Protagonisti

Le sfide di Francesca Ginocchio tra lavoro e famiglia

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Dall’approccio psicologico alle trasformazioni del digital: l’Amministratore Delegato di Swatch Group Italia si racconta. In un’intervista molto personale, che mette in parallelo vita privata e professionale

tutti, a prescindere dal genere o dal desiderio familiare, e a tutti dà modo di esprimere la propria personalità. Questo perché ha alle spalle una famiglia importante e presente, con un approccio aperto e democratico, di lungo periodo, direi, come il mio», confessa.

Nelle due famiglie – in azienda e in ufficio – Francesca Ginocchio si definisce “long term person”. «Ho aspettato tanto la maternità. Poi sono arrivati due gemelli, un maschio e una femmina: una meraviglia». Pietro e Flora hanno 10 anni, e naturalmente già indossano Swatch. Lui uno blu, perché – racconta la mamma – ne ha chiesto uno serio, “da grande”. Lei uno della nuova collezione con le fragoline, «perché è una mangiatrice di fragole». Per ora nei loro sogni ci sono i cavalli, le arti marziali, la musica (suonano chitarra e violoncello): non sanno ancora cosa faranno da grandi, anche se ogni volta che vedono un negozio Swatch vogliono entrare, e chiedono quale sia il mestiere dell’orologiaio.

«Sono venuti in azienda per l’open day. Alla fine della giornata Flora mi ha detto: “Mamma, mi manchi quando non sei a casa. Però lavori proprio in un bel posto”». Perfetta capacità di sintesi che potrebbe passare solo attraverso gli occhi di un bambino. «La maternità è il master più bello del mondo. Il primo anno è il più difficile. Poi capisci che ci vuole un po’ di leggerezza, e una rete di aiuti. Darei una medaglia ai nonni! E suggerirei a qualunque donna che voglia conciliare maternità e carriera di scegliere l’uomo giusto da avere accanto», dice.

Suo marito è manager nella digital economy, un settore interessante per il mondo dell’orologeria che sta entrando nell’era digitale. «In casa siamo molto digital oriented. Però ciascuno dei due vive la sua esperienza lavorativa: a casa siamo semplicemente Fabrizio e Francesca. E condividiamo la gestione familiare fifthy-fifthy: se una viaggia per lavoro sa che c’è l’altro a presidiare colazione, nanna o eventuali incontri con le maestre. Ogni coppia trova il suo equilibrio. L’unica rinuncia? Gli hobby. Prima di diventare mamma giocavo a golf, ora ho appeso la sacca al chiodo», sorride.

Mentre guida i figli, assieme a papà Fabrizio, verso l’adolescenza, Francesca Ginocchio accompagna Swatch Group Italia nella rivoluzione copernicana dell’orologeria. «È cambiato l’approccio al cliente, perché il digitale ne è diventato parte integrante. Il primo contatto con la marca», spiega, «passa sempre dal digitale, poi arriva nei nostri negozi o al contatto diretto in azienda. In un mondo in trasformazione continua, in cui le dinamiche cambiano di giorno in giorno, la nostra sfida è trovare integrazione tra online e offline. E catturare i clienti di nuova generazione (i Millennials) che parlano un linguaggio nuovo. Per questo, trasformiamo i nostri negozi in teatri di esperienze, luoghi dove accadano cose, e aiutiamo i rivenditori a diventare esperti digitali».

A scandire il tempo, semplicemente, il marchio del suo cuore. «Ora indosso uno Swatch nero, l’ultimo che ha portato il mio papà. Uno rosa della nuova collezione e un altro rosa che è il mio portafortuna: l’avevo quando Hayek mi nominò Amministratore delegato in Italia. È sempre al mio polso quando vivo un momento emotivo particolare». Buona fortuna, Francesca!