A me risultava fosse stata Corum, la prima a fare un Coin watch. Ma ho preferito chiedere consiglio a Giampiero Negretti, che di orologeria storica ne sa molto, ma molto più di me. Siamo entrambi ragionevolmente convinti che il primo orologio da polso ricavato da una moneta sia un Corum: parliamo del 1964. Anche se in precedenza c’erano stati alcuni “tasca”, fra cui uno splendido Audemars Piguet. Dopodiché arriveranno altre marche, con realizzazioni anch’esse fantastiche. Ma il primato va a quei pazzi di Corum, che ne hanno combinate di cotte e di crude per un lungo periodo, inventando uno stile eclettico ancor oggi “scandaloso” per la sua originalità.
E quindi si chiama “Coin watch”, orologio moneta, il Corum che è stato al polso di presidenti, premi Nobel e politici d’ogni nazione (compreso il nostro Prodi, mi ricorda Negretti). Sostanzialmente si tratta di prendere una moneta (ovviamente pregiata e comunque significativa) e tagliarla in due parti, in senso orizzontale. Come certe torte di pan di spagna le cui fette saranno poi riempite di qualche buonissima crema. In questo caso, però, il ripieno non è crema, ma un movimento. Benché in certi casi sembri che la moneta sia stata scavata per alloggiare il movimento, in realtà la moneta scelta è sempre incamiciata in un “castone” d’oro, della larghezza necessaria per tenere insieme il tutto.
Per intenderci con una semplificazione fin eccessiva: creo un cilindro d’oro che fa da “carrure”, o parte intermedia della cassa. La carrure ospita il movimento. Sulla carrure monto una parte della moneta circondata da un anello (la lunetta), nel quale è inserito anche il vetro di protezione. Nella parte inferiore della carrure, infine, fisso la seconda “fetta” di moneta, circondata anche lei da un anello che funge da lunetta e s’incastra nella carrure, chiudendo il tutto. E il Coin watch è sistemato. Sembra facile, vero? Beh, già l’idea di tagliare in due una moneta non è proprio alla portata di tutti.
La carrure e le due lunette vengono realizzate nelle dimensioni che Corum vuole dare alla cassa. Nelle foto, ad esempio, vediamo la versione con diametro di 36 millimetri, ma ce n’è anche una (sempre con le stesse monete) con diametro di 43 millimetri. E poi una lunga serie di variazioni sul tema: monete diverse (come il dollaro d’argento), ma anche medaglie e monete di ogni nazione. La serie è pressoché infinita come potrete scoprire andando a consultare (ma dovete prima iscrivervi) il fenomenale archivio di Antiquorum, la Casa d’aste. Ci sono persino medaglie coniate appositamente perché Corum le trasformi in orologi moneta, in coin watch.
Incidentalmente vorrei aggiungere che esiste anche un’operazione congiunta fra Corum e la Zecca italiana: un orologio con la riproduzione della vecchia moneta da 500 lire. L’operazione – di conseguenza – acquista un senso logico che non tutti, magari, avevano colto, senza conoscere la storia dell’orologio moneta. Una storia che, si badi bene, nel tempo ha conquistato una vasta platea di collezionisti attirati dall’incredibile quantità di variazioni possibili. Si parla comunque di aumenti di valore nel medio o lungo termine: anche su questo vale la pena di riflettere.