Approfondimenti

Omega Railmaster, per i professionisti della precisione – parte I

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Nasce per i ferrovieri e torna in una versione che piacerà soprattutto ai puristi della micromeccanica. Il Railmaster di Omega è un orologio per appassionati molto, molto esigenti

Altrettanto vale – dicevo – per la scelta estetica del quadrante. Una scelta coraggiosa perché il grigio, da molti considerato come una tinta sfigatissima, e il nero “non nero” possono sfigurare in un confronto immediato con il profluvio di raffinatezze dell’Aqua Terra. In realtà – ma questa è solo un’opinione personale – il quadrante del Railmaster è molto più giovane e vivace di quanto possa apparire in foto. È uno di quei casi in cui non bisogna limitarsi alle immagini e a quanto dice un giornalista, ma andare a fare una propria verifica da un concessionario. Fermo restando che i gusti sono gusti, scommetto che il Railmaster vi apparirà molto più attraente di quanto non appare in foto.

Per ora non dico nulla dell’assenza del datario: ne parlerò nella seconda parte di questa analisi. Preferisco soffermarmi, infine, sull’introduzione del fondello (non trasparente) che i tecnici di Omega hanno voluto chiamare “Naiad Lock”. Poche le informazioni fornite, perché c’è una richiesta di brevetto in corso, ma è lecito supporre che si tratti di un’inedita variante sul tema della chiusura a baionetta, praticamente mai vista in orologeria. È di estremo interesse perché consente di gestire le guarnizioni di tenuta in maniera molto più corretta di quanto non facciano i fondelli avvitati, e perché magari potrebbe essere il preludio per l’introduzione di un attacco a baionetta (sinora tentato solo da Jaeger-LeCoultre) anche per la corona. Da un punto di vista estetico ha anche il vantaggio di poter preordinare l’orientamento delle scritte e dei disegni ornamentali, cosa del tutto impossibile nei fondelli avvitati.

E concludiamo con il prezzo: con i suoi 4.600 euro (cinturino in tessuto) il Railmaster costa solo 500 euro meno dell’Aqua Terra più direttamente confrontabile. Se l’obiettivo fosse stato quello di creare un “primo prezzo”, un’introduzione ai piaceri del miglior movimento industriale attualmente in produzione, i dirigenti di Omega avrebbero puntato su soluzioni molto più risparmiose, per creare una differenza di almeno 1.000 euro. In questo caso, visto che nulla si è ceduto in termini di qualità, il minor prezzo è dovuto soltanto alla corretta decisione di trasferire al compratore gli effetti collaterali delle scelte compiute non per motivi economici, ma – va ribadito – per la realizzazione di un solido orologio ricco di priorità tecniche.

Alcuni indirizzi utili: Boutique Omega

Astrua – Torino – Alessandria – Genova

Bartorelli Gioiellerie – Riccione – Pesaro – Milano Marittima – Cortina d’Ampezzo – Forte dei Marmi

Gioielleria Ranzi – Bolzano

Caroceli Preziosi – Modena

Fattori – Roma

Palumbo & Gigante – Palermo – Termini Imerese