La campagna della nuova collezione FiftySix, ambientata nei mitici Abbey Road Studios e in circolazione in questo periodo, suscita i ricordi di Paolo De Vecchi. A proposito di una serata di gala stile Swinging London. E di un viaggio very British
Le cronache di PDV – Percorsi di Viaggio V
iniziative, che delineavano e completavano quell’atmosfera sempre davvero unica e speciale. Come è il caso di un giro in città con alcune macchine d’epoca, di una passeggiata guidata lungo i marciapiedi di Soho, alla ricerca dei vinili e dei locali che hanno fatto la storia del rock e del punk, così come della visita ad atelier di sartoria e calzoleria, oltre che a una distilleria di gin.
Che questa iniziativa – legata a momenti di cultura e costume piuttosto trasgressivi, anche se oggi perfettamente assimilati e diventati, a loro volta, dei classici, come lo sono le più provocatorie icone pop di Andy Wharol – sia stata proposta da una delle più storiche maison dell’orologeria svizzera, è un fatto del tutto nuovo, che merita curiosità e attenzione. Tanto più che la casa in questione è sempre stata un emblema della più alta tradizione di settore. Questa attitudine non è stata affatto tradita dalla collezione FiftySix, ambientata sia nell’immagine (la campagna di comunicazione) sia nella sostanza (il design del prodotto) nella “Swinging London”. Certo che è stata come vestita con un abito nuovo: di gusto vintage, ma con un effetto sicuramente inedito, quanto inconsueto e attraente, per Vacheron Constantin.
Momento clou dell’evento è stata comunque la serata finale, con ricevimento e visita all’interno degli Abbey Road Studios, cena allestita nella loro “sala grande” e concerto dal vivo di Benjamin Clementine. Artista dotato di romantica originalità, polistrumentista e cantante, talento emergente della scena musicale contemporanea londinese, è anche uno dei volti di questa nuova campagna “One of Not Many” di Vacheron Constantin. Insieme a James Bay, Ora Ito e Cory Richards. ”'”><\/script>‘