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RM 43-01 Tourbillon Split-Seconds Chronograph: corpo Richard Mille, anima Ferrari

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La scorsa settimana Richard Mille ha presentato il suo secondo orologio realizzato in collaborazione con Ferrari, l’RM 43-01 Tourbillon Split-Seconds Chronograph Ferrari. Lo ha fatto durante un super-evento internazionale a Parigi, al quale ho avuto il privilegio di essere invitato. Tre giorni di esperienze di altissimo livello, in cui la ciliegina sulla torta è stata proprio la presentazione del nuovo pezzo. Anzi, dei nuovi pezzi, dal momento che la collezione è composta da due referenze: una in titanio e Carbon TPT e una completamente in Carbon TPT.

Metto subito le mani avanti. In questo articolo non ho intenzione di entrare nei dettagli tecnici dell’orologio, al quale dedicherò un approfondimento più avanti. Viste le sue caratteristiche, è bene prendersi un pochino di tempo per capirlo e “digerirlo”. D’altro canto, però, giornalisticamente non sarebbe comprensibile attendere oltre per parlare dell’RM 43-01 Tourbillon Split-Seconds Chronograph Ferrari.

Scelgo così di introdurlo sfruttando al massimo l’opportunità che ho avuto a Parigi: non solo quella di vedere l’orologio, di toccarlo, di indossarlo, ma anche di sentirselo raccontare in prima persona da chi ne ha vissuto la genesi. Parlo dei pezzi da novanta di Richard Mille e Ferrari. Amanda e Alexandre Mille, figli di Richard e oggi ai vertici dell’azienda rispettivamente come Brand and Partnerships Director e come Sales Director; Tim Malachard, Marketing Director; Salvador Arbona, Technical Movement Director; Maxime Guenat, Operation Director; Gianfranco Saracino, Partnership Design Manager del Centro Stile Ferrari; Francesca Vernia, Head of Licensing and Partnership Ferrari.

Un orologio molto Richard Mille

La collaborazione tra Richard Mille e Ferrari inizia con i primi approcci nel 2020 e l’avvio della partnership un anno dopo. Nel 2022, come penso ricorderete, si concretizza con l’incredibile RM UP-01. Ebbene, proprio pensando a quell’orologio che, per come la vedo io, era poco Richard Mille e ancor meno Ferrari, avvicinandomi all’evento di Parigi mi aspettavo di trovarmi tra le mani un orologio molto “Cavallino Rampante”. Qualcosa, per chi ha un pochino di memoria, che ricalcasse la filosofia dell’RM 40-01 McLaren Speedtail del 2021. Un pezzo la cui cassa con forma a goccia ricalcava quella della carrozzeria dell’omonima supercar britannica.

Niente di tutto questo. L’RM 43-01 Tourbillon Split-Seconds Chronograph Ferrari è in tutto e per tutto un Richard Mille, nel quale il tocco del Centro Stile Ferrari si ritrova soprattutto nei dettagli più che nell’architettura complessiva. Ce lo ha confermato Alexandre Mille nel momento in cui ci ha detto che «l’UP-01 era fuori dagli schemi rispetto a ciò che la gente si aspettava dalla nostra collaborazione con Ferrari. Invece, l’RM 43-01 Tourbillon Split-Seconds Chronograph è, in un certo senso, più classico e incarna l’orologio da corsa che abbiamo sempre sognato di creare con il Cavallino».

E che il dettaglio sia il campo privilegiato dove far emergere l’estetica Ferrari, lo ha sottolineato anche Saracino: «Abbiamo cercato di creare un design fluido e aerodinamico, in cui anche la lunetta scende più in basso sulla cassa rispetto ai modelli precedenti. La forma dei pulsanti, poi, è direttamente ispirata ai fari posteriori della Ferrari SF90 Stradale. Queste luci dimostrano l’equilibrio tra tradizione e innovazione e la modernizzazione dei codici voluta da Flavio Manzoni, Direttore del Design Ferrari dal 2010». Pazienza se, per agevolare l’aerodinamicità della cassa, è stato necessario togliere per la prima volta i caratteristici “pilastri” di Richard Mille dalla carrure…

L’ispirazione dell’RM 43-01 Tourbillon Split-Seconds Chronograph

Poiché l’RM 43-01 Tourbillon Split-Seconds Chronograph Ferrari è un orologio nato per la velocità, la scelta della complicazione cronografica rattrapante era ovvia, come ci ha ricordato Salvador Arbona: «Il cronografo sdoppiante si inserisce naturalmente nel mondo dell’automobile. Permette di fermare una lancetta per misurare un tempo intermedio continuando a misurare il tempo totale, il che è ideale per registrare i tempi sul giro in pista». Per farci capire al meglio quale e quanta tecnologia c’è nell’orologio, in occasione della presentazione Richard Mille ha creato delle riproduzioni in scala 18:1, funzionanti, del tourbillon, del meccanismo rattrapante e dell’indicatore dell’autonommia residua.

Del resto il calibro RM43-01 è stato sviluppato in collaborazione con Audemars Piguet Le Locle (APLL), partner storico di Richard Mille. Una nuova iterazione che prosegue la storia dei cronografi rattrapanti del Marchio come, per esempio, l’RM 008 del 2003, l’RM 50 del 2012, l’RM 50-02 del 2018 e l’RM 50-04 del 2019. Rispetto al movimento base, ci ha ricordato Arbona, «abbiamo cambiato la posizione degli elementi per trovare un’armonia ispirata ai motori Ferrari e a Richard Mille. Abbiamo spostato il tourbillon a ore 5, una scelta inusuale, per creare un movimento che esprimesse l’idea di un motore».

Una modifica che ha liberato uno spazio importante a ore 7, il quale andava riempito in qualche modo. È stato fatto inserendo un elemento flottante, con inciso il Cavallino Rampante, la cui forma si ispira direttamente alle linee del supporto dell’alettone montato sulla Ferrari 499P, «quella che ha vinto due volte a Le Mans», ha ricordato ancora Gianfranco Saracino. L’unico elemento, insieme ai tocchi di rosso e di giallo sulle lancette del cronografo, che richiama a prima vista l’eredità dei bolidi di Maranello.

RM 43-01: prezzi e disponibilità

Come ho scritto sopra, preferisco non entrare nei dettagli tecnici per dedicare all’orologio un pezzo successivamente. Vi lascio con i prezzi, che sono decisamente Richard Mille. La versione in titanio e Carbon TPT costa 1.150.000 franchi svizzeri, quella in Carbon TPT 1.350.000. Cifre inferiori a quelle dell’RM UP-01, che si aggirava intorno al milione e mezzo, ma comunque non banali. Per una tiratura limitata a 75 pezzi di ciascuna variante per le quali, ci hanno detto, una trentina è già pronta.

«Non è mai il prezzo a dettare ciò che facciamo. Per noi è l’innovazione a essere sempre al primo posto, senza compromessi», ci ha detto Maxime Guenat. Lasciandosi anche sfuggire che le prossime creazioni che nasceranno dalla collaborazione con Ferrari saranno altrettanto inattese. C’è da credergli.