Approfondimenti

Polaris Mariner Memovox: il gigante gentile di Jaeger-LeCoultre

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Torno a parlare dei “tecnici felici” di Jaeger-LeCoultre e del loro Polaris Mariner Memovox. Un orologio semplicemente unico, frutto proprio della continua voglia di andare avanti, migliorare, superare sé stessi da un punto di vista tecnico.
Il Polaris Mariner Memovox, in breve, è un orologio subacqueo ad alta impermeabilità (30 atmosfere) dotato di un movimento meccanico a carica automatica. Di manifattura, ovviamente. Perché Jaeger-LeCoultre è una delle manifatture più antiche. Ma non basta. Il Polaris Mariner Memovox è dotato di un movimento con svegliarino meccanico. Tu mi dirai: ma cosa diavolo me ne faccio di un orologio subacqueo con svegliarino? Mmmh, ti rispondo, forse può essere utile oggi come lo era nel passato.

La cassa

A prima vista lo scambi per un cronografo. Sembra avere una corona e due pulsanti. E invece no: sono tre corone. Quella in alto serve per regolare l’ora della sveglia, per prenotarla (tutta in dentro la sveglia è attivata, in fuori per silenziarla) e per correggere la data.
Quella al centro, al 3, gestisce la lunetta girevole unidirezionale interna. E già qui abbiamo un primo ragionamento tecnico da fare. Le lunette interne girevoli sono di solito bidirezionali. La giri come vuoi, chiudi la corona e il gioco è fatto. Ma nel Polaris Mariner Memovox non è possibile, per ragioni logiche di cui parleremo fra poco, serrare a vite la corona. Quindi?

Quindi i “tecnici felici” la realizzano unidirezionale (se si muove può solo allungare gli eventuali tempi di decompressione, non accorciarli esponendo il sub a rischio d’embolia). E con un inserto arancione visibile solo quando la corona è estratta per la regolazione. In pratica: se vedi arancione, allora l’impermeabilità è a rischio. Se vuoi tutt’e 30 le atmosfere devi spingerla in dentro, e l’arancione non lo vedi più. Semplice, logico e chiaro.

La terza corona è quella classica per sincronizzare l’ora e ricaricare manualmente il movimento. Che ha un’autonomia complessiva di 45 ore. Inferiore, per intenderci, a quella del meno costoso Polaris Mariner “classico” (70 ore) che – privo di svegliarino – può montare un bariletto di dimensioni più ampie. Ma voi date tempo ai “tecnici felici” di Jaeger-LeCoultre e loro sistemeranno meglio anche questo aspetto. Fermo restando che 45 ore di autonomia sono quasi 2 giorni. Se non li passate tutti stesi su un’amaca, non ci saranno problemi di alcun tipo.

L’impermeabilità del Polaris Mariner Memovox

Il dato è di 30 atmosfere, che sono tante. In apparenza: 30 atmosfere è la pressione che misureremmo a circa (dipende dalla densità dell’acqua) 300 metri sott’acqua. E io che me ne faccio, mi dirai tu? Bene, il Polaris Mariner Memovox di Jaeger-LeCoultre è utile anche per capire meglio anche questo punto. Se fai parte del Lodevole Consesso dei Lettori di Libretti d’Istruzione (d’ora in poi Locolelis) scoprirai quanto segue.

“Può utilizzare il Suo orologio per bagni in occasione di tuffi da bordo piscina, ma non dal trampolino. Non utilizzi mai il Suo orologio per sport nei quali vi sia un alto rischio di urti, come il windsurf o lo sci nautico. La preghiamo inoltre di notare che i cinturini in pelle non sono adatti alle attività acquatiche. In via precauzionale, tenga presente le due raccomandazioni riportate di seguito: non azionare le corone in acqua; non utilizzare gli orologi Jaeger-LeCoultre Polaris Mariner per immersioni subacquee a grande profondità (immersione con miscela gassosa, durante la quale il sub si trova alternativamente nell’acqua e in una recinzione pressurizzata) o ad una profondità superiore rispetto a quella indicata”.

Traduco dal manualese, non prima però di aver sottolineato la grande qualità del libretto stesso. Traduco, dicevo.
Cerca di capire che quando fai un tuffo il tuo peso, moltiplicato per l’accelerazione di gravità moltiplicata l’altezza del tutto può generare pressioni molti elevate. Le quali possono convogliarsi in piccoli canali che aumentano a dismisura la pressione. (Il motivo? L’effetto Venturi, dal nome del fisico italiano Giovanni Battista Venturi, 1746/1822, che studiò il comportamento dei fluidi). È anche per questo che l’impermeabilità non è mai troppa. E questo vale per qualunque altro sport preveda la possibilità che l’orologio urti violentemente contro la superficie del mare.

