Attualità

Il tourbillon compie 220 anni. Ed è in continua evoluzione

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Chiedimi quale mi piace di più. Ti rispondo un numero: Breguet 5367PT/2Y/9WU. Lo trovi solo nelle boutique Breguet che, guarda caso, si chiamano Tourbillon. Centosessantamila euro di bellezza zen: quadrante blu in smalto Grand feu, cassa in platino, ricarica automatica, autonomia di 80 ore, spirale in silicio, 334 componenti che però quasi non si vedono. Sintesi zen, appunto. E poi tanti altri Breguet, certo. Ovvio, perché è stato Abraham-Louis Breguet ad inventare e brevettare questo dispositivo, 220 anni fa. 1801, mentre la Francia già da due anni era guidata da un triumvirato di cui faceva parte Napoleone e in Italia nasceva il compositore Vincenzo Bellini.

Breguet, il tourbillon e le somme algebriche

L’idea di Abraham-Louis Breguet era concettualmente semplice. Annullare gli errori indotti sul bilanciere dalla forza di gravità. Prendi un orologio, mettilo in verticale e il bilanciere riceverà una accelerazione dalla forza di gravità quando ruota in senso orario. Il contrario in senso antiorario. Ma le due forze non si equivalgono e questo induce un errore, nelle oscillazioni del bilanciere, che varia anche per altre cause. Ma se il bilanciere assume nello spazio posizioni sempre diverse, quando avrà compiuto un giro intorno al proprio asse gli errori si saranno annullati per la somma algebrica di variazioni negative e positive. Geniale, certo, ma di difficilissima esecuzione. Breguet lo brevettò nel 1801, appunto, e quindi aveva a lungo studiato il dispositivo. Ma dopo il brevetto sarà necessario aspettare ancora quattro anni per vedere il primo orologio con tourbillon.

Per comodità si parla sempre di errore per il bilanciere “in posizione verticale” , ma in realtà la forza di gravità fa danni anche in tutte le posizioni intermedie fra quella verticale e quella orizzontale. Non è quindi vero che negli orologi da polso il tourbillon sia inutile. Alle varie inclinazioni del bilanciere (e quindi dell’orologio) corrispondono errori più o meno consistenti, ma se c’è il tourbillon che ne freghiamo allegramente, comunque.

Il tourbillon e gli orologi da polso

Per circa un secolo il tourbillon ha sonnecchiato negli orologi da tasca. Benché semplice concettualmente, l’esecuzione di un tourbillon non è mai stata alla portata di tutti e quindi era già un successo produrne uno ben funzionante. In effetti bisognerà attendere Alfred Helwig (1886-1974) per avere una novità: il tourbillon “volante”. Si tratta di una variazione con valore fondamentalmente estetico. Per non nascondere la gabbia del tourbillon sotto il ponte superiore, Helwig volle crearne uno con un solo collegamento, alla platina. Privo quindi di ponte superiore. Bello, ancora più difficile da realizzare, ma sostanzialmente privo di vantaggi pratici. Però così difficile da realizzare che, in un certo senso, possiamo considerare il tourbillon volante una dimostrazione di bravura, una sorta di primo ingresso nella micromeccanica artistica.

Ma l’orologio da tasca era al canto del cigno: circa dieci anni dopo l’invenzione di Helwig (compiuta nel 1920) la vendita di orologi da polso superò quella dei “tasca” e il dispositivo tourbillon venne abbandonato per un bel pezzo. La tecnica dell’epoca già era discutibile nei solo tempo (enormemente più pratici, ma molto meno precisi dei tasca) per le difficoltà di miniaturizzazione. Figuriamoci come si metteva la faccenda quando ci si trovava di fronte ad una “complicazione”. E infatti solo nel 1986 Audemars Piguet riuscì creare un orologio da polso con tourbillon.

Gli sviluppi, oggi

Altri seguirono e man mano che il tourbillon si diffondeva fiorirono anche le “variazioni sul tema”. Tourbillon doppi, tripli, quadrupli; tourbillon sferici, inclinati, verticali, rotanti tridimensionalmente. Vere e proprie opere d’arte di cui facciamo una breve carrellata in questo articolo, che celebra i 220 anni trascorsi da quando Abraham-Louis Breguet inventò la gabbia rotante per l’organo regolatore degli orologi meccanici. E confesso che a tutt’oggi per me un tourbillon ben eseguito, con un ponte superiore sottile, resta sempre quanto di meglio si possa desiderare. Ma io amo l’orologeria di sintesi, l’orologeria con vocazione zen e quindi non faccio testo.

