Nel novero delle marche indipendenti, Oris è una delle poche che può vantare una storia ultracentenaria. Fondata nel 1904 a Hölstein, comune del Canton Basilea Campagna con meno di 2.500 abitanti, l’azienda svizzera si è sempre distinta per la qualità dei prodotti, per le soluzioni tecniche che hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati e per alcune collezioni diventate celebri. Come la Aquis e la Big Crown, appena ampliata con la referenza 01 113 7800 4057-07 8 21 06, presentata ai Geneva Watch Days con il nome di Oris Big Crown Calibre 113.
Un orologio meccanico, a carica manuale, che non passa certo inosservato. L’abbinamento cromatico audace fra il quadrante verde menta e i contatori rosa acceso nasce con lo scopo di “donare gioia a chi lo indossa”. È la stessa azienda a dirlo. Parole che potrebbero suonare banali ma che, in un momento storico come quello che stiamo attraversando, assumono invece un significato vero e profondo.
Perché “Big Crown”? E come si è evoluta la collezione
Big Crown significa letteralmente “Grande corona”. Il riferimento è nturalmente alla corona di carica, che in orologi nati nel 1938 per stare al polso dei primi aviatori, doveva essere gestibile anche con gli ingombranti guanti di pelle dell’epoca. Le dimensioni generose dei numeri arabi, l’abbondante riempimento luminescente delle lancette e, per alcuni modelli “Pointer Date”, la lancetta centrale a freccia della data, sono altri indizi dell’ispirazione aeronautica che ha dato origine alla serie.
Come spesso capita, però, le collezioni evolvono e si ampliano con modelli che si spingono “oltre”. Senza tradire la propria essenza, aggiungono particolari per soddisfare i gusti della clientela e le esigenze di mercato. Come i colori scelti per il nuovo Oris Big Crown Calibre 113, lontani dalla sobria funzionalità delle origini e coerenti con la tendenza ipercolorata degli ultimi modelli. Ma anche l’adozione del calibro di manifattura Oris 113, di cui vi parlerò nelle prossime righe.
L’Oris Big Crown Calibre 113 e il calendario “business”
Il Calibro 113 non è un movimento nuovo. Come variante del Calibro 110, che nel 2014 ha riportato Oris nel ruolo di vera manifattura, produttrice di movimenti meccanici, esiste da otto anni. Ma dopo essere stato utilizzato in diversi modelli della serie Artelier, per la prima volta è incassato in una referenza della storica collezione Big Crown.
Più che a ragione, direi io, viste le qualità e la versatilità che è in grado di esprimere. Premesso che, a monte, a rendere possibile l’operazione sono state le dimensioni del movimento (34 x 3,5 mm), quello che ne è venuto fuori è l’Oris Big Crown più “complicato” dell’intero catalogo. E anche il più grande della collezione Big Crown attuale, visto che il diametro della cassa misura 43 mm.
A un primo sguardo, per come il quadrante è stato concepito, l’Oris Big Crown Calibre 113 sembra un cronografo a due contatori. Un “panda” più eccentrico del solito, per intenderci. E invece, a ben guardare, i due contatori riportano i piccoli secondi a ore 9 e lo speciale indicatore di carica (brevettato) a ore 3. L’orologio di cui vi parlo è infatti un insolito calendario completo, definito da Oris “business”. Perché oltre alla data e al giorno della settimana, entrambi a finestrella, riporta anche il mese e il numero progressivo della settimana (da 1 a 52), lungo il réhaut.
Queste due informazioni sono indicate da una lancetta centrale con punta a freccia, di colore rosa – come i due “occhi” al centro del quadrante – che compie un giro completo in dodici mesi. Un modo pratico ed efficace per ricordare, a un rapido sguardo, in che periodo dell’anno siamo. Utile per gli uomini d’affari, magari per chi ha a che fare con scadenze produttive o fiscali.
Una corona per tutto
A una simile complicazione non fanno seguito corone secondarie né pulsanti correttori. L’Oris Big Crown Calibre 113 si regola, in tutte le funzioni, agendo sulla sola corona di carica. In particolare, in prima posizione la corona serve come di consueto per la ricarica manuale. Estratta allo step successivo, ruotata in senso antiorario permette di correggere la data, in senso orario il giorno della settimana insieme al mese. Mentre in terza posizione blocca la lancetta dei secondi, per una regolazione oraria di precisione.