Cerca di capire che azionare le corone sott’acqua, non ostante abbiano un efficace sistema di guarnizioni, è sempre un gioco rischioso. Sempre. Se poi ti si allaga il tuo prezioso (17.700 euro) Jaeger-LeCoultre Polaris Mariner Memovox non venire a piangere da noi. Come facciamo noi tecnici a sapere che la colpa è tua e non nostra? Semplice: portiamo “a carrure” le corone e verifichiamo la tenuta stagna con un dispositivo “asciutto”. Se l’impermeabilità è quella prevista tu sei un bugiardo o almeno un distratto che lascia aperte le corone. Magari te lo ripariamo comunque in garanzia, l’orologio, ma sia chiaro che noi te lo avevamo detto e che tu non sei una persona corretta.

Infine – e se fai parte dei Locolelis, lo avrai capito anche da solo – il Polaris Mariner Memovox non è adatto alle camere di decompressione. Cioè alle situazioni che richiedono la presenza di una valvola per la fuoriuscita rapida dell’elio eventualmente entrato nella cassa. Non è previsto per quest’uso.

La chiusura a vite

Ma fare tre corone chiuse a vite no? Mi dirai. Mica facile, ti rispondo. Si potrebbe fare – e lo fanno in tanti – per la corona al 3, quella per la lunetta girevole interna. E si potrebbe fare – lo fanno tutti – per la corona in basso, quella per la sincronizzazione. Ma con quella per la sveglia la cosa si complica. Perché in posizione estratta lo svegliarino viene scollegato per poterlo impostare, ruotando la parte centrale del quadrante. Però con la corona estratta l’impermeabilità – per questa, come per le altre corone – non è garantita. Mentre quando la riporti “a carrure” l’impermeabilità è quella garantita (30 atmosfere) e lo svegliarino meccanico è predisposto per suonare all’ora impostata. Sempre con un certo margine di tolleranza: parliamo di meccanica, non di elettronica.

Il problema è che se ti faccio due corone in un modo e una in un altro rischio di complicarti la vita e di indurti in errore. Nel dubbio, alla fine, i “tecnici felici” (ma non troppo, in questo caso) hanno deciso per tutt’e tre aperte. Il che ha comportato la necessità di creare comunque un sistema di guarnizioni tanto efficace da poter superare i test a 30 atmosfere. Dopodiché scommetto che la soluzione non viene considerata sufficiente dai tecnici e quindi staranno studiando qualcosa. Magari una variante aggiornata e bidirezionale della corona Compressor a chiusura programmata. Una invenzione originale poi abbandonata per motivi estetici: era un po’ ingombrante.

Considerazioni estetiche

Sul piano estetico va subito notato che si è riusciti ad eliminare l’ingombrante doppio fondo senza rinunciare al suono squillante da “campanella scolastica” tipico dei Memovox. Un bel risultato anche perché, oltre a limitare lo spessore (15,63 millimetri, più o meno come un cronografo, e il diametro è di 42 millimetri), questo ha consentito di adottare il fondello trasparente per poter ammirare fra l’altro il funzionamento del martelletto. Che non batte più su un doppio fondello, bensì su un elemento risuonante periferico, interno.

Il Polaris Mariner Memovox sembra però aver bisogno di maggior audacia sull’aspetto estetico, sul design. Mi spiego meglio. L’impostazione classica e rétro va benissimo per la maggior parte delle persone meno giovani. E però i più giovani vivono meno bene quest’impianto, che considerano un po’ noioso. Oltretutto il Polaris Mariner Memovox non intende in alcun modo sostituirsi ai tradizionali orologi subacquei di Jaeger-LeCoultre. Lo stesso Polaris Mariner (11.200 euro), privo di svegliarino ma con due corone chiuse a vite, sembra prestarsi meglio alle immersioni impegnative.

Allora il dubbio è che i disegnatori di Jaeger-LeCoultre potrebbero (anche) osare un po’ di più sperimentando combinazioni cromatiche e varianti relative agli indici e magari anche al bracciale d’acciaio. Che non sarà un grande esercizio di fantasia, ma comunque si rivela efficace, ben realizzato e ben rifinito. L’unico vezzo, alla fine, è nella visione notturna della lancetta dei minuti, trattata con materiale luminescente arancione.

In definitiva…

La domanda finale: sarà mica un po’ troppo caro, quest’orologio da quasi 18mila euro? Beh, ovviamente la cifra non è di quelle che troviamo in tutte le tasche. Ma se consideriamo le peculiarità del movimento e quelle dell’essere montato in una cassa a fortissima impermeabilità, ecco che già staremmo parlando di un orologio unico e per giunta di manifattura. Altre marche si sarebbero serenamente spinte verso i 20mila euro. Jaeger-LeCoultre, ancora una volta, razionalizza il proprio lavoro e lo vende ad un prezzo tutto sommato molto concorrenziale. Anche quando realizza orologi unici, unici come questo Polaris Mariner Memovox.