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BR 05 GMT, il Bell & Ross per grandi viaggiatori

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La collezione BR 05 di Bell & Ross si arricchisce di una nuova complicazione, il doppio fuso orario. Senza tradire però la filosofia che la ispira: design riconoscibile, ottime finiture, ragionevole rapporto qualità/prezzo

Se volessimo da retta al filosofo inglese Francis Bacon, secondo il quale «la coerenza è il fondamento della virtù», sarei senza dubbio un uomo virtuoso. Poco meno di un anno fa, infatti, scrivevo proprio su questo sito del BR 05 Chrono di Bell & Ross; e ammettevo di non avere un’opinione chiara sulla collezione BR 05. Oggi, coerente con me stesso, davanti al nuovo BR 05 GMT sono ancora indeciso come un portiere davanti a un rigorista.

Eppure Bell & Ross ci ha provato a convincermi, lanciando questo orologio e facendomelo anche toccare – occasione unica – durante un press day. Prenderlo in mano, pesarlo, osservarlo, metterlo alla prova è sempre il modo migliore per farsi un’idea. Anche se, in questo caso, rimango con le mie incertezze e mi limito a fare il cronista, raccontandovi il BR 05 GMT per quello che è.

Intanto riconosco al marchio francese una buona dose di fegato, dote che in realtà non gli è mai mancata. Lanciare un orologio vocato al viaggio come un GMT (ossia, che presenta l’indicazione di un secondo fuso orario) in un periodo in cui viaggiare è ancora un’esperienza a dir poco complicata, è segno di coraggio.

Due parole sul GMT

Giusto per i neofiti o gli smemorati, ricordo che GMT sta per Greenwich Mean Time, Tempo Medio di Greenwich. Detto anche Meridiano Zero, è il fuso orario di riferimento stabilito nel 1884 alla Conferenza Internazionale sui Meridiani di Washington. Va dal Polo Nord al Polo Sud e attraversa l’Osservatorio di Greenwich, nell’omonimo quartiere di Londra. Partendo da esso, il GMT si determina in base alle misurazioni della rotazione terrestre.

Anche se molti pensano che il GMT-Master di Rolex sia l’antesignano degli orologi con doppio fuso orario, in realtà il primo fu l’Airman di Glycine. Vide la luce nel 1953, due anni prima del GMT-Master, grazie all’intuizione dell’allora rappresentante commerciale di Glycine, Samuel Glur.

Durante i suoi viaggi, Glur chiese ai piloti degli aerei su cui volava quali avrebbero dovuto essere le caratteristiche perfette degli orologi loro destinati. La risposta fu quasi sempre la stessa: doppio fuso orario e impermeabilità. Il resto è storia.

Puro stile Bell & Ross

È pur vero che per molti la complicazione GMT, così come altre quali il cronografo o le ore del mondo, è un giocattolino più estetico che funzionale e viene utilizzata raramente. Ciò non toglie che un orologio come il BR 05 GMT nasce, come ricorda Bell & Ross, pensando ai “globe-trotter in movimento che atterrano in diverse capitali, sempre connessi ai diversi fusi orari”. E come tale va raccontato.

Partendo proprio dalla funzione GMT, che nell’orologio è assolta da una lancetta con la punta ben definita da un outline rosso, a incorniciare un bel triangolone generosamente farcito di Super-LumiNova bianco. Questa lancetta mostra l’ora del Paese di origine grazie alla lunetta interna graduata a 24 ore, con due semicerchi: uno nero, che corrisponde alle ore della notte, uno grigio per quelle del giorno. Le lancette bianche di ore e minuti invece indicano l’orario nella posizione in cui si ci trova.

Il design del BR 05 GMT è quello tipico della collezione di Bell & Ross. Cassa quadrata con angoli smussati, che incornicia il quadrante circolare, e bracciale integrato le cui maglie sono flessibili a vantaggio della vestibilità. Una caratteristica che confermo dalla mia esperienza diretta con l’orologio al polso, la cui presenza si fa sentire: cassa e bracciale in acciaio non lo rendono un peso piuma, ma si lascia portare.

Merito anche del diametro della cassa: 41 mm, contro i 40 del solo tempo e i 42 del cronografo. Lo spessore intorno ai 13 mm rimane invece il tallone d’Achille dell’orologio. Per chi preferisce sensazioni più leggere, esiste il cinturino in caucciù nero a coste con fibbia deployante.

Le finiture del BR 05 GMT

Mi piace constatare che, anche in questo orologio, i signori di Bell & Ross hanno voluto mantenere degli standard qualitativi di ottimo livello per quanto riguarda le finiture. Faccio notare solo un paio di dettagli: la bella satinatura verticale della cassa e della lunetta, che contrasta con la finitura liscia dei loro profili laterali; e la posizione delle quattro viti che serrano la lunetta stessa.

Queste viti sono una firma della collezione ed è naturale che si ritrovino anche sul BR 05 GMT. Però occhio al loro taglio: è posizionato a 45 gradi e allineato con gli indici delle ore 3, 9, 15 e 21 del GMT, a tracciare quattro ipotetiche diagonali che convergono verso il centro del quadrante.

Facilità di lettura

E, a proposito di quadrante, in questa versione del BR 05 Bell & Ross ha scelto un nero con una sottile lavorazione soleil. Dal vivo rende molto di più che in fotografia e anima l’orologio in modo molto gradevole. Per il resto, cifre e indici a bastone applicati, nel classico font che contraddistingue il marchio, rendono la lettura dell’ora facile e immediata.

Per quanto possa sembrare banale, credetemi, non è così scontato. Quindi spero che al BR 05 GMT non vengano applicati in futuro quadranti scheletrati o fumé, dall’estetica figa ma spesso poco pratici per la consultazione dell’orologio. Che rimane, in fondo, uno strumento di uso pratico.

Uno sguardo al movimento

Infine, due parole sul movimento. Il calibro BR-CAL.325 che muove l’orologio è meccanico a carica automatica e, come nella tradizione del marchio, non è un movimento di manifattura. Deriva da un calibro Sellita e ha finiture speciali realizzate appositamente per Bell & Ross. Niente di cui vergognarsi, anzi. Affidabile come la Nazionale di Mancini agli ultimi Europei, è una scelta più che razionale nell’economia di scala del brand.

Grazie a queste strategie, Bell & Ross riesce a contenere i prezzi entro cifre accettabili: 4.500 euro con cinturino e 4.990 con bracciale. Ma allo stesso tempo garantisce un’ottima qualità non solo estetica ma anche tecnica. Anche perché – parere personalissimo – quelle sul “calibro di manifattura sì/calibro di manifattura no” sono spesso discussioni accademiche, destinate a restare nel cerchio ristretto di alcuni addetti ai lavori. E l’orologeria ha bisogno di ben altro se vuole guadagnare nuovi clienti.

Un posto nel mondo

Chiusa questa mini-filippica, chiudo anche l’articolo. Indubbiamente, il fatto di aver potuto provare il BR 05 GMT mi ha fatto apprezzare alcune caratteristiche difficilmente rilevabili da una cartella stampa. Mi rimane comunque la sensazione che la collezione BR 05 stia ancora cercando, come si suol dire, il proprio posto nel mondo.

In mezzo a proposte di altri marchi, comparabili per fascia prezzo, materiali e complicazioni, il fatto di puntare su un’estetica riconoscibile è l’asso che Bell & Ross non deve aver paura di giocare. Aggiungere complicazioni può aiutare ad avvicinare nuovi appassionati, senza, però, abbandonare la coerenza del progetto.