Attualità

San Valentino, un orologio come pegno d’amore

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Regalare un orologio per San Valentino è un gesto che merita qualche riflessione (semi-seria). Meglio essere sicuri dei propri sentimenti, perché l’Amata potrebbe farsi un film mentale molto romantico (forse fin troppo). Soprattutto se si scelgono certi esemplari-gioiello…

Se un gesto vale più di mille parole, certi gesti possono avere infiniti significati: come regalare “a Lei” un orologio per San Valentino. Un’azione ad alto tasso simbolico. E non solo perché Lei penserà a voi ogni volta che leggerà l’ora, ogni volta che si guarderà il polso. Non ve la caverete con così poco. Se è un’inguaribile romantica, potrebbe credere che il vostro dono alluda a qualcos’altro, nasconda implicitamente diversi messaggi. Noi donne abbiamo una mente complessa, i fatti ci portano a chiedere perché, le associazioni di idee ci vengono spontanee.

Rifletteteci. L’orologio è un oggetto simbolo: l’emblema del tempo. Regalare un orologio allora potrebbe voler dire “regalare il tempo”. Il proprio tempo. Quasi una promessa, che trascende l’idea di passato-presente-futuro. Perché rimanda ai momenti felici trascorsi insieme, al voler condividere il “qui e ora”, al desiderio di restarle vicino nei giorni che verranno. Una sorta di impegno per un legame inscindibile. Occhio, potrebbe essere inteso suppergiù come un anello di fidanzamento. Forse meno conclamato, ma altrettanto eloquente.

E poi c’è la questione del ticchettio. State regalando un oggetto meccanico dall’intrinseca magia, capace di scandire un istante dietro l’altro grazie a chissà quali, misteriosi, ingranaggi. Dotato di “vita propria”, espressa con un suono preciso, puntuale, pulsante. Tic-tac tic-tac, attimo dopo attimo dopo attimo. Cosa vi ricorda? Un cuore, certo, che batte solo per Lei, e che Lei potrebbe considerare simbolo del vostro. Impossibile resistere alla forza evocatrice di questa immagine: se volevate conquistarla, ce l’avete fatta.

Non è un caso, infatti, che gli orologi per San Valentino (almeno quelli femminili) siano spesso decorati proprio dal cuore. Cuore-amore non è solo una rima poetica: è una combinazione vincente, l’unione di forma e contenuto, una potente allegoria. Un “segno”, direbbe Saussure (che non per niente era svizzero). Sempre più irresistibile quanto più prezioso: mai sottovalutare il potere dei gioielli.

Lo sanno bene le case di orologeria, che ormai da anni per San Valentino realizzano specifici esemplari, con tutti gli stereotipi del caso. A cominciare dalla scelta cromatica: rosso, perlopiù (il colore dell’amore) o al limite rosa (il colore femminile per eccellenza). Che riguarda il cinturino, le pietre incastonate, perfino le sfumature dell’oro o della madreperla. Del resto, non dimentichiamolo, la festa degli innamorati ha anche un enorme valore commerciale (non bisogna essere cinici per riconoscerlo). Soprattutto nei paesi dell’Estremo Oriente.

Tra le novità uscite quest’anno per San Valentino, quindi, meritano una segnalazione gli orologi dei marchi alto di gamma di Swatch Group. Perché interpretano con fedeltà il tema, ma meno pedissequamente di altri. Rispettano cioè l’immaginario comune, però lo rivedono con una buona dose di creatività, di originalità. In chiave personale, secondo la sensibilità della marca (tant’è che nascono sempre all’interno di collezioni già esistenti). Oggetti da sogno per noi comuni mortali. Resi ancora più esclusivi, quindi desiderabili, dalla produzione in piccole serie limitate.

Blancpain, per esempio, nel Villeret Quantième Phases de Lune introduce due piccoli/grandi dettagli: la lancetta centrale dei secondi (trotteuse) fatta come una freccia di Cupido, con tanto di contrappeso a forma di piume; e un micro-cuore laccato di rosso per l’indicazione della data. Tanto basta per dare un’allure romantica all’intero orologio.

Breguet, invece, rielabora il Reine de Naples in senso cromatico, con un’estetica giocata sulla tonalità malva. Dal cinturino in pelle di alligatore allo zaffiro cabochon sulla corona, dalle sfumature della madreperla fino al cielo trapunto di stelle (nelle fasi di luna), ovunque ritorna la stessa monocromia. Inequivocabilmente femminile, tutt’altro che banale.

Mentre Glashütte Original crea un Lady Serenade che stempera il rigido perfezionismo teutonico con un raffinatissimo look rosso fuoco. Merito della lunetta tempestata di rubini (52, uno per ogni settimana dell’anno, per un totale di 1.22 carati), dalla tonalità calda e profonda. Da notare anche il simbolo dell’infinito sul contrappeso della lancetta centrale dei secondi, dall’ovvio significato.

Quindi Jaquet Droz, che declina un Lady 8 Petite in versione “Ruby”. Fatto cioè con radice di rubino (una variante opaca della gemma), tagliata ad hoc per il quadrante, la sfera a ore 12, in grado di ruotare su se stessa, e il cabochon della corona. Ludico come sempre, ma di grande effetto – grazie anche al perfetto accordo con il colore del cinturino.

Un cenno infine sulla meccanica. Questi quattro orologi montano tutti movimenti di manifattura. Diversi per caratteristiche tecniche, ma costruiti con lo stesso intento, tipico della grande orologeria di tradizione: sfidare il trascorrere del tempo, funzionare il più a lungo possibile, nei secoli. Una dichiarazione di eternità che si trasmette anche al vostro regalo di San Valentino e lo carica di significato. Perché un orologio è per sempre, proprio come il vostro amore. E su questo ogni dubbio è vietato di default. Almeno nella sua mente…