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Audemars Piguet e le installazioni sonore di Jana Winderen

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La maison di Le Brassus prosegue il proprio impegno a favore dell’arte. E ad Art Basel Miami presenta il mondo dei suoni dell’artista norvegese, fra i mari tropicali e la Vallée de Joux

Sapevate che il suono sott’acqua viaggia cinque volte più veloce che nell’aria? Rapidissima, quasi inafferrabile, è la trasmissione dei suoni emessi da pesci, crostacei e mammiferi per comunicare, orientarsi, incontrarsi. Hanno la straordinaria opportunità di ascoltarli i visitatori di Art Basel Miami Beach, da oggi a domenica 8 dicembre. L’edizione in Florida dell’esposizione internazionale di arte contemporanea presenta infatti la composizione sonora “The Art of Listening: Under Water” commissionata da Audemars Piguet a Jana Winderen, artista norvegese che ha messo al centro della propria arte il suono, captando in tutto il mondo le atmosfere di ambienti difficili da raggiungere e “ascoltare”.

Jana Winderen ha registrato con sofisticati idrofoni ad alta precisione i suoni emessi dall’uomo che arrivano sott’acqua e soprattutto quelli delle creature che popolano i mari tropicali. È nato così un collage di suoni naturali inafferrabili all’orecchio umano, da sperimentare nella cornice minimalista della Collins Park Rotunda. Per riflettere sulla biodiversità marina e sul delicato ecosistema oceanico, per interrogarsi sull’impatto delle attività umane nella vita sottomarina e sensibilizzare le coscienze al rispetto dell’ambiente. Un progetto in armonia con le iniziative dell’Audemars Piguet Foundation, che dal 1992 contribuisce alla conservazione delle foreste attraverso programmi di tutela ambientale e di sensibilizzazione dei giovani.

“Quando faccio registrazioni all’aperto, mi pongo sempre l’obiettivo di catturare integralmente i suoni dell’ecosistema in cui mi trovo, vita animale compresa”, ha spiegato Jana Winderen presentando la sua nuova composizione. Un nuovo esperimento artistico promosso dall’antica manifattura svizzera, tuttora guidata dalle famiglie dei fondatori, che porta avanti dal 2013 un’intensa collaborazione con Art Basel. E che conosce già bene anche Jana Winderen. A inizio anno, la maison ha infatti ospitato l’artista norvegese a Le Vallée de Joux commissionandole l’installazione site specific, “Du Petit Risoud aux profondeurs du Lac de Joux”, presentata a giugno scorso a Basilea e riproposta ora a Miami Beach presso la lounge che ancora una volta porta la firma di un artista.

Una tradizione avviata con il designer francese Sébastien Leon Agneessens, che per la lounge inaugurale di Audemars Piguet ad Art Basel disegnò un ambiente che introduceva i visitatori al luogo di origine di Audemars Piguet, Le Brassus. Dopo di lui Mathieu Lehanneur nel 2014 realizzò il concept “Mineral Lab”. Negli ultimi tre anni c’è stato Sebastian Errazuriz, con la trilogia dedicata a tre materiali naturali originari della Vallée de Joux: ghiaccio, legno e minerali. Il lounge concept di quest’anno, presentato per la prima volta a marzo in occasione di Art Basel Hong Kong, è firmato da Fernando Mastrangelo, artista di Brooklyn noto per le inconfondibili sculture realizzate con materiali naturali granulari come sabbia, sale e silice. Che invita a sperimentare la Vallée de Joux attraverso varie tonalità e consistenze, muri, vetrine e arredi realizzati con frammenti di roccia locale

Le opere d’arte esposte nella Collectors Lounge e gli stessi spazi sono parte integrante della collaborazione di Audemars Piguet, international associate partner di Art Basel, con gli artisti e i designer chiamati a esprimere le origini culturali e geografiche del marchio profondamente radicato nel territorio. Nella Lounge di quest’anno, Mastrangelo scompone e ricompone il tempo per rievocare la storia di Audemars Piguet nella Vallée de Joux, il suo legame con la natura, l’impegno verso la creatività e l’innovazione, e il suo spirito d’indipendenza. Ma anche il processo dell’alta orologeria, dalla ricerca delle materie prime all’assemblaggio del movimento e della cassa.

Al centro dell’installazione – che rievoca le geometrie rotonde e ottagonali dell’ultima collezione della Manifattura – uno spazio dedicato al relax, dove lasciarsi trascinare in un’esperienza piacevolmente disorientante, circondati dalle montagne svizzere del Giura al tramonto. Lì si possono scoprire i 13 esemplari della collezione Code 11.59 by Audemars Piguet nonché una selezione di orologi storici dalle forme e dai design non convenzionali.

Il dialogo tra alta orologeria e arte contemporanea continuerà per tutto il 2020 anche con la trilogia audiovisiva data-verse, presentata alla 58a Biennale di Venezia, in cui il compositore di musica elettronica e artista visivo Ryoji Ikeda ritrae le varie dimensioni dell’universo.