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Bjoern Altmann, l’illustratore che studia i font dei quadranti

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Dai telefoni alle pareti di musei e concept store: la grafica e le illustrazioni di Bjoern Altmann non si limitano a decorare pagine di carta. L’illustratore e type designer, tedesco di origini e londinese d’adozione, ha sviluppato uno stile diventato ormai inconfondibile. I suoi lavori spiccano sulle pareti di centri commerciali come Booths, a Manchester, e uffici di architettura a Londra. Appassionato di caratteri tipografici, ha illustrato una pubblicazione speciale di Tnt, creato loghi per vari marchi, disegnato locandine e poster anche per il National Theatre. Dopo avere lasciato gli studi in legge per inseguire il sogno di una vita, quello decisamente più creativo di diventare graphic designer, tredici anni fa si è trasferito a Londra dove ha iniziato la carriera da freelance. Ha lavorato per grandi e piccole agenzie realizzando diversi progetti, dalla grafica per pareti a cataloghi.

Allo stesso tempo, è stato colto dalla passione per gli orologi. Che oggi riproduce in illustrazioni iper-realistiche, fedeli agli originali fin nei minimi dettagli, seguendo l’estro del momento o le richieste dei committenti. Opere che spesso ritraggono le ultime novità presentate sul mercato, a dimostrare la volontà di restare sempre aggiornato e la passione per la continua ricerca estetica. E che si possono vedere numerose sul suo sito ufficiale, oppure sulle sue pagine social (su Instagram o su Facebook), il mezzo migliore per contattarlo nel caso si voglia ricreare il proprio orologio preferito per appenderlo al muro di casa.

Come ha iniziato ad interessarsi agli orologi?
Bjoern Altmann: Li collezionava mio padre. Così, ho iniziato a conoscere i movimenti e le complicazioni: li trovavo affascinanti. Fin da piccolo era quindi normale per me indossare un orologio meccanico. Da orologi molto semplici sono poi passato a quelli tecnicamente più interessanti.

Cosa l’affascina di più?
Bjoern Altmann: I caratteri! La mia passione per i caratteri tipografici, l’illustrazione e il mio interesse per gli orologi sono nati insieme. È successo quando ho iniziato a leggere libri sulla tipografia, imparando cosa andare a cercare sui quadranti per riconoscere se si tratta di esemplari ritoccati o falsi. Penso ad esempio al Tag Heuer Monaco vintage o alla prima serie Omega Dynamic. Ho iniziato a guardare i quadranti in modo diverso e poi ho deciso di studiarli. Facendo esperienza con i paesaggi esterni, ho imparato che è solo disegnando qualcosa che si riescono a cogliere dettagli altrimenti destinati a sfuggire all’occhio. Così, venendo agli orologi, per esempio, ho imparato che il 4 sul quadrante ha sempre la sommità piatta e che alcune lettere sono disegnate in un modo particolare.

Ho scoperto che i motivi hanno a che fare con le tecniche di stampa utilizzate sui quadranti. Alcuni marchi di orologi utilizzano caratteri personalizzati, per lo più vintage. Negli orologi moderni, invece, sorprendentemente si trovano spesso i font Times New Roman ed Helvetica. La serie di orologi IWC Mark, ad esempio, li ha usati fino al Mark VIII: quel modello utilizza un carattere che si ispira alla storia del marchio. Soprattutto quando un orologio è nella fascia di prezzo da quattro a cinque cifre, mi aspetto che abbia un carattere personalizzato. Come disse Charles Eames: “I dettagli non sono dettagli, fanno il prodotto”. Ma ovviamente sono anche affascinato dal movimento di un orologio, in particolare quello di cronografi e cronometri.

È un collezionista di orologi?
Bjoern Altmann: Ho una collezione di orologi molto piccola, una decina di esemplari in tutto – mi concentro più sulla qualità. Sono orologi vintage. Uno dei motivi è che più gli orologi sono vecchi e più tendono ad essere piccoli; e quindi più si addicono al mio polso, dal momento che non sono un amante degli orologi oversize. I marchi che preferisco sono Rolex, Omega, Junghans e alcuni meno noti come Hema e BWC. Mi piacciono anche alcuni orologi russi dell’era Soviet: hanno un design molto interessante. Per quanto riguarda, invece, specifici modelli adoro il Rolex Air-King, l’Omega Dynamic, l’Omega Speedmaster Professional, lo Junghans Max Bill ed l’Omega Constellation Chronometer degli anni ’70 con il calibro 1021.

Ha sempre voluto fare l’illustratore?
Bjoern Altmann: Il disegno è sempre stata la mia passione. All’istituto d’arte, mi piaceva disegnare a matita oggetti e architetture. Poi quando mi sono trasferito a Londra, 13 anni fa, ho scoperto le penne a inchiostro: rappresentano una bella sfida in quanto non puoi cancellare nulla. Mi piace andare in giro a cercare per strada punti interessanti da disegnare. Lo faccio ancora quando sono in vacanza. È un ottimo modo per estraniarsi: quando dipingo, tutto intorno a me scompare.

Come ha iniziato?
Bjoern Altmann: Passando molto tempo al computer – il mio lavoro quotidiano è il branding -, ho cominciato a utilizzare sempre più Adobe Illustrator. All’inizio solo per aggiungere colore alle mie illustrazioni disegnate a mano o per creare poster tipografici. E un’altra delle mie specialità è trattare qualunque cosa abbia a che fare con le lettere. Ho potuto utilizzare queste abilità, ad esempio, per una pubblicazione annuale di TNT, per dei blocchi di appunti illustrati per la catena Anthropologie, e anche per realizzare dei poster del National Theatre.

Ci può spiegare la sua tecnica di disegno?
Bjoern Altmann: Per le illustrazioni lavoro con Adobe Illustrator. Disegno prima i quadranti da soli e poi aggiungo i dettagli. Tutto è iniziato quando una persona, che aveva visto una mia illustrazione, mi ha incaricato di riprodurre un Rolex Submariner Hulk da regalare a un amico. Ci vuole un po’ di tempo per fare un’illustrazione: devo spesso ricreare anche il carattere tipografico, il che è un processo laborioso. Gli orologi più complicati richiedono perfino alcuni giorni di lavoro. Il più complesso fino a oggi è stato il Breitling Navitimer Cosmonaute.

Quali sono i font che preferisce?
Bjoern Altmann: Mi piacciono molto quelle interpretazioni moderne di classici, come il Saol della fonderia Schick-Toikka. Oppure il Domain della tipografia Klim, un altro tipo di carattere incredibilmente elegante.