Nota di servizio. Qui di seguito presentiamo una serie di orologi con tourbillon di produzione contemporanea. Nella nostra selezione abbiamo dato spazio alle creazioni tecnicamente più originali e tralasciato al contrario quelle tradizionali, per dare un quadro delle tante tipologie sviluppate oggi. Nella nostra scelta ci siamo anche limitati il più possibile ai solo tempo, evitando ulteriori complicazioni. Per rispondere a questa impostazione, in certi casi, abbiamo quindi privilegiato gli esemplari più datati piuttosto che le novità.

BREGUET Classique Double Tourbillon 5345 Quai de l’Horloge Cassa in platino (46 mm Ø). Movimento meccanico a carica manuale, calibro 588N di manifattura, con due tourbillon indipendenti a differenziale sferico (il dispositivo ruota sull’intero quadrante ogni 12 ore) e doppio bariletto (uno per ogni organo regolatore). Quadrante aperto, lancette in acciaio azzurrato alla fiamma, vetro zaffiro anche sul fondello, cinturino in ardesia e caucciù.

CYRUS WATCHES Klepcys Vertical Skeleton Tourbillon Cassa in oro rosa e titanio Dlc nero (44 mm Ø). Movimento meccanico scheletrato a carica manuale, calibro Cyr625 di manifattura, con tourbillon centrale posto in verticale con un angolo di 90°, doppio bariletto, autonomia di 100 ore, indicazione delle ore e dei minuti con lancette ad andamento retrogrado. Quadrante aperto, vetro zaffiro anche sul fondello, cinturino in pelle di alligatore. Edizione limitata di 5 esemplari. 144mila euro.

DAVID CANDAUX DC7 Genesis Cassa in titanio, impermeabile fino a 5 atm. Movimento meccanico a carica manuale, calibro 1700 di manifattura, realizzato in titanio e di costruzione simmetrica sull’asse verticale; con tourbillon biplanare inclinato di 3° sulla platina e bilanciere a sua volta inclinato di ulteriori 30°. Quadrante spazzolato soleil inclinato di 3° rispetto alla cassa, lancette, numeri e indici luminescenti, corona retrattile al 6, vetro zaffiro anche sul fondello, cinturino in caucciù con chiusura in velcro. Edizione limitata di 8 esemplari. 149mila franchi svizzeri.

GREUBEL FORSEY Quadruple Tourbillon Cassa in titanio Adlc nero (43, 5 mm Ø). Movimento meccanico a carica manuale, calibro GF 03 di manifattura, con due coppie di tourbillon associate a due organi regolatori autonomi – ciascuno con un tourbillon interno inclinato di 30° (la cui gabbia compie una rotazione completa in 1 minuto), integrato in un secondo tourbillon (la cui gabbia compie una rotazione in 4 minuti) – collegati a un differenziale sferico che trasmette la media di marcia al sistema di affissione; doppio bariletto, indicazione dell’autonomia di 5 giorni e piccoli secondi. Quadrante multivello in oro, vetro zaffiro asimmetrico anche sulla carrure e sul fondello, cinturino in caucciù.

H. MOSER & CIE Pioneer Tourbillon Mega Cool Cassa in acciaio (42,8 mm Ø), impermeabile fino a 12 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro HMC 8045 di manifattura, con tourbillon volante, doppia spirale proprietaria, autonomia di 3 giorni. Quadrante soleil sfumato, lancette e indici luminescenti, vetro zaffiro anche sul fondello, cinturino in pelle di alligatore. Edizione limitata di 50 esemplari.

JAEGER-LECOULTRE Master Grande Tradition Cassa in oro rosa (42 mm ØI, impermeabile fino a 5 atm. Movimento meccanico a carica automatica, calibro J-LC 995 di manifattura, con tourbillon a spirale cilindrica e piccoli secondi. Quadrante grené, vetro zaffiro anche sul fondello, cinturino in pelle di alligatore. 93mila euro.

PURNELL WATCHES Escape II Double Spherion Icy Blue Cassa in platino (48 mm Ø). Movimento meccanico a carica manuale, calibro CP03 di manifattura, con doppio Spherion, ovvero tourbillon su triplo asse ad alta velocità: la gabbia più interna, che ospita il bilanciere, compie una rotazione completa su se stessa in 8 secondi, la mediana in 16 e quella più esterna in 30 secondi; quattro bariletti (con sei molle) e indicazione dell’autonomia con esclusivo sensore a molla, a cono mobile sospeso. Quadrante in vetro zaffiro, vetro zaffiro anche sul fondello, cinturino in gomma naturale. Il marchio non è ancora distribuito in Italia.

ROGER DUBUIS Excalibur Double Tourbillon Cassa in oro oro rosa Eon + (45 mm Ø). Movimento meccanico scheletrato a carica manuale, calibro RD 108 di manifattura, con doppio tourbillon volante con differenziale, autonomia di 3 giorni. Quadrante assente, flangia in oro, vetro zaffiro anche sul fondello, cinturino in pelle, intercambiabile. 250mila euro.