Tracciabilità, acquisti on line, cashless, cashback… I pagamenti digitali sono un tema caldo in questo periodo. Con tutta una serie di argomenti collaterali che fanno discutere: dalla sicurezza dei dati alla questione delle commissioni, dalla diffusione del digital banking alla diffidenza verso i contanti. Ma restano un’esigenza reale, tant’è che durante il lockdown l’uso della moneta elettronica è aumentato del 25 per cento (secondo una recente indagine di Bain & Company, società di consulenza strategica americana). Da sempre capace di captare lo spirito dei tempi, anche Swatch entra nel merito. E lo fa a modo suo, con una piccola ma concreta rivoluzione che si chiama SwatchPay!.
Un orologio analogico, solo tempo, esteticamente identico agli Swatch a cui siamo abituati, in plastica colorata. SwatchPay! però è qualcosa di più: a tutti gli effetti è una carta di pagamento da polso. Che oltretutto funziona in modalità contactless: basta avvicinarlo a un lettore Pos e il gioco è fatto. E, come per le “normali” carte, sotto i 25 euro di spesa non c’è neppure bisogno di digitare il Pin. Il segreto sta nel cuore tecnologico: integrato nel quadrante, SwatchPay! ha un chip radio Nfc (Near Field Communication). In soldoni, una tecnologia che permette a due dispositivi di comunicare in modalità wireless. Di connettersi tra loro e scambiarsi file e informazioni senza toccarsi.
In pratica, SwatchPay! va prima di tutto associato alla propria carta – di credito, di debito o prepagata, è uguale. L’operazione è semplice e immediata: ve la fanno in 5 minuti direttamente nei negozi Swatch al momento dell’acquisto; (ed è divertente il fatto che funzioni fin da subito: potete usarlo per pagare lo stesso SwatchPay! che avete appena scelto). Presto comunque si potrà collegare in modo univoco l’orologio alla propria carta anche in autonomia, quando il servizio verrà esteso agli acquisti online, sul sito di Swatch. Va detto che una singola carta si può connettere a più orologi (e la cosa è utile per esempio in famiglia, dove persone diverse usano la stessa carta).
Ci sono poi altre caratteristiche degne di nota, che rendono Swatchpay! molto appetibile e in qualche modo unico. Uno, per funzionare non ha bisogno di uno smartphone: esiste un’app, certo, ma serve solo al momento dell’attivazione e nel caso lo si voglia disattivare (per esempio se si smarrisce l’orologio). Due, quando lo si usa, il device si serve l’energia del terminale e non consuma la batteria dell’orologio (quindi, per assurdo, funziona anche con l’orologio scarico). Tre, è un sistema velocissimo e superprotetto. La tecnologia Nfc non solo è antimanomissione, ma garantisce transazioni super-sicure (non per niente è utilizzata dalle stesse carte conctactless).
«SwatchPay! è attivo da tempo in Cina, in Svizzera, in Germania e in altri Paesi europei, ma non è mai successo niente a nessuno», ci ha spiegato Carlo Giordanetti a proposito di eventuali “pericoli” o altri problemi connessi all’Nfc. E l’idea che qualcuno ti possa rubare i dati mentre lo usi? «È una leggenda metropolitana, come i coccodrilli che vivono nelle fogne», rassicura. «SwatchPay! ti offre la stessa sicurezza di qualsiasi carta contactless», rassicura. Il Direttore creativo di Swatch ha infatti partecipato al lancio ufficiale di SwatchPay!, avvenuto ieri nello Swatch store di piazza Gae Aulenti a Milano. E con lui erano presenti i rappresentanti dei partner “tecnici” dell’iniziativa: Intesa Sanpaolo e Mastercard, che hanno reso possibile l’utilizzo di SwatchPay! anche in Italia.
«Secondo me la parola chiave qui è “semplificazione”, una delle parole chiave di Swatch. Puoi dimenticarti a casa il telefonino, se vuoi, perché SwatchPay! è completamente indipendente: contrariamente ad altri sistemi non ha bisogno di alcuna connessione esterna. E ovviamente puoi dimenticarti a casa anche il portafoglio…». Della serie, se sei in spiaggia in costume da bagno, ti basta avere l’orologio al polso per andare a prendere qualcosa al bar. Oppure, niente cellulare né portafoglio in mano per accedere ai tornelli della metropolitana. «Del resto semplicità e indipendenza sono due caratteristiche di chi capisce Swatch».
Il lancio attuale prevede 15 referenze, con due tipi di cassa: New Gent con diametro di 40 mm o Bold di 47. Ma a novembre usciranno altri tre modelli Gent, con diametro di 34 mm – e si arriverà quindi a 18 referenze. L’estetica è quella tipica di Swatch, con un’enorme varietà di look stilosi, di tendenza: ci sono le monocromie, il mimetico, il colorblock… Adatti anche a chi ha una sensibilità green: alcuni esemplari sono realizzati in bio-plastica – la stessa dello Swatch 1983 Bioreloaded, di cui abbiamo già parlato. Il prezzo parte da 85 euro, ed è un altro punto di forza, soprattutto se confrontato con i vari smartwatch in grado di effettuare pagamenti. Che altro aggiungere? SwatchPay! si trova in vendita da oggi in tutti gli Swatch Store e in alcuni selezionati rivenditori.