Attualità

Black Bay Ceramic e Fifty-Eight Bronze. Tudor cala due assi. Sì, però…

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A distanza di qualche settimana Tudor ha presentato due nuovi orologi subacquei della collezione Black Bay. Due “pezzi grossi” che però sembrano frutto di scelte ancora non facili da decifrare.

Il Black Bay Ceramic è il primo asso calato da Tudor qualche settimana fa. Sui social ha scatenato una notevole quantità di polemiche, come spesso avviene. Ignorando gli idioti, alcune critiche hanno senso e cerchiamo di capire insieme perché.

Il Tudor Black Bay Ceramic è “figlio” di un orologio creato in esemplare unico per Only Watch, l’asta di beneficenza tenuta nel Principato di Monaco ad anni alterni. È un’iniziativa ormai proverbiale per la quale la maggior parte dei produttori svizzeri si impegna moltissimo. Nel 2019 Tudor crea un esemplare unico con cassa in ceramica nera che è venduto, in asta, a 350mila franchi svizzeri. Bella cifra, certamente risultato del desiderio di far beneficenza, ma anche di avere un pezzo unico eccezionale.

Beh, quasi. Due anni prima, nel 2017, Tudor aveva presentato un esemplare unico in bronzo per mancini. Che di fatto era, a sua volta, una variante non superlativa e con poche differenze cromatiche rispetto alla serie limitata fatta per celebrare i 130 anni del negozio Bucherer di Lucerna. Pochi esemplari (meno di 500) venduti a 3.800 franchi svizzeri. Quel che voglio dire è che i concetti di piccola serie o di esemplari unici talvolta sembrano essere un po’ elastici.

Ma c’è di più. Mentre l’esemplare unico venduto a 350mila franchi svizzeri montava il calibro MT5602, il nuovo Black Bay Ceramic monta il calibro MT5602‑1U, ossia la versione “Metas”. Di cui parleremo più avanti. E che costa 4.510 euro. Se due anni fa avessi speso 350mila franchi svizzeri per una versione qualitativamente inferiore dell’esemplare attualmente in produzione non sarei molto contento.

Tudor Black Bay Ceramic: le critiche sui social

Al netto di una serie di considerazioni “diversamente intelligenti” sul genere di “se costasse 2mila euro in meno lo comprerei subito”. Al netto di considerazioni puramente estetiche e quindi personali, c’è una critica sensata che ha percorso trasversalmente i social. Perché diavolo manca il punto di Super-LumiNova indispensabile – da regolamento – per dichiarare subacqueo professionale un orologio? Beh, non sono certo l’avvocato d’ufficio di Tudor, che per altro non ne ha bisogno, ma la risposta mi sembra chiara: il Black Bay Ceramic non viene inteso da Tudor come uno strumento professionale per immersioni. Ne ha molti altri in catalogo.

Il Black Bay Ceramic si pone a metà strada fra l’esemplare realizzato per Only Watch (comunque era il primo tutto in ceramica e aveva un look total black, indici compresi) e i modelli “professionali” sempre della collezione Black Bay – che sono un bel po’ e lasciano ampia possibilità di scelta. Ma allora, ha detto qualcuno, perché lasciare la fuorviante lunetta girevole? Perché, con svizzerissima logica, altrimenti Tudor non avrebbe potuto inserirlo nella collezione Black Bay.

In pratica, il Tudor Black Bay Ceramic è un orologio ad alta impermeabilità (20 bar), ma destinato ad immersioni “leggere”: snorkeling o poco più. Se volete immergervi con le bombole, allora nella stessa collezione ci sono orologi più adatti. Anche se devo ammettere che sforzarsi un pochino e aggiungere un punto di Super-LumiNova sulla lunetta girevole non sarebbe stato poi una mission impossible. E il calibro MT5602‑1U? Beh, ci arrivo. Ma per argomentare meglio alcune logiche devo prima parlare del Tudor Black Bay Fifty-Eight Bronze, fresco di presentazione.

Il secondo asso: Tudor Black Bay Fifty-Eight Bronze

Come dicevo, Tudor aveva prodotto una serie limitata di Black Bay con cassa in bronzo già nel 2017. Cui si era aggiunto l’esemplare unico per Only Watch, sempre nel 2017. Voglio innanzitutto sottolineare che mi considero un cronista e che, come tale, sono legato all’attualità e non al senso storico dei collezionisti. Al passato faccio riferimento solo quando è strettamente indispensabile, lasciando ad altri, molto più esperti di me sotto questo punto di vista, le comunque importanti considerazioni per collezionisti.

