Change maker. Termine di derivazione inglese coniato da Bill Drayton – fondatore di Ashoka (associazione no profit) – per individuare gli “imprenditori sociali” e i “decisori del cambiamento” nel mondo. L’imprenditoria sociale crea valore sociale. Come? Attraverso strategie di business volte a creare una società più giusta grazie alla vendita di beni e servizi: da qui change maker.
Di primo acchito questo può sembrare un punto di vista utopistico, naïf, ma in realtà non lo è. Il mero profitto come obiettivo primario di un’azienda è oggi di gran lunga superato poiché sappiamo che i consumatori non sono più inesperti. Lo sviluppo tecnologico ha contribuito all’informazione massiva e ha dato voce anche a nicchie minori, fiamma lenta del cambiamento. Le difficoltà politico-economiche e la sfiducia nelle istituzioni hanno portato i consumatori a cercare un po’ di verità e senso di appartenenza nelle aziende. Ed è proprio qui che nasce il tema dell’imprenditoria sociale. Di cui fa parte sicuramente Oris, azienda leader nell’orologeria subacquea.
Oris sostiene attraverso la vendita di limited editions progetti specifici legati alla difesa delle acque terrestri. Nel 2018 vi parlavamo della spedizione sull’Isola della Passione, sperduto atollo della Polinesia francese, tesoro di inestimabile valore in tema di biodiversità. Ora vediamo quante e diverse sono le “missioni” sponsorizzate da Oris. Sempre più necessarie. Secondo il rapporto congiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità e dell’Unicef, lo scorso anno 785 milioni di persone non avevano acqua pulita vicino casa. Un dato scioccante che mette in risalto ancor di più il ruolo e il valore dell’acqua nelle nostre vite.
Esiste un lago in Siberia dal nome Bajkal che da solo costituisce il 20 per cento delle riserve globali d’acqua dolce, ed è costantemente minacciato dall’inquinamento dell’uomo. Oris sostiene il progetto Point No.1 del centro storico di ricerca che monitora da 75 anni lo stato di salute del lago. Un programma creato dal ricercatore prof. Mikhail Kozhov nel febbraio 1945, con l’obiettivo di osservare l’ecosistema del lago per prevenire possibili minacce, prelevando campioni di fitoplancton e zooplancton. E oggi sostenuto dalla Lake Baikal Foundation.
Proprio grazie al lavoro di sensibilizzazione delle coscienze operato dalla fondazione, si apre uno spiraglio di speranza per la riserva d’acqua più grande al mondo. Per supportare il progetto Point No.1 e la Lake Baikal Foundation, Oris ha lanciato una limited edition del famoso orologio subacqueo Aquis, realizzata in 1.999 pezzi. In ricordo dell’anno in cui la Russia approvò la legge Bajkal che prevedeva misure stringenti di protezione del lago.
Di rilievo è poi la partnership con il nuotatore estremo Ernst Bromeis. Fervente sostenitore dell’importanza delle acque, Ernst ha attraversato a nuoto diversi laghi, tra cui il lago Bajkal, per preparare il suo progetto “The Blue Miracle”. Immortalato durante la sua missione dal fotografo Maurice Haas, Ernst condivide con Oris l’obiettivo di una campagna globale di sensibilizzazione sullo stato delle acque del globo. Oris al suo fianco si è voluta sedere in prima fila supportando la spedizione con un endorsment dell’Oris Aquis Date Relief.
Rilevanti anche le collaborazioni con altre associazioni ambientaliste. Fra le tante, ricordiamo Whale and Dolphin Conservation, attiva nella salvaguardia delle balenottere azzurre e dei delfini. La Pacific Garbage Screening, che sviluppa nuove tecnologie in grado di “ripulire” le acque, come l’enorme piattaforma galleggiante capace di filtrare plastiche e microplastiche sfruttando le correnti oceaniche. E la Reef Restoration Foundation, impegnata per ripristinare la grande barriera corallina. Progetti simili fino a qualche tempo fa erano utopistici, ora sono autori del cambiamento. Change maker, appunto.