Utilizzare solo la corona per agire sulle tante funzioni significa di fatto rendere la vita più semplice a chi indossa l’orologio. Ma è anche una scelta ingegneristica che da un lato dimostra la maturità del movimento, costato alla Manifattura più di quattro anni di ricerca e sviluppo; e dall’altro conferma l’esperienza raggiunta in oltre un secolo da Oris nel settore dell’orologeria meccanica.
10 giorni di autonomia. Difficile fare meglio
Al calendario “business”, l’Oris Big Crown Calibre 113 aggiunge la caratteristica che ha reso i calibri della serie 100 autentici punti di riferimento per gli appassionati di orologeria. Sto parlando delle 240 ore di autonomia, in altri termini 10 giorni. Che detta così, può non darvi subito idea del valore… Ma vi assicuro che non doversi preoccupare di ricaricare un orologio a carica manuale per ben 10 giorni, non è affatto cosa da poco.
Non sono molti gli orologi sul mercato a vantare un’autonomia così lunga, e nemmeno prossima. Per ottenere un simile risultato, Oris non si è affidata a un doppio bariletto, ciascuno ospitante una molla motrice, ma ne ha mantenuto soltanto uno. Di misura extralarge, sia chiaro – se ne osserva il coperchio attraverso il fondello in vetro zaffiro – e dotato di una molla di carica particolarmente lunga.
Restando in tema, un’altra particolarità del Calibro 113 è il brevetto che ne accompagna l’indicatore dell’autonomia posto a ore 3, di forma circolare. La distanza fra le tacche dei giorni di carica residua cresce man mano che questa diminuisce. Ed è il motivo per cui Oris definisce l’indicatore “non lineare” e ne sottolinea l’efficacia: l’utente ha bisogno di sapere con precisione quanto tempo gli resta prima che l’orologio si scarichi del tutto.
Un’estetica peculiare
Assodato il valore del Calibro 113, non si può che passare all’impatto estetico suscitato dall’orologio. C’è davvero poco da dire. Se vi piacciono i toni pastello e i contrasti forti, anche in virtù della scelta di abbinare un bracciale in acciaio, questa è la referenza che fa per voi. Con un formato XL è chiaro che l’Oris Big Crown Calibre 113 si rivolge a un pubblico maschile. Ma, visto l’apprezzamento dimostrato da quello femminile per gli orologi dai colori accesi e dalle dimensioni generose, è probabile che piaccia anche alle donne. Con effetti, in termini di vendite, che potrebbero sorprendere anche la stessa Oris.
Se dovessi muovere una critica ai designer Oris che si sono occupati del calendario, direi che data e giorno della settimana sarebbero stati più leggibili in nero su sfondo bianco. Che avrebbe fatto anche pendant con gli indici a bastone delle ore. Averli resi con scritte bianche su sfondo verde menta – lo stesso che rende invece originale e riconoscibilissimo il quadrante – li fa quasi scomparire. Parere personale, sia chiaro. Tant’è che i miei colleghi della redazione qui al Giornale degli Orologi non sono affatto d’accordo con me. Per esempio il Direttore pensa che “mimetizzare” nel quadrante queste informazioni sia stata una scelta di armonia, un segno di accuratezza progettuale e di attenzione ai dettagli. De gustibus…
Considerazioni e prezzo
Per un orologio così ben fatto, con un movimento tanto rodato quanto apprezzato, di sicuro ci si aspetta di pagare un prezzo non popolare. L’Oris Big Crown Calibre 113 costa infatti 6.350 euro, non eccessivo se si pensa a quanto possano costare al giorno d’oggi orologi complicati con movimenti prodotti in-house. Si attesta comunque nella parte alta del listino del Brand, la stessa nella quale si collocavano gli Artelier dotati del Calibro 113. Con la differenza che il nuovo Big Crown si esalta dal punto di vista cromatico ed estetico. Non è certo un caso che la disponibilità dell’orologio sull’e-commerce del marchio sia momentaneamente esaurita…