Approfondimenti

RM 07-01 Racing Red e la tecnologia del Quarzo rosso Tpt di Richard Mille

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Domani, sabato 1° maggio, inizia il Campionato del mondo di endurance, a Spa-Francorchamps, in Belgio. Un’occasione per veder scendere in pista il Racing Team Richard Mille, il trio di donne pilota riunito (e fortemente voluto) dal fondatore del marchio. Che, si sa, il pallino dei motori lo ha sempre avuto. Ma di Sophia, Tatiana e Beitske Il Giornale degli Orologi si è già occupato più volte (vedi qui e qui). In questo caso invece l’attenzione è tutta puntata sull’orologio che indossano: l’RM 07-01 Racing Red. Presentato proprio in questo esordio di stagione e appositamente sviluppato per loro.

Un orologio personalizzato

A cominciare dal colore, rosso corsa: lo stesso della loro vettura, la Roxy, l’Oreca-Gibson che corre nella categoria Lmp2, con il numero 1 e il logo di Richard Mille stampigliato a lettere cubitali sulla carrozzeria. Un colore che trasforma profondamente la cassa dell’RM 07-01 perché intrinseco al materiale di cui è fatta. E cambia quindi la vocazione di questo esemplare femminile, che fa parte di una collezione già esistente nel catalogo della maison ma che ora assume un’attitudine… come dire… sportiva. No, di più: decisamente hi-tech.

La cassa dell’RM 07-01 Racing Red ha infatti la lunetta, il fondello e parte del quadrante in Quarzo rosso Tpt, sviluppato in collaborazione con la North Thin Ply Technology, ormai più che collaudata partner di Richard Mille. Il Quarzo rosso Tpt è un materiale ad alte prestazioni, realizzato in laboratorio: leggerissimo ma robusto, estremamente resistente – alle alte temperature, ai raggi Uv, agli urti fino a 5000 G – e del tutto anallergico.

Richard Mille ha già utilizzato il Quarzo Tpt numerose volte, almeno due in versione rossa: nell’RM 011 Red Tpt Quartz Automatic Flyback Chronograph e nell’RM 35-02 Automatic Raphael Nadal (se non sbaglio, ma potrei dimenticarne qualcuno). Ma è la prima volta che lo applica in un orologio da donna (e di questo sono sicura).

Cos’è il Quarzo Tpt?

Si tratta di quarzo, il minerale (biossido di silicio), “lavorato” con una tecnologia a strati sottili (la sigla Tpt significa proprio Thin Ply Technology). In pratica i cristalli di quarzo, dopo essere stati macinati e purificati, sono portati al punto di fusione con una temperatura e una pressione determinata, per formare bacchette di quarzo; che a loro volta sono tirate e schiacciate sotto una fiamma a ossigeno fino a diventare fibre estremamente lunghe e sottili. Questi filamenti in fibre di quarzo fuso hanno uno spessore di 4 o 9 micron (un micron è un millesimo di millimetro, un milionesimo di un metro).

Le fibre a loro volta sono raggruppate e poi tenute insieme per mezzo di una resina, che funziona come una colla: sottoposta a calore e pressione controllati, una volta raffreddata, si indurisce. E crea così sottilissime lastre, o fogli, che misurano al massimo 40 micron. La resina, di per sé trasparente, può essere anche colorata con appositi pigmenti: bianco, giallo, verde, porpora… E fornire quindi al Quarzo Tpt una tonalità ben definita.

Ma ogni pigmento di diverso colore, a causa delle sostanze chimiche contenute, si comporta in modo differente, e può quindi provocare degli squilibri nella composizione della miscela con cui è fatta la resina. Perciò, per ciascuna delle colorazioni desiderate, si deve mettere a punto la formula “giusta” attraverso una serie di test, ripetuti più volte (che risultano, alla fin della fiera, costosi). E il rosso – quel bel rosso brillante dell’RM 07-01 Racing Red – è stato realizzato appositamente per Richard Mille.

Un lungo processo di lavorazione

C’è da dire, in realtà, che il processo di lavorazione del Quarzo Tpt è molto più lungo e complesso di come lo sto spiegando io. Mi scuso quindi con gli esperti (e i produttori) per la descrizione all’acqua di rose, per l’eccessiva semplificazione di qualcosa che di per sé non è affatto semplice.

Comunque, le sottilissime lastre di quarzo sono sovrapposte da un apposito macchinario automatizzato, l’una sull’altra, ciascuna con un’inclinazione di 45° rispetto a quella precedente. Questa alternanza di orientamento, moltiplicata per centinaia di strati, crea un materiale omogeneo, che offre la stessa resistenza in tutte le direzioni.

Ma non è ancora finita. A questo punto il composito, formato da circa 600 strati e con uno spessore di circa 25 mm, è messo in un’autoclave, dove subisce una “cottura” fino a 120° C ed è sottoposto a una pressione di 6 bar (questo processo in gergo tecnico si chiama “polimerizzazione”). Il risultato è un blocco solido e compatto, molto resistente. Il quale è poi inviato alla ProArt, la fabbrica che realizza la cassa degli orologi di Richard Mille, per essere finalmente lavorato con macchine a controllo numerico.

La cassa dell’RM 07-01 Racing Red

A onor del vero, va detto che la cassa dell’RM 07-01 Racing Red (così come le altre prodotte dal marchio nello stesso materiale) è composta da strati di Quarzo rosso Tpt intervallati da strati di Carbonio Tpt. La cui lavorazione è sostanzialmente simile a quella del quarzo, ma a partire da fibre di carbonio. Il motivo è che le fibre di carbonio Ntpt donano all’insieme una rigidità superiore, necessaria perché quelle del quarzo da sole sarebbero troppo flessibili. In più le fibre di Carbonio Tpt sono nere e forniscono anche un piacevole effetto estetico.

Il blocco di Quarzo Tpt (e Carbonio Tpt), dicevo, è lavorato con macchine Cnc. Ma per sagomare la lunetta e il fondello, che hanno forme curve o comunque inclinate, le lavorazioni di fresatura degli strati orizzontali fanno emergere i cosiddetti “bordi liberi”: cioè punti e superfici angolari privi di resina, e perciò maggiormente soggetti a rischi di fratture o di sfilacciamento (delaminazione, si dice in gergo tecnico). I progettisti hanno quindi dovuto affrontare e risolvere il problema per assicurare l’integrità delle doti meccaniche del composito stesso.

Oltretutto, la lavorazione permette di portare in evidenza anche la casualità con cui i diversi strati sono sovrapposti, e che rende ciascuna lunetta e ciascun fondello diverso dagli altri. Stesso discorso, poi, per la carrure e parte del quadrante, che sono realizzate in Carbonio Ntpt. Di conseguenza, ognuno dei 50 esemplari dell’RM 07-01 Racing Red avrà un aspetto proprio. Praticamente unico.