Motori e cuori si stanno scaldando. Domenica 11 ottobre l’Autodromo Nazionale di Monza ospiterà la penultima tappa delle European Le Mans Series, la 4 Ore di Monza, appunto. Un’occasione importante per il Richard Mille Racing Team, che abbiamo visto al debutto quest’estate, per poi partecipare finalmente alla 24 Ore di Le Mans, lo scorso settembre. Il più ambito appuntamento per tutti i piloti della loro categoria, che le ragazze hanno onorato con un bel 9° posto. C’è dunque molta aspettativa per il quarto round del campionato riservato alle biposto sportive prototipo, costruite per gare automobilistiche di endurance.
Il Richard Mille Racing Team compete per la categoria Lmp2, auto più leggere delle Lmp1 (non più ammesse), che invece montavano motori più potenti. Una categoria adatta al team tutto al femminile voluto dal fondatore della casa di orologi Richard Mille. Che, in qualità di Presidente della Fia Endurance Commission, da tempo è impegnato a rendere lo sport automobilistico più accessibile alle donne. Non solo come piloti, ma anche come ingegneri, meccanici e strateghi, promuovendo la presenza femminile ai massimi livelli di questo sport.
Rientrare nella top ten a Le Mans non è stato facile per il Richard Mille Racing Team. Soprattutto perché si era trovato sguarnito della capitana, l’inglese Katherine Legge. Oltre 20 anni di esperienza al volante (dalla F1 alla 500 Miglia di Indianapolis), la trentanovenne Legge aveva infatti dovuto rinunciare alla gara in seguito all’incidente di luglio a Le Castellet, durante le prove. Che le aveva procurato la frattura della gamba sinistra e di un osso del piede destro.
«Sono davvero delusa di non essere in grado di guidare quest’anno, ma sento che abbiamo preso la decisione giusta, come squadra e in accordo con i medici», aveva detto Katherine Legge alla vigilia della 24 Ore di Le Mans. «Adesso sto camminando – cosa che non darò mai più per scontata -, anche se lentamente. E provo ancora dolore. Sono autorizzata a guidare, ma ripetuti turni al volante per 24 ore potrebbero fare più male che bene al mio recupero. E anche mettere inutile stress alla squadra». Per poi aggiungere speranzosa: «Non vedo l’ora di tornare in macchina». Invece non gareggerà neppure a Monza.
Sarà invece confermato il Richard Mille Racing Team che si è messo in luce a Le Mans: Calderón, Flörsch e Visser. Tre campionesse giovanissime. Tatiana Calderón, 27enne colombiana, nota in Italia come collaudatrice dell’Alfa Romeo in F1, il debutto sui kart e già alcuni primati. Uno per tutti: in F3 europea, nel 2003, è stata la prima e unica donna a salire sul podio della serie inglese. Ed è attualmente quella più quotata sulle monoposto.
Sophia Flörsch, 19enne tedesca, si è guadagnata i galloni in F3. Difficile, però, il suo esordio: il 18 novembre 2018, durante il GP di Macao, la sua monoposto prese il volo dopo aver colpito la vettura di un altro pilota. Si sollevò di ben 3 metri da terra, schiantandosi contro le barriere di protezione ad una velocità di 276 km/h. Sophia riportò una frattura alle vertebre e, dopo un intervento durato 11 ore, è riuscita a riprendersi lentamente. Nella classifica finale risultò 22esima. Nella sessione di qualifica a Le Mans ha registrato il suo tempo migliore di 3:31:020 secondi.
A consolidare il 9° posto conquistato da Flörsch a Le Mans, è stata l’olandese Beitske Visser, 25 anni, conduttrice junior della Bmw Motorsport. Che ha debuttato nel prototipo nelle Elms 2020 sostituendo Katherine Legge. E, alla fine della gara, aveva così commentato: «Penso che possiamo essere molto orgogliose. Eravamo tre esordienti in pista e non è stato facile essere pronte in tempo con il programma serrato di quest’anno. Lo rende ancora più incredibile il fatto che abbiamo completato questa gara che è sulla lista dei desideri di tutti. E addirittura abbiamo finito nella top ten. Non vediamo l’ora di tornare e mirare a un risultato ancora migliore!».
Speriamo di vedere questo risultato migliore nel quarto round delle Elms, domani a Monza. Dove la categoria Lmp2 costituisce la parte più ampia della gara: 15 vetture e 13 team, su un totale di 34 vetture, 23 team e 95 piloti in rappresentanza di 24 nazioni diverse. Alla 4 Ore di Monza, il Richard Mille Racing Team schiera una Oreca 07 color rosso fuoco, contrassegnata dal numero 50. E dal logo Richard Mille orgogliosamente in primo piano. Arriva con una sesta posizione conquistata quest’estate nelle prime tre tappe: Le Castellet (Francia), Spa-Francorchamps (Belgio) e Barcellona (Spagna).
A Monza le ragazze del Richard Mille Racing Team si confronteranno di nuovo con i leader del campionato europeo, Filipe Albuquerque e Phil Hanson della United Autosports. Che sono reduci dalla vittoria di classe alla 24 Ore di Le Mans, dove si sono anche assicurati il campionato piloti Fia World Endurance Lmp2 e il titolo a squadre. Ma ci sono anche i forti sfidanti del G-Drive Racing, che hanno vinto la 4 Ore di Monza ogni anno dal 2017.
Oltretutto non si tratta di un circuito qualsiasi. Conosciuto come il Tempio della Velocità, l’Autodromo Nazionale di Monza è la pista più veloce del calendario Elms. Oltre ad essere il secondo circuito più antico al mondo ancora in uso (al primo posto, non più utilizzato come pista Brookland, resta Indianapolis, negli Stati Uniti). L’Autodromo Nazionale di Monza è stato il terzo circuito al mondo appositamente costruito per le gare (fu inaugurato il 3 settembre 1922 con il Gran Premio d’Italia). Oggi il circuito del Gran Premio di Monza è di 5,793 km, come quello utilizzato dalle Elms.
«Monza è un circuito che richiede molto acceleratore. E, quindi, il consumo di carburante gioca un ruolo importante nel risultato finale», ha spiegato il direttore di gara Eduardo Freitas. «Ed è anche noto per le sue spietate run off, che sono ancora vecchia scuola e sono su ghiaia. Non perdonano gli errori dei piloti come fanno i circuiti più moderni. Sarà sicuramente una gara intensa, considerando il numero di vetture che saranno coinvolte. Quindi, possiamo aspettarci un ottimo weekend di gare». Il quarto round della stagione 2020 si svolgerà a porte chiuse, a partire da oggi con le prove libere. I fan dell’Elms di tutto il mondo possono assistere gratuitamente alla gara sul sito ufficiale. La finale è poi prevista per il 1° novembre a Portimão.