Approfondimenti

BR 05 Skeleton Nightlum di Bell & Ross: l’aviatore a terra

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Prima di parlare del BR 05 Skeleton Nightlum di Bell & Ross devo fare una premessa generale. Sì, certo, il marchio prende il nome dai due fondatori, Bellamich e Rossillo. Non discuto. Ma nulla mi toglie dalla testa che nella vocazione aeronautica del marchio ci sia anche un richiamo alla più fulgida storia dell’aviazione del dopoguerra. La Bell Aircraft Corporation è stata protagonista dell’aviazione sperimentale negli anni Cinquanta e Sessanta. Suo l’X1, il primo aereo a superare il muro del suono. Suo l’X2, un aereo sperimentale mosso da un razzo usato come motore. E poi (1954) il primo aereo a decollo verticale e una lunga serie di progetti che si riveleranno fondamentali, in seguito, per la realizzazione dei primi viaggi spaziali.

Chiunque sia stato bambino in quegli anni ha collezionato le figurine degli straordinari “oggetti volanti”, spesso irrealizzabili, che hanno caratterizzato questo incredibile periodo di sperimentazione di cui la Bell Aircraft Corporation è stata fra i massimi protagonisti. Sul cockpit c’erano sempre decine e decine di strumenti dalla caratteristica forma quadrata. Quella forma che oggi costituisce per Bell & Ross una specie di marchio di fabbrica.

La quadratura del cerchio. Perché?

Vi siete mai chiesti perché gli strumenti di bordo erano – geometricamente –, un cerchio inscritto in un quadrato? Quanti lo hanno fatto si sono sentiti rispondere: “Per avere ai quattro lati lo spazio per le viti di fissaggio al cruscotto”. Il che è vero, come del resto dimostra la costruzione degli orologi Bell & Ross. Ma non basta. In realtà c’è di più. La forma quadrata rende più facile la costruzione e il montaggio perfettamente orizzontali degli strumenti di bordo.

Posizione orizzontale necessaria per evitare che una sia pur minima inclinazione non voluta possa indurre ad una lettura erronea dello strumento stesso. Con risultati che potrebbero essere disastrosi. Un ulteriore vantaggio, poi, è la rapidità con cui diviene possibile sostituire uno strumento guasto, senza più doversi preoccupare della posizione geometrica sul cockpit. Semplice ed efficace al punto che questa forma (pur se usata anche in altri ambiti) è diventata un vero e proprio simbolo dell’aeronautica, cui Bell & Ross fa esplicito riferimento.

Bell & Ross con la testa per aria

Da un punto di vista pratico non è così facile costruire una cassa quadrata con il quadrante circolare. L’occhio umano (più “furbo” di quel che crediamo) è in grado di rilevare il sia pur minimo errore di geometria. Del resto è già relativamente complesso osservare un normale orologio circolare: se lo guardiamo da vicino, il cosiddetto errore di parallasse ci spinge talvolta ad avere la sensazione che qualcosa non vada nel montaggio delle lancette. E ancora di più è, ad esempio, la gestione delle guarnizioni di tenuta. Che devono essere specifiche per ciascun modello e finiscono, di conseguenza, per essere più costose.

Non solo: se osservate bene la foto di tre quarti del Bell & Ross BR 05 Skeleton Nightlum, noterete quanto sia articolato lo sviluppo dei volumi di questo orologio. Sviluppo che nasce da continui perfezionamenti concertati fra i designer e i tecnici addetti a realizzare i sogni dei disegnatori. L’apparente semplicità, insomma, nasconde spesso non pochi ostacoli tecnici da superare.

Bell & Ross BR 05 Skeleton Nightlum

Ho capito, mi dirai tu. Ma quando caspita comincia a parlare di questo benedetto BR 05 Skeleton Nightlum? Hai ragione, ti rispondo: eccomi. Ma se divago, se cincischio è solo perché ci tengo a far capire che le buone idee hanno una storia e uno sviluppo complessi, che è bene conoscere per non ridurre a “botta di fortuna” il duro lavoro di un nutrito gruppo di teste pensanti.

I piloti non sono sempre in volo, per loro fortuna. E come non se ne vanno in giro con la tuta da volo (l’ho indossata: è una autentica tortura corporale), così non portano sempre al polso uno strumento di lavoro. Ma ormai hanno fatto l’occhio ad una certa forma, ormai ci tengono a distinguersi e allora non disdegnano una versione “civile” e disimpegnata dell’orologio da lavoro.

In buona sostanza, come tutta la collezione cui appartiene, il Bell & Ross BR 05 Skeleton Nightlum è una versione esteticamente rivista dei classici orologi del marchio. Quadrante trasparente con movimento scheletrato (e annerito con procedimenti elettrochimici per non incasinare la lettura); uso ben gestito del materiale luminescente (ai piloti piace la bella vita notturna, si sa); cui si aggiunge una bella attenzione per dettagli qualificanti come la finitura. E belle idee come il rotore di carica monoblocco.

Un po’ di tecnica: il movimento…

Il movimento BR-CAL.322, meccanico a carica automatica, viene sviluppato sulla base del Sellita SW300-1. Sellita, in continua crescita sia qualitativa che quantitativa, fornisce il movimento di base ad una discreta quantità di marchi, fra cui la stessa Bell & Ross. Che però, in questo caso, ha chiesto di sviluppare in esclusiva un movimento scheletrato. Si tratta di una scheletratura “industriale”, sia ben chiaro, altrimenti il prezzo (il BR 05 Skeleton Nightlum costa 5.900 euro nella versione con cinturino in caucciù e 6.400 con bracciale d’acciaio) sarebbe ben più alto.

Ma il lavoro è ben eseguito (è aperto anche il bariletto) e il trattamento Pdv per annerire la platina e i ponti non disturba più di tanto la lettura nelle ore diurne. Punto debole di molti scheletrati. Molto interessante il rotore di carica circolare, realizzato in un solo pezzo (monoblocco) con il peso periferico ben in evidenza. Un’ulteriore, preziosa personalizzazione che oltretutto – tenendo conto della specifica struttura – rende ben visibile la qualità del movimento attraverso l’oblò in vetro zaffiro.

… e altri dettagli

Un altro bel dettaglio è la posizione delle viti. Qualcuno noterà che il taglio, superiormente, è disposto simmetricamente, a raggiera. Com’è possibile? Il trucco c’è e lo si comprende osservando il fondello. In realtà le viti sono bulloni passanti che attraversano l’intera cassa per essere serrati sul lato del fondello. Dove il taglio delle viti è – inevitabilmente – casuale. Un altro dettaglio prezioso e, di conseguenza, costoso.

Noto infine l’ottima qualità delle finiture (lucidatura e spazzolatura si alternano) e la pressoché totale assenza di spigoli vivi. Persino nelle spallette applicate che proteggono la corona. Personalmente, se mi è concesso, amo molto l’estetica degli indici e della fascia periferica cui sono collegati.

In definitiva l’impressione è che questo BR 05 Skeleton Nightlum sia, nel catalogo Bell & Ross, il miglior compromesso fra qualità, eleganza quotidiana e prezzo. Un orologio da inserire in posizione alta nella classifica degli “sportivi eleganti”, un orologio da esaminare bene con la classica loupe, la lente d’ingrandimento degli orologiai. Che, guarda caso, è anche il nostro logo…