L’unica cosa che un po’ rompe, lo dico subito, è che ne facciano solo 230 esemplari. Ma si spera cambino idea. Il Laureato, uno degli orologi simbolo di Girard-Perregaux, cambia ancora outfit. O meglio: l’impianto estetico di base è ben riconoscibile, ma più lo guardi e più saltano fuori dettagli totalmente diversi. Parlo del nuovo Laureato Absolute Ti 230.
Come cambiare molto cambiando poco
Più studio le foto (ciò vuol dire che quest’articolo riguarda un orologio che non ho ancora potuto toccare:) e più mi piace il lavoro dei tecnici e dei designer di Girard-Perregaux. Il primo elemento che salta agli occhi è il quadrante a sandwich, con gli indici visibili attraverso fori sagomati. Rimane un po’ “affossato” il datario, è vero, ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. La costruzione a sandwich, comunque, fornisce un senso di notevole tridimensionalità senza dover pagare quasi nulla in termini di spessore.
Uno spessore che non sembra elevato, ma deve essere anche effetto delle proporzioni, dal momento che la cassa misura ben 44 millimetri di diametro. La cassa è interamente realizzata in titanio grado 5, l’unico che è possibile lucidare, sia pure con molte precauzioni, perché la polvere di titanio si ossida e prende addirittura fuoco. Lucido, infatti, è il perimetro della lunetta e lucida la superficie delle parti laterali della cassa. Buon lavoro. Apprezzo anche una serie di superfici curve che sono difficili da ottenere sia in fase di realizzazione che di finitura.
Il prezzo è di 9.500 euro, coerente con quello dell’Absolute in titanio nero (già in commercio)… Ma tanto possiamo sperare arrivi (presto?) anche una versione in acciaio, visto che il Laureato Absolute Ti 230 è prodotto in serie limitatissima. 230 esemplari con quadrante e inserto sulla corona grigi, ed altrettanti virati in blu, riservati alla catena di negozi Wempe (33 in tutto il mondo). A proposito, il 230 si riferisce al duecentotrentesimo compleanno dal marchio: che, guarda caso, coincide con la data di scoperta del titanio.
Le principali caratteristiche del Laureato Absolute Ti 230
La parte risolta brillantemente dal disegnatore è la lunetta. Gli spigoli arrotondati sembrano riprendere il design di un precedente modello con cassa in fibra di carbonio. Ma il taglio degli spigoli è ancora più accentuato e diminuisce, modernizzandolo, l’effetto “bullone ottagonale” che pure era stato alla base del successo del Laureato, nel 1975. Ottagonale anche la corona, la cui gestione è però facilitata da un anello in materiale sintetico.
Su questo, ed altri dettagli, sarò più chiaro in futuro, probabilmente quando l’orologio verrà proposto anche in altri materiali. Ho la forte impressione che i 460 esemplari complessivamente prodotti sin ora andranno via come ciliegie in un pomeriggio di agosto, appunto. E proprio per questo mi sono affrettato a scrivere del Laureato Absolute Ti 230.
Altro dettaglio tecnico importante è l’impermeabilità. Il Laureato Absolute Ti 230 non è, chiaramente, un orologio subacqueo in senso classico, ma la sua tenuta stagna fino a 30 atmosfere gli consente avventure marine d’ogni tipo. Nella norma il fondello in titanio, tenuto in sede da 6 viti. Una scelta che gli amanti degli oblò potrebbero non gradire più di tanto, ma il Calibro GP03300-1060 (che anima anche il Laureato Absolute in veste nera) è una certezza assoluta di qualità e buon funzionamento.
Anche se sono pronto a scommettere che prima o poi anche il movimento verrà sottoposto ad un forte aggiornamento tecnico. Mi sembra di sentire aria molto effervescente, a La Chaux-de-Fonds, sede di Girard-Perregaux. Tornerò comunque su questa modernizzazione del Laureato anche per approfondire altri dettagli tecnici, come il cinturino in gomma arricchita di polvere di titanio…