Il Tudor Black Bay Fifty-Eight Bronze (4.310 euro) è – in un intervallo di tempo di pochi mesi – la terza incursione del marchio in materiali diversi dal solito (c’è anche un recentissimo Black Bay con cassa in argento). Il bronzo è una lega antichissima (l’età del bronzo si situa fra il 3.100 e il 300 a.C., parzialmente sovrapponendosi con l’età del ferro, che inizia intorno alla fine del Secondo Millennio a.C. – Fonte Treccani), ma al tempo stesso incredibilmente moderna.

Al rame e allo stagno (che viene usato per indurire la lega) si aggiungono molti altri metalli che ne facilitano l’uso per impieghi specifici. Non è necessariamente un metallo sconsigliato per chi soffre di allergie (generalmente a scatenare reazioni sono il nichel e/o altri metalli allergenici in lega), ma al tempo stesso ha qualche problema di ossidazione e in genere ama poco l’acqua, specialmente se nella lega mancano metalli “pericolosi”. Ma la famiglia dei bronzi è sterminata…

Tudor non fornisce, come sempre, molte informazioni, ma è probabile usi una lega ad alto tenore di alluminio. Il filmato prodotto dalla stessa Tudor mostra una lavorazione a caldo, che è una tipica caratteristica del cosiddetto cupralluminio. È vero che di solito è presente anche del nichel, ma usando una lega simile a quella con cui vengono coniate le monete svizzere da 20 centesimi (notevole tenore di manganese, anallergico) i rischi dovrebbero essere molto ridotti.

Tudor ha comunque scelto di limitare la produzione e la distribuzione restringendo la disponibilità alle sole boutique del marchio e a pochissimi altri concessionari. Pochissimi. La grande novità sta nel fatto che anche il bracciale e la chiusura pieghevole sono realizzati in bronzo. Il fatto che quest’ultima (variante di quella già vista sul Pelagos) sia facilmente regolabile in cinque posizioni e con una escursione di 8 millimetri ci fa tornare alla possibilità di usare il Black Bay Fifty-Eight Bronze in immersioni professionali.

Il calibro MT5602‑1U: manca il terzo asso

Il ridotto diametro del Black Bay Fifty‑Eight Bronze (39 millimetri, rispetto ai 41 del Black Bay Ceramic) ha imposto a Tudor l’impiego del calibro MT5400 (ne abbiamo parlato qui). Il che sta semplicemente a sottolineare come non tutti i calibri Tudor siano ancora pronti per i test del Metas e la certificazione come Master Chronometer. Come già è accaduto nel caso di Omega, l’introduzione dei calibri antimagnetici (nel caso di Tudor il calibro MT5602‑1U) sarà graduale e distribuita man mano a scendere dagli orologi di costo più alto.

Ora, se tanto mi dà tanto, credo sia lecito attendersi in tempi ragionevoli il terzo asso: un altro orologio con il calibro MT5602‑1U. Tanto per dimostrare che non si è trattato di una rondine primaverile. Sarà un Black Bay? Ne dubito: vorrebbe dire intasare i negozi di orologi relativamente simili. Mi sembra più probabile che si tratti (chissà quando) di un nuovo Pelagos, magari con cassa e bracciale in titanio. Trovo meno probabile una versione del Black Bay Bronze con cassa da 43 millimetri di diametro, che si sovrapporrebbe con le versioni attuali.

Per concludere

Une delle critiche più feroci, sui social, era: “Ci avete messo sei anni per avvicinarci a Omega. Sei anni!”
Beh, questo è innegabile. E se vogliamo manca, comunque, una squisitezza tecnica come lo scappamento Co-Axial. Ma meglio secondi che terzi, non credete? E ancora non si vede all’orizzonte chi andrà a occupare il terzo posto sul podio. Per non parlare del quarto e così via. A me, semplicemente, sembra chiaro che la Fondazione Rolex, proprietaria anche di Tudor, ha chiari in mente una strategia e un percorso utili per rispondere efficacemente all’altra domanda che impazzava sui social: “E Rolex che fa? Dorme in piedi?”

Forse no, e provo a darvi un indizio: e se Rolex decidesse di ignorare la certificazione Metas, la definizione di Master Chronometer? E se avesse intenzionalmente lasciato a Tudor la concorrenza con Omega?
La battaglia è solo all’inizio… 😊