collezionisti e gli appassionati del Marchio, devo sottolineare che si tratta di un’edizione speciale “fuori commercio“, dedicata appunto ai proprietari della vettura (e al personale dell’azienda).
A quanti si sono già fatti venire l’acquolina in bocca, allora, non resta altro che tenere le dita incrociate. Impossibile che Eberhard & Co. replichi l’orologio in una tiratura maggiore, ma magari in un prossimo futuro potrebbe fare qualcosa di simile per altri partner, in altre occasioni o con altri colori racing. Chissà. Del resto non dobbiamo dimenticare lo stretto legame fra la Maison e il mondo delle quattro ruote: la collezione Tazio Nuvolari sta lì a dimostrarlo… Ne riparleremo